Libri di Zuleika Murat
Il patriarcato di Aquileia. Identità, liturgia e arte (secoli V-XV)
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 432
Gli autori dei diciassette saggi contenuti in questo volume si interrogano, da punti di vista diversi e complementari, sulla genesi, lo sviluppo e le specificità distintive del patriarcato di Aquileia in epoca medievale, inteso come caso studio ideale. Il patriarcato costituisce infatti un osservatorio privilegiato per esaminare dinamiche identitarie complesse, in virtù di caratteristiche comuni che lo contraddistinguono come entità territoriale: la pretesa origine e autorità apostolica della Chiesa aquileiese; l'ambivalente natura della figura istituzionale del patriarca, che era non solo capo spirituale ma anche politico della diocesi; la sua vasta estensione geografica, sovranazionale, che comprendeva numerose regioni, e univa popoli che parlavano lingue diverse e avevano differenti origini storiche ed etniche, così come molteplici usi e tradizioni. L'arte e la liturgia, il culto dei santi, la promozione di figure esemplari, le commissioni illustri sono qui esaminati come agenti e simboli nella creazione di un patrimonio diffuso. Ne emerge un mosaico complesso e sfaccettato, in cui l'identità non è un blocco monolitico ma un prisma cangiante.
Sculture medievali del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (VIII-XIV secolo)
Zuleika Murat, Paolo Vedovetto
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2021
I depositi del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia conservano numerose sculture medievali non fruibili al pubblico, che tuttavia costituiscono una testimonianza fondamentale della vasta produzione lapidea sviluppatasi nel centro del Patriarcato tra VII e XIV secolo. Questo libro esamina e presenta i reperti più significativi, oggi in massima parte frammentari. Le opere sono discusse individualmente nelle schede del catalogo, accompagnate da immagini e da restituzioni grafiche che reintegrano idealmente i frammenti, e ricompongono visivamente i complessi smembrati e gli arredi liturgici (recinzioni presbiteriali e cibori) a cui le sculture appartenevano in origine. Ne esce un mosaico denso e sfaccettato, che arricchisce ulteriormente l’orizzonte finora delineato dagli studi della cultura figurativa di Aquileia. Il catalogo è introdotto da due capitoli storico-critici che situano i rilievi in un più vasto contesto di riferimenti, e li pongono in relazione al tessuto culturale in cui essi furono prodotti, fruiti, riutilizzati, e infine raccolti in collezioni diverse nel corso dei secoli.
Pregare in casa. Oggetti e documenti della pratica religiosa tra Medioevo e Rinascimento
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2018
pagine: 330
Nel corso degli ultimi decenni numerosi studi sono stati dedicati alla devozione domestica, intesa come insieme di pratiche, oggetti, spazi attraverso i quali i fedeli sperimentavano una religiosità intima e personale, vissuta entro i confini privati delle proprie dimore. Questo volume si pone in continuità con le ricerche pubblicate finora, e tuttavia amplia la prospettiva d’indagine verso contesti geografici o cronologici in precedenza trascurati, o in direzione di prodotti artistici generalmente negletti, come maioliche di piccole dimensioni, oppure oggetti di più comune uso liturgico come i reliquiari. I protagonisti delle vicende qui indagate compongono un mosaico che rispecchia l’intero tessuto sociale dell’epoca, spaziando da famiglie di nobile stirpe come i Carraresi e i Pallavicino, a ricchi borghesi come Enrico Scrovegni, a personaggi di più umile origine; numerose figure femminili, committenti, fruitrici, proprietarie di opere, emergono inoltre dall’oscurità, come devote ferventi e come responsabili dell’educazione religiosa dei figli.
Guariento. Pittore di corte, maestro del naturale
Zuleika Murat
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2016
pagine: 223
Erede della tradizione giottesca, Guariento di Arpo (circa 1310-1367/1370) fu l'interprete più sensibile del gotico cortese a Padova. La sua pittura, densa di personaggi e di dettagli realistici minuziosamente indagati, impreziosita dall'oro e dalla brillante cromia, si articola sullo sfondo di spazi accertati per via prospettica e di solide architetture costruite con rigorosa geometria. Primo pittore di corte dell'Italia padana, Guariento fu artista prediletto dei Carraresi e si aggiudicò inoltre il favore dei dogi veneziani, dei principali ordini religiosi e di numerosi committenti che, fino a Bolzano, gli affidarono prestigiosi incarichi. La sua fisionomia artistica è stata spesso sottostimata dalla critica, che, confusa dal suo linguaggio in bilico fra naturalismo padano e preziosismi gotici di matrice oltralpina e veneziana, nonché disorientata dalla distruzione di alcuni dei suoi cicli pittorici più importanti, ne ha frainteso la più autentica natura. Si è scelto, dunque, di dedicare a Guariento un nuovo lavoro a carattere monografico, condotto con approcci differenziati e attento inoltre al contesto storico e culturale in cui il pittore visse e operò. I dipinti, presentati con il supporto di un ricco apparato fotografico e di ricostruzioni grafiche che restituiscono i complessi smembrati o distrutti, vengono letti in rapporto all'ambiente fecondo della Padova carrarese.

