Libri di A. Mancuso
Karta. Quaderno. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Magika
anno edizione: 2014
pagine: 80
Raccolta di saggi di storia dell'arte, fotografia, etnoantropologia.
Alma Venus. Piero Serboli
Giampaolo Chillé, Katia Giannetto, Fiorella Nicosia
Libro: Libro rilegato
editore: Magika
anno edizione: 2004
pagine: 80
La scienza della roulette e del trenta e quaranta
Henry Chateau
Libro: Libro in brossura
editore: Golden Press
anno edizione: 2015
pagine: 184
Pinoculus. Ediz. italiana e latina
Carlo Collodi, Carlo Lorenzini
Libro: Libro in brossura
editore: Golden Press
anno edizione: 2012
pagine: 116
"Io questa mia traduzione de "La storia di un burattino" l'ho fatta anche perché sono un sentimentale, un nostalgico. Lavorare con Pinocchio è stato un po' come tornare a casa, la mia antica casa nicolese; al tempo in cui di Pinocchio ce ne parlavano le maestre e al tempo in cui, io a letto malato, mio padre, mentre mi faceva compagnia, mi leggeva le avventure del burattino. Per cui, questa mia traduzione vuole anche essere un omaggio alla memoria di mio padre. Ma, soprattutto, vuole essere un omaggio alla Poesia. Il mio interesse, infatti, non è andato a tutto il libro di Pinocchio, quello che noi abbiamo letto normalmente e che ancora leggiamo, quel libro, intitolato "Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino", in cui Pinocchio poi diventa un bravo ragazzo; ma al primo nucleo del racconto: a quei quindici capitoli pubblicati a puntate nel 1881 sul Giornale per i bambini, che si intitolava semplicemente "La storia di un burattino", in cui Pinocchio muore impiccato. E io credo che sia questo il Pinocchio che Collodi aveva nel cuore e nella fantasia: un ragazzo, che, nonostante i propositi, nonostante le promesse in bene, non riusciva ad essere un bravo ragazzo, secondo gli schemi della pedagogia corrente. È questo dunque il Pinocchio che il Carlo Lorenzini classe 1826, memore della sua fanciullezza libera e vagabonda nel paese di Collodi, aveva nella sua fantasia di poeta. Ed è questo, infine, il Pinocchio che il Carlo Lorenzini classe 1935 sceglierebbe." (Carlo Lorenzini)
Mobbing e modernità: punti di vista a confronto. Atti del Convegno (Firenze, 20 aprile 2004)
Libro
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2004
pagine: 152
Mobbing, perché se ne parla tanto? Le manifestazioni di violenza del lavoro non misurano soltanto manutenzione e cura del rischio lavorativo. Indicano lo stato dei rapporti tra modo di produrre, senso del lavoro, legami sociali, diritti. Il lavoro della globalizzazione, segnato da insopprimibile violenza, sembra denotare l'inconciliabilità tra le forme che assume nel mercato universale e le regole politiche della modernità: infortuni e malattie da lavoro (come le catastrofi ambientali, le guerre) opacizzano il rapporto tra economia e politica nelle democrazie e nei regimi totalitari? Basta l'omaggio di un'antropologia semplificata per lenire il dubbio che si insinua sulla qualità sociale dei luoghi del nostro mondo?