Libri di A. Pontremoli
Guglielmo Ebreo da Pesaro. La danza nel Quattrocento
Libro
editore: ABEditore
anno edizione: 2017
pagine: 193
Dance, dancers and dance-masters in Renaissance and Baroque Italy
Barbara Sparti
Libro: Libro rilegato
editore: Massimiliano Piretti Editore
anno edizione: 2015
pagine: 504
La danza jazz. Storia, cultura, tecniche
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 264
Genere di danza nato in seno alle rivoluzioni coreiche di inizio Novecento, la danza jazz acquisisce un'identità propria nel corso del secolo, divenendo l'espressione artistica di un variegato sostrato multiculturale, che spazia dalle danze africane sino ai balli folkloristici americani del XX secolo.
Passi, tracce, percorsi. Scritti sulla danza italiana in omaggio a José Sasportes
Libro
editore: Aracne
anno edizione: 2012
pagine: 376
Concepito per rendere omaggio ad una delle personalità che più hanno operato per la valorizzazione della danza italiana, il volume è costituito da venticinque testi che tra ricerca, memorie e riflessioni, ripercorrono alcuni dei nodi che hanno caratterizzato la storia di quest'arte e i rapporti che essa ha intrattenuto con la società nei suoi vari aspetti. Dal Seicento ai giorni nostri, si dipanano storie che in molti modi mostrano il ruolo cruciale che la danza, come pratica e come sapere, ha giocato nella cultura delle varie epoche.
Danza, media digitali, interattività
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2012
pagine: 136
"Danza, media digitali, interattività" individua alcune questioni nodali che sottendono gli studi di danza, la dimensione performativa e le innovazioni linguistiche del multimedia interattivo. Attraverso i contributi di studiosi italiani e stranieri, il volume propone sia alcune riflessioni di carattere teorico volte a individuare tematiche di ampio raggio (quali drammaturgia multimediale, memoria, etica della danza digitale), sia sguardi e percorsi tra danza contemporanea e new media relativi al dibattito più recente (dalla post danza alle immagini sonore).
Il mito d'Arcadia. Pastori e amori nelle arti del Rinascimento
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2007
pagine: XXII-266
Viene sviluppato, da diversi punti di vista disciplinari, il tema della scena pastorale italiana tra Cinque e Seicento, che rappresenta, fin dai suoi esordi, un osservatorio privilegiato delle sperimentazioni linguistiche rinascimentali e barocche, sia in ambito letterario, sia in ambito spettacolare. Alcuni contributi riguardano i rapporti fra poesia e scena, altri il tratto della pastoralità all'interno dei prodotti alti delle arti festive quali la musica e la danza, altri ancora propongono un'analoga ricerca sulle arti figurative.
Il volto e gli affetti. Fisiognomica ed espressione nelle arti del Rinascimento
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2003
pagine: 314
La lingua e le lingue di Machiavelli. Atti del Convegno internazionale di studi (Torino, 2-4 dicembre 1999)
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2001
pagine: 352
La cantatrice chauve. Anti-pièce. Ediz. italiana e francese
Eugène Ionesco
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2009
pagine: 254
Al suo apparire sulla scena del Novecento, "La cantatrice chauve" di Eugène Ionesco rappresenta un momento di rottura dei canoni della drammaturgia moderna. L'autore analizza l'opera del drammaturgo rumeno in due saggi bilingue sia nella prospettiva della storia della cultura (con riferimento alle matrici comuni al pensiero contemporaneo), sia della storia delle forme drammatiche e performative.
Sara Acquarone. Una coreografia moderna in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2009
pagine: XV-183
Poco conosciuta in Italia, e più amata all'estero, in particolare in Francia, Sara Acquarone (1914-2005) è una delle figure più significative della storia della danza italiana ed europea. Formatasi nel clima torinese degli anni fra le due guerre, in cui si respira l'aria del modernismo coreico portato in Italia dalle sorelle Markman, Raja e Bella Hutter, da vita nel secondo dopoguerra al suo Teatro di Movimento, frutto di una sensibilità ai mutamenti sociali e culturali in atto. Il teatro coreografico della Acquarone è testimonianza di un momento di grande fermento e di rinnovamento sul piano della concezione moderna dello spettacolo, non più visto come un prodotto, ma come un progetto di collaborazione fra arti diverse (danza, pittura, musica) al loro apogeo. Se sul piano artistico le linee spezzate e le spersonalizzazioni corporee delle coreografie dei balletti della Acquarone si collocano storicamente come profezie di grande interesse sul piano dell'utopia modernista, la sua attività pluriennale di insegnante e pedagoga rappresenta per l'Italia un punto di riferimento importante per le successive generazioni di danzatori e coreografi italiani.