Libri di A. Somaini
Aura e choc. Saggi sulla teoria dei media
Walter Benjamin
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: XXXVI-429
"Aura e choc" raccoglie in un unico volume i principali studi dedicati da Walter Benjamin al complesso ambito della teoria dei media, tra cui il saggio "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica", qui presentato nella versione del 1935-36. Chiave di volta di questa teoria, che Benjamin sviluppa dai primi scritti degli anni '10 fino agli ultimi frammenti del libro sui "passages" di Parigi, è l'idea secondo cui va considerato come "medium" tutto ciò che è in grado di ridefinire le coordinate della percezione, dei modi di vedere e di sentire, e più in generale dell'esperienza. Sulla base di tale presupposto Benjamin discute media moderni come la fotografia e il cinema, la radio e il telefono, il libro e il giornale, ma anche le forme espressive della lingua, della linea e del colore, strumenti ottici come la camera obscura e la lanterna magica, i sistemi di illuminazione urbana e l'architettura di vetro, per arrivare infine agli stati di alterazione percettiva indotti dal sogno e dall'hashish. Nel loro insieme, tutti questi media sono per Benjamin capaci di trasformare storicamente l'esperienza sensibile, sottoponendo l'individuo moderno a un autentico "training del sensorio" che gli consente di affrontare il passaggio dalla cultura ottocentesca, permeata dal culto dell'aura, a una modernità che lo espone a continui choc.
Estetica dei media e della comunicazione
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2011
pagine: 351
In cosa consiste la comunicazione dal punto di vista estetico? Non certo in una semplice "trasmissione" di informazioni, piuttosto in una relazione coinvolgente che attiva sensibilità, emozione e intelligenza, facendo interagire immaginazione, gusto, intuizione. Attraverso i contributi dei più significativi pensatori e artisti (da Benjamin a Heidegger, da Arnheim a McLuhan, da Marinetti a Ejzenstejn) che si sono dedicati al tema, il presente volume indaga nella prima parte le possibilità di comunicazione sollecitate dai linguaggi simbolici della poesia, della letteratura e della creazione artistica; nella seconda parte ricostruisce la riflessione, dagli anni venti del Novecento ai giorni nostri, sulla capacità dei media di trasformare la nostra esperienza sensibile, dunque estetica.
Pittura, fotografia, film
Laszlo Moholy-Nagy
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: LXXX-149
"Pittura Fotografia Film" (1925) di Làszló Moholy-Nagy è insieme il manifesto teorico della fotografia moderna, una riflessione sull'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica scritta dieci anni prima del saggio di Benjamin, e un testo di teoria dei media e della cultura visuale che continua a stupirci per la sua attualità. Da un lato va considerato come uno dei documenti decisivi di quella straordinaria stagione di riflessione sul ruolo culturale della fotografia e del cinema che furono gli anni Venti e Trenta, in stretta relazione con gli scritti di registi e teorici come Vertov, Epstein, Benjamin e Kracauer, le sperimentazioni fotografiche di Man Ray e Rodcenko, i fotomontaggi dei costruttivisti russi e dei dadaisti berlinesi, il cinema astratto di Ruttmann, Eggeling e Richter. Dall'altro può essere letto come un testo che introduce per la prima volta alcuni dei temi ancora oggi al centro della teoria dei media e degli studi sulla cultura visuale: la capacità dei media di riorganizzare l'esperienza sensibile degli individui, il ruolo dell'arte nella sperimentazione di un uso umanistico-estetico della tecnologia, gli effetti epistemologici e sociali di quel primato del visivo che proprio allora cominciava a manifestarsi in piena evidenza.
Teorie dell'immagine. Il dibattito contemporaneo
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2008
pagine: 360
Si dice abitualmente che viviamo nella "civiltà delle immagini", esposti a un flusso di impressioni visive che ci sollecita incessantemente. Ma essere immersi in una dimensione non è la posizione migliore per rendersi conto né della nostra condizione né della natura dell'ambiente che ci avvolge. Sopraffatti dalle immagini, non sappiamo dire più che cosa sia davvero un'immagine, quali siano le sue funzioni e i suoi poteri. Sono dunque necessari strumenti che ci aiutino a interpretare la "cultura visuale" in cui viviamo, senza relegarci nella posizione di spettatori passivi. "Teorie dell'immagine" risponde a questa esigenza. Proseguendo e al contempo trasformando in profondità la tradizione delle indagini intorno all'immagine (arti visive, fotografia, cinema, televisione, nuovi media), dieci saggi degli esponenti più significativi di quel nuovo campo di studi conosciuto sotto i nomi di visual culture studies e Bildwissenschaft presentano al pubblico italiano le più interessanti linee di ricerca su quella che potremmo chiamare Viconosfera contemporanea.
Il luogo dello spettatore. Forme dello sguardo nella cultura delle immagini
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2005
pagine: 368
In una cultura caratterizzata dalla proliferazione delle immagini, con sempre nuove forme di consumo visivo, diventa centrale il ruolo dello spettatore. Attraverso un percorso interdisciplinare che tocca temi diversi, come la descrizione letteraria dello sguardo, la teoria della pittura, l'evoluzione delle forme di spettacolo, il rapporto tra opera e spettatore nell'arte contemporanea, il punto di vista nel cinema, il significato degli spettacoli televisivi e le modalità di fruizione degli ambienti virtuali, viene offerta al lettore una riflessione su una questione che riguarda la nostra stessa identità e il nostro modo di interagire con la società in cui viviamo.