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Libri di Adriana Lorenzi

Dalla parte sbagliata

Dalla parte sbagliata

Adriana Lorenzi

Libro: Libro in brossura

editore: Sensibili alle Foglie

anno edizione: 2022

pagine: 272

Cos’è un carcere? Com’è la vita al suo interno? Se lo domandassimo a lui, potrebbe rispondere: «rammendo le vite slabbrate di chi ha varcato il limite della legalità e potrei fregiarmi del titolo di rammendificio collocato ai margini di una città che cerca di scordarsi della mia esistenza per non farsi lambire dall’ombra minacciosa che proietto». Attraverso un dialogo epistolare tra una formatrice e un’insegnante della scuola carceraria, questo libro affronta interrogativi esistenziali quali il dolore, la rabbia, il significato del male, mostrando come, grazie alla pratica della scrittura, essi possano farsi resistenza, esame di coscienza, progetto di una vita diversa. Le lettere percorrono un anno scolastico e contribuiscono a tratteggiare alcuni personaggi e i loro stati d’animo, facendo conoscere diversi profili di persone detenute e aiutando a superare gli stereotipi di tutti, quando si parla di carcere e di chi vi è recluso. Le lettere, indirizzate anche a persone che a diverso titolo entrano in questa istituzione, esprimono l'auspicio che una concezione della pena rieducativa piuttosto che solamente retributiva possa rendere più umana la vita detenuta.
20,00

Va' dove ti scrive il cuore

Va' dove ti scrive il cuore

Libro: Libro in brossura

editore: Sestante

anno edizione: 2019

pagine: 326

5,00

Racconta che ti passa

Racconta che ti passa

Adriana Lorenzi

Libro: Libro in brossura

editore: Bolis

anno edizione: 2019

pagine: 159

Una bambina viene dimenticata sul sedile dell'auto, un ragazzino si scontra con il padre, una giovane ragazza deve fare i conti con la morte violenta di un'amica, una donna subisce le violenze del proprio uomo, un figlio disabile scrive mentalmente una lettera, una figlia disturbata ne scrive una con carta e penna... Questi, come tutti gli altri personaggi dei racconti di Adriana Lorenzi raccontano, senza compiacimento, il male, la malattia, la morte, la violenza. Racconta che ti passa è un invito a entrare dentro alcuni luoghi scomodi della nostra società (il carcere, l'ospedale, la comunità terapeutica, il condominio delle case popolari ecc.) per uscirne non con uno sguardo disincantato, ma clemente e teneramente più umano: raccontare la vita, anche nei suoi risvolti meno brillanti e nobili, per viverla con più coraggio e dignità.
14,00

Presente come vita. Liana Millu scrittrice e testimone

Marta Baiardi, Adriana Lorenzi, Rosangela Pesenti, Piero Stefani

Libro: Libro in brossura

editore: Effatà Editrice

anno edizione: 2017

pagine: 208

"Sono il numero A 5384 di Auschwitz Birkenau. Dico sono e non sono stata: lo sono ancora perché il tempo dei Lager si prolunga in una parabola che i programmatori nazisti non avrebbero mai potuto immaginare. Come tempo massimo della vita dei loro «Arbeit Stücke» avevano stabilito nove mesi. Il periodo di cui ha bisogno la natura per creare un nuovo individuo era stato programmato dagli esperti in Lager anche come quello necessario (al massimo) per distruggerlo. Quando dico «sono» e non «sono stata» - e come potrebbero dirlo i compagni che sono stati a Dachau, a Mauthausen, in qualsiasi altro campo di concentramento - mi riferisco a questo fatto: il Lager vive ancora dentro di noi. In un certo senso, siamo ancora gente di Lager." (Liana Millu)
11,00 10,45

Le 7 lampade della scrittura. Percorsi di crescita personale attraverso le storie di vita

Le 7 lampade della scrittura. Percorsi di crescita personale attraverso le storie di vita

Adriana Lorenzi

Libro: Libro in brossura

editore: Erickson

anno edizione: 2016

pagine: 270

Cosa sono le sette lampade della scrittura? Vocazione, coraggio, memoria, fatica, verità, gratitudine e dignità: sette parole chiave o sette strategie in grado di accompagnare il lettore in un percorso avvincente tra testi da leggere e da produrre, per riuscire a riconsiderare, attraverso la scrittura, i momenti nodali della propria vita, i propri successi e i propri fallimenti. Le parole di Adriana Lorenzi, degli autori di letteratura più importanti e delle persone comuni si ricorrono alla scoperta della cosiddetta "librologia", quella disciplina in cui la scrittura non è solo fine, ma anche mezzo per valorizzare la memoria personale e collettiva. Un libro che, grazie alle due parti di cui è composto, può condurre il semplice appassionato alla scoperta delle parole più profonde della letteratura o diventare utile guida per il professionista nella messa a punto e conduzione di laboratori di scrittura, per riuscire a trovare attraverso le parole una chiave di interpretazione per la propria vita.
17,00

La bergafemmina

La bergafemmina

Adriana Lorenzi

Libro: Copertina morbida

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2014

pagine: 200

Adriana Lorenzi percorre le sue storie attraverso le strade della sua vita. Divisa in due, come la sua città, ci parla di persone amiche o sconosciute e ricostruisce quelle vite che la rendono fiera di "appartenere alla stessa stirpe". Ci sono radici dentro ognuno di noi che ci rendono orgogliosi della nostra provenienza; ce le portiamo appresso ovunque andiamo, perché sono il bagaglio del nostro esistere, sono le memorie della nostra gente, sono il nostro ombrello in caso di pioggia L'autrice è le sue storie, conosce l'arte di ascoltare e la esercita in particolare con le donne, le uniche che sanno consegnarsi i "segreti più intimi per riuscire a sopportarli e anche capirli". Nelle storie di Adriana le donne parlano e ascoltano, allungandosi dolci e caramelle perché oltre al cibo per il corpo c'è quello delle parole per il nutrimento dell'anima.
12,00

Amartinengo

Adriana Lorenzi

Libro: Copertina morbida

editore: Le Lettere

anno edizione: 2011

pagine: 280

Chi conosce la fragilità di questa vita, prova con tutte le sue forze a difenderla, a proteggerla. Chi è stato lì lì per perdere tutto, si abbarbica come pianta rampicante al muro dell'esistenza. Dopo essersi misurata con la possibilità di fuggirsene via, Lavinia cerca un contrappeso per continuare a esistere nella sua realtà scombussolata dalla vendita della casa murata a Martinengo. Si fa erede della memoria, mettendone insieme i cocci: le vite che le sono state raccontate dalla nonna, quelle che ha scovato nel baule verde leggendo le lettere, i diari e un quaderno di chi non c'è più. Confida in ciò che indovina, mentre con un balzo piomba nelle vite dei suoi cari, lascandosene incantare. Ha perduto la casa degli avi, ma ricostruisce pareti d'aria e di vento: storie da leggersi vicino o lontano da Martinengo. Storie per montare tende beduine nei deserti della vita. Non tutto è smarrito se si è disposti a ricominciare come Penelope, saggia e innamorata, che disfaceva per rifare la sua tela, tessendo la sua fedeltà più che la pazienza. Quando l'idillio è mantenuto intatto dentro le pieghe della memoria, si fa indistruttibile. E immemoriale.
20,00 19,00

Non restate in silenzio

Adriana Lorenzi

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2008

pagine: 146

Leggere libri e restare incantati dal fascino di chi li ha scritti. Ascoltare leggende e ricercare quel confine in cui la storia si trasforma in immaginazione. Appassionata di letteratura e storie di vita, Adriana Lorenzi ci accompagna con i suoi racconti in un viaggio nel backstage di scrittrici ed eroine della Storia, regalandoci ritratti di un'umanità nuda e cristallina. Una ricerca in cui il corpo e l'anima di grandi autrici come Virginia Woolf, Emily Dickinson, Dolores Prato, Gianna Manzini e Antonia Pozzi, si intrecciano ai corpi e alle anime di personaggi storici come Medea Colleoni e Azzurrina o delle vicende di una donna qualunque. Sarà vero ciò che si racconta di loro? Abitano ancora tra noi? Quali segreti vogliono comunicarci? Seguendo le tracce lasciate nelle città che hanno abitato, l'autrice ci fa intravedere la loro anima, in un gioco intrigante in cui il confine tra realtà e fantasia, vita terrena e celeste ci riporta a domande esistenziali. In un'epoca di rumori e clamori, il sussurro della devozione per grandi e piccole maestre di vita.
14,00 13,30

Racconta che ti passa

Racconta che ti passa

Adriana Lorenzi

Libro

editore: Bolis

anno edizione: 2020

Una bambina viene dimenticata sul sedile dell'auto, un ragazzino si scontra con il padre, una giovane ragazza deve fare i conti con la morte violenta di un'amica, una donna subisce le violenze del proprio uomo, un figlio disabile scrive mentalmente una lettera, una figlia disturbata ne scrive una con carta e penna... Questi, come tutti gli altri personaggi dei racconti di Adriana Lorenzi raccontano, senza compiacimento, il male, la malattia, la morte, la violenza. Racconta che ti passa è un invito a entrare dentro alcuni luoghi scomodi della nostra società (il carcere, l'ospedale, la comunità terapeutica, il condominio delle case popolari ecc.) per uscirne non con uno sguardo disincantato, ma clemente e teneramente più umano: raccontare la vita, anche nei suoi risvolti meno brillanti e nobili, per viverla con più coraggio e dignità.
14,00

Cartoline dal carcere

Cartoline dal carcere

Adriana Lorenzi, Catia Ortolani

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Gruppo AEPER

anno edizione: 2013

pagine: 112

Da alcuni anni i detenuti e le detenute della Casa Circondariale di Bergamo seguono piste di riflessione e di scrittura per comprendere quello che hanno vissuto e che vivono in un continuo andirivieni tra i ricordi del passato e i frammenti del loro presente più o meno grigio a seconda dei giorni, degli stati d'animo legati ai cari che arrivano o non arrivano al colloquio, della posta che sopraggiunge a spezzare il ritmo lento dell'attesa, oppure no. E allora si apre il vuoto del non sapere e non capire che si fa tarlo nella mente e scheggia di roccia dentro il cuore. Chi accetta di essere attivo durante la detenzione, di partecipare alle diverse attività vuole difendere la sua dignità di uomo o di donna nonostante, aldilà del reato commesso. La dignità è indispensabile per vivere ed è anche la più alta forma di libertà. Scrivere "Cartoline dal carcere" è stato un modo per coltivare dignità e libertà. Ogni cartolina scotta, come del resto scotta la vita e prova a dire il non dicibile altrimenti. L'idea di raccoglierle in un libro è nata per far circolare idee, piccole storie portatrici di infinite suggestioni. Chi sta dentro vuole raggiungere in qualche modo chi sta fuori.
10,00

Adriana Zarri e i suoi figli d'inchiostro

Adriana Zarri e i suoi figli d'inchiostro

Adriana Lorenzi

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni Gruppo AEPER

anno edizione: 2013

pagine: 96

"Adriana Zarri e i suoi figli d'inchiostro" è un cammino attraverso la rubrica domenicale Parabole che Adriana Zarri ha tenuto per anni sulle pagine del quotidiano il manifesto per raccontare il mondo, commentare gli eventi, attivando ogni volta un processo di riflessione culminante con il saper amare. E amare significa comprendere la realtà di ciò che è altro da sé. Quelle della Zarri sono parole necessarie, iscrizioni su marmo, tracce indelebili che non si consumano. Parole bagnate di silenzio, come quelle della poesia dove i versi si accompagnano allo spazio bianco, equilibrio perfetto tra presenza e assenza, tra parole e silenzio, lucciole e buio.
12,00

Ciao, nani. Raccolta delle storie di vita di anziane e anziani della Fondazione Giovanni Carlo Rota Onlus du Almenno San Salvatore

Ciao, nani. Raccolta delle storie di vita di anziane e anziani della Fondazione Giovanni Carlo Rota Onlus du Almenno San Salvatore

Adriana Lorenzi

Libro: Libro in brossura

editore: Città Aperta

anno edizione: 2008

pagine: 115

"Ciao, nani" è il frutto di una ricerca condotta da Adriana Lorenzi e promossa dalla Fondazione Giovanni Carlo Rota, una struttura residenziale per anziani. Le storie che sono raccolte nel volume, narrate da sei degli ospiti (Alfredo, Carolina, Celestino, Gino, Pasquina e Rosa) del reparto geriatrico dell'Istituto di Almenno San Salvatore, grazie al lungo e paziente lavoro del gruppo di operatrici dirette dalla Lorenzi, si sono fatte scrittura, memoria, testimonianza. Così chi legge riesce a ritrovare nel linguaggio frammentario, confidenziale, a volte brusco di alcuni di loro, nei piccoli flashback, nell'approccio semplice e diretto alle cose, qualcosa che gli appartiene. Sono le storie dei propri genitori o dei propri nonni, le storie di un mondo che non esiste più, se non nei racconti di chi lo ha vissuto e ancora lo ha davanti agli occhi, forse più vasto e più vivo di quello che è diventato. "L'anziano racconta e la sua memoria - dice Adriana Lorenzi - non appartiene solo a lui, ma anche ad altri, a quelli che hanno condiviso la sua stessa epoca, a quelli che sono venuti dopo e che sono irrimediabilmente avviluppati ai loro antenati come le foglie nuove a quelle vecchie, le gemme ai tronchi spogli. L'anziano che racconta accetta di dare un nome ai tanti episodi accaduti perché possano essere trasmessi. Dare un nome è un modo per sottrarre all'oblio e alla cancellazione, non tutto, certo, ma qualcosa, qualche traccia che altri andranno a cercare".
10,50

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