Libri di Alberto Borgogno
Trittico di antiche storie di uomini e di dèi
Alberto Borgogno
Libro: Libro in brossura
editore: Altromondo Editore di qu.bi Me
anno edizione: 2022
pagine: 132
Cos’hanno in comune i Babilonesi, i Greci e i Romani? Nei racconti di tutte e tre le civiltà gli uomini sono mescolati con gli dèi, gli dèi possono abbassarsi fino al livello degli uomini e gli uomini possono innalzarsi fino al livello delle divinità, o comunque misurarsi con loro. Così incontriamo l’eroe Gilgamesh che disprezza e poi svergogna la dea Ishtar, il dio Hermes che compie furti ed è maestro di menzogne al pari di un volgare ladruncolo, la semplice ragazza Psiche che ottiene l’immortalità dopo aver conquistato lo stesso dio Amore e aver vinto la sua battaglia contro la dea Venere, furibonda per la gelosia. Sono storie create dalla tradizione e dalla fantasia ma anche documenti di alta letteratura, scaltrite narrazioni che hanno affascinato i lettori di tutti i tempi e che ancor oggi possono offrire motivi di riflessione a chi ama approfondire la conoscenza del nostro passato.
Polibio. Storie I-III. Testo greco a fronte
Alberto Borgogno
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2006
pagine: 1024
Amanti beati
Alberto Borgogno
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2019
pagine: 132
"Amanti beati" è un romanzo ambientato nell'estremo ponente ligure – lembo di terra al confine con la Francia che fu anche patria di Italo Calvino – una decina d'anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Nonostante la precisa collocazione temporale e geografica, il libro si sviluppa come un teorema valido per ogni epoca e Paese, suggerendo l'idea che la salvezza non può in alcun modo essere raggiunta da chi cerca di dominare gli altri uomini, ma solo da chi sa creare per sé e coltivare strenuamente un autentico oggetto d'amore.
Inni agli dèi. Seguiti da un frammento papiraceo dell'Aconzio e Cidippe
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2019
pagine: 180
Di Callimaco, indiscusso caposcuola del periodo alessandrino e teorizzatore della poetica ellenistica, ci sono pervenuti sei Inni dedicati alle divinità del culto tradizionale. Ma, più che alla religione, il poeta è interessato alla sperimentazione letteraria e alla poesia, e le sue divinità non si collocano all'interno di una fede, ma permangono come esemplari che permettono a lui e al suo pubblico di trovare intellettualisticamente, guardando al passato, un'identità nazionale e culturale: splendidi e maestosi, gli dèi callimachei sono simulacri che la folla festeggia con danze e processioni e che il poeta celebra con ineguagliabile armonia ed equilibrio, attingendo alla sua sterminata cultura. Il volume raccoglie, oltre agli Inni, anche un altro esempio della poesia erudita di Callimaco, momento culminante della nuova estetica alessandrina: la novella di Aconzio e Cidippe, molto nota nell'antichità e a noi parzialmente restituita da un papiro d'Ossirinco pubblicato nel 1910.
«Una fantasia più che fantastica mi venne». Volgarizzamento in versi liberi dei primi due canti del Baldus di Teofilo Folengo
Alberto Borgogno
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 152
Alberto Borgogno, mantovano di nascita, propone una traduzione nuova, aderente al ritmo e allo spirito dell'originale, dei primi due canti del Baldus di Teofilo Folengo, grande epopea burlesca in esametri macaronici: una catena di mirabolanti avventure cavalleresche, canagliesche, eroiche, stregonesche che non danno tregua al lettore finché personaggi ed autore non entrano, restandovi prigionieri, in una gigantesca zucca, degna patria dei cantastorie, degli astrologhi e dei poeti in quanto zucca vuota: la polpa è servita (come dubitarne?) a preparare un gran piatto di tortelli mantovani.
Inni
Alberto Borgogno
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Tassinari
anno edizione: 2025
pagine: 130
Alberto Borgogno, che è stato docente di Letteratura Greca per più di quarant’anni nell’Università di Siena ed è noto per i suoi studi filologici e letterari sui classici greci e latini, offre una traduzione commentata degli Inni di Callimaco, il poeta greco che visse nel III secolo a.C. e fu indiscusso caposcuola del periodo alessandrino. Teorizzatore della poetica ellenistica, Callimaco è interessato soprattutto alla sperimentazione letteraria e alla poesia, e perciò le divinità tradizionali che egli celebra negli Inni non si collocano all’interno di una fede: esse permangono come esemplari che permettono a lui e al suo pubblico di trovare, guardando al passato, un’identità nazionale e culturale. Splendidi e maestosi, gli dèi callimachei sono simulacri che la folla festeggia e che il poeta celebra con ineguagliabile armonia ed equilibrio, attingendo alla sua sterminata cultura.
Argonautiche
Rodio Apollonio
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 608
Capolavoro della poesia ellenistica, le "Argonautiche" raccontano l'antichissimo mito di Giasone e dei suoi compagni che, alla ricerca del vello d'oro, solcarono per primi il mare da Iolco alla Colchide per tornare poi, dopo innumerevoli peripezie, in Grecia. La trama concede all'autore ampio spazio non solo per riallacciarsi deliberatamente al modello omerico, ma anche per mettere a frutto la sua sterminata cultura per il dettaglio e le digressioni erudite secondo il gusto alessandrino. Pervase da una sensibilità sorprendentemente moderna, da un senso vitalissimo della natura e dal gusto per l'avventura e l'esotico, le "Argonautiche" sono state nei secoli un punto di riferimento imprescindibile per chiunque volesse cimentarsi con la forma epica, primo fra tutti Virgilio.
Lucio o l’asino
Pseudo Luciano
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Tassinari
anno edizione: 2023
pagine: 78
Un uomo, interessato alle arti magiche, è oggetto di un incantesimo, ma per errore non viene trasformato in un uccello come egli desiderava, bensì in un asino con coscienza umana; dopo numerose peripezie e disavventure, che costituiscono il corpo del racconto, il protagonista torna uomo mangiando petali di rosa. Questa, in estrema sintesi, la trama del Lucio o l’asino, romanzo greco breve, d’autore ignoto, attribuito erroneamente a Luciano di Samosata (II secolo d.C.). Si tratta di un vero gioiello di licenziosità ed arguzia che potremmo definire «milesia», con riferimento alle novelle greche così chiamate perché originariamente ambientate a Mileto, in cui avevano spazio gli spunti erotici e la rappresentazione dell’astuzia e dell’ingegno. La presente versione, che riproduce fedelmente questo scintillante racconto, è curata da Alberto Borgogno, grecista, scrittore, compositore musicale e accademico italiano (Università di Siena).
Medea. nella versione di Alberto Borgogno
Alberto Borgogno
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Tassinari
anno edizione: 2022
pagine: 102
La Medea, che andò in scena negli agoni drammatici ateniesi del 431 a.C., è unanimemente considerata dai moderni il capolavoro di Euripide. Dopo aver aiutato gli eroi greci nella conquista del vello d’oro, Medea è giunta in Grecia con Giasone e coi figli nati dalla loro unione, ma Giasone vuole abbandonarla, allettato dal matrimonio con la figlia del re di Corinto. Per questo Medea architetta il suo terribile piano: invia in dono alla rivale una veste preziosa, intrisa di veleno, che fa perire tra atroci spasimi la giovane principessa e suo padre Creonte, accorso per strappargliela di dosso. Quindi uccide di propria mano i figli, in modo da infliggere a Giasone la vendetta più atroce. Molteplici significati si sprigionano da questa straordinaria opera drammatica: l’azione sanguinaria in cui si risolve la passione di Medea è indubbiamente un tentativo, per quanto parossistico, di affermazione della dignità della donna, del tutto conculcata nel mondo antico; è polemica contro la falsa giustizia, del tipo di quella che sta alla base delle argomentazioni retoriche di Giasone; è soprattutto rivendicazione, da parte di una donna, della libertà di scelta nel bene e nel male.
Medea. nella versione di Alberto Borgogno
Alberto Borgogno
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Tassinari
anno edizione: 2022
pagine: 102
La Medea, che andò in scena negli agoni drammatici ateniesi del 431 a.C., è unanimemente considerata dai moderni il capolavoro di Euripide. Dopo aver aiutato gli eroi greci nella conquista del vello d’oro, Medea è giunta in Grecia con Giasone e coi figli nati dalla loro unione, ma Giasone vuole abbandonarla, allettato dal matrimonio con la figlia del re di Corinto. Per questo Medea architetta il suo terribile piano: invia in dono alla rivale una veste preziosa, intrisa di veleno, che fa perire tra atroci spasimi la giovane principessa e suo padre Creonte, accorso per strappargliela di dosso. Quindi uccide di propria mano i figli, in modo da infliggere a Giasone la vendetta più atroce. Molteplici significati si sprigionano da questa straordinaria opera drammatica: l’azione sanguinaria in cui si risolve la passione di Medea è indubbiamente un tentativo, per quanto parossistico, di affermazione della dignità della donna, del tutto conculcata nel mondo antico; è polemica contro la falsa giustizia, del tipo di quella che sta alla base delle argomentazioni retoriche di Giasone; è soprattutto rivendicazione, da parte di una donna, della libertà di scelta nel bene e nel male.
Una nuova versione della «Storia vera» di Luciano di Samosata
Alberto Borgogno
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Tassinari
anno edizione: 2022
pagine: 82
Luciano, scrittore greco del secondo secolo dopo Cristo, conosceva bene l’indole degli uomini del suo tempo, la loro avidità di meraviglioso, la loro credulità, il loro gusto per la deformazione del reale congiunto al disinteresse per le testimonianze genuine. Di tutto questo, e della scadente letteratura romanzesca che solleticava simili tendenze, egli si prende gioco con una verve inesauribile e uno squisito senso del comico: la Storia vera è una serie di invenzioni scoppiettanti, di menzogne dichiarate che si succedono con stupefacente varietà. Da un’isola in cui scorrono fiumi di vino e crescono donne-viti il lettore è condotto fin sulla Luna, quindi nel bel mezzo di una guerra tra Solari e Seleniti, poi nel ventre di una balena, quindi nel paese dei Beati, poi in quello dei Sogni e così via: un crescendo di strepitose trovate che rappresenta un unicum nell’ambito della letteratura greca che ci è pervenuta.
Il viaggio di Ulisse. I libri V-VI, IX-X e XII dell’Odissea
Omero
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Tassinari
anno edizione: 2023
pagine: 132
Alberto Borgogno, studioso della civiltà greco-romana e accademico italiano (Università di Siena), propone una nuova versione dei libri V-VI, IX-X e XII dell’Odissea, i canti che contengono le famose, affascinanti avventure di Ulisse; una materia che nasce dall’incrocio di due filoni narrativi presenti nel folclore di varie civiltà antiche: quello dei racconti favolosi di navigatori in paesi remoti e quello del ritorno in patria di un eroe dopo una lunga assenza. Grazie all’eccellenza del patrimonio epico e favolistico della grecità e al genio di Omero, alla sua straordinaria inventiva e alla sua prodigiosa capacità di assemblare il materiale preesistente, il personaggio di Ulisse è divenuto nei secoli un archetipo potente, dalle molteplici sfaccettature, addirittura un simbolo dei valori a cui il pubblico può adeguare il proprio comportamento; così come, più in generale, l’intera Iliade e l’intera Odissea, coi loro personaggi che agiscono con immediata naturalezza e offrono i paradigmi di un’integrale umanità, sono le opere che hanno fissato in modo indelebile i tratti della nostra civiltà letteraria occidentale.