Libri di Alessandro Arienzo
L'avventura del corpo. La comunicazione corporea, una via verso l'emancipazione
Fabienne Martin-Juchat
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2024
pagine: 130
Il corpo e la comunicazione corporea sono centrali nella costruzione dell'identità umana. Questo libro offre una riflessione a partire dalle ricerche sull'antropologia del corpo e delle emozioni. La conoscenza del corpo, essenziale per l'emancipazione, si basa su un dialogo tra il sapere riflessivo e la pratica delle arti corporee, in particolare quelle che coinvolgono il tatto. La crisi sanitaria del COVID-19, interrompendo le pratiche sociali che implicano la vicinanza con gli altri e che incoraggiano la comunicazione corporea, sembra minacciare queste ultime: come reinventarle per preservare la costruzione armonica dell'identità? Inoltre, in contrasto con il nuovo culto dedicato al "dio corpo" sia da parte dei poteri del capitalismo sia da parte dei discorsi che, illudendosi di resistere ad esso, in realtà lo rinforzano, come rispondere alle necessità del corpo, senza rinchiudersi in un nuovo narcisismo?
Genealogie plurali. Per un lessico del pensiero critico
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2023
pagine: 167
L’intento del libro è di indagare la potenza costituente di un lessico della contemporaneità. Interrogarsi sui processi di metamorfosi e trasformazione delle parole in un’ottica transdisciplinare permette di evidenziare i nessi politici in trasformazione delle categorie classiche della politica, ma anche i processi di emersione di nuove chiavi interpretative alla luce dei cambiamenti globali in atto. Parole quali, “Violenze” e “Lavori” subiscono torsioni ridefinitorie rispetto alle emersioni plurali di soggettività “altre”, dentro un quadro normativo e dottrinario in crisi. Sul piano della materialità molteplice di un mondo multiversico e virtuale si ridefiniscono parole come “Corpi”, “Temporalità”, “Immaginazioni”, “Transizioni”, “Comune”, fino alla ridefinizione di categorie classiche della politica quali “Governamentalità”, “Femminismi”, “Guerre”, “Pacifismi”, “Segreti”. Nell’era dell’Intelligenza Artificiale, poi, la potenza di parole da risemantizzare quali “Macchine” e “Anomalie”, si sottopone alla prova dell’accesso democratico e dell’imprevisto rivoluzionario. Proposte per un vocabolario critico del XXI secolo, ipotesi generative di lavoro per l’esserci al plurale. Contributi di Alessandro Arienzo, Giulia Caruso, Andrea Giuseppe Cerra, Ubaldo Fadini, Fabienne Martin-Juchat, Nicolas Martino, Stefania Mazzone, Thierry Ménissier, Giovan Giuseppe Monti, Massimo Occhipinti, Alessio Porrino, Simone Rinaldi, Pietro Sebastianelli, Viviana Vacca, Adriano Vinale.
Filosofia della corruzione
Thierry Ménissier
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2021
pagine: 200
Il concetto di corruzione si riferisce generalmente all’appropriazione illecita di risorse pubbliche per scopi privati; un’appropriazione che rompe la condizione di uguaglianza tra i cittadini. Attraverso l’analisi di casi specifici e il confronto tra diverse metodologie questo libro propone un’indagine filosofica della corruzione, che si muove in un solco teorico di ispirazione machiavelliana e repubblicana. Il presupposto è che il problema della corruzione nelle nostre società non possa essere affrontato con approcci puramente giuridico-normativi, deontologici o moralistici. Le cronache quotidiane mostrano il crescente rilievo che assumono fenomeni plurali e ordinari di “quasi corruzione” che si accompagnano a una crisi profonda della distinzione tra pubblico e privato. Il potere obliquo che si esercita in questi casi rivela un intreccio di legami sociali incomprensibili se interpretati alla sola luce dello scambio di interessi. Nella prospettiva filosofica che anima la riflessione di Thierry Ménissier, la corruzione si rivela, invece, come una vera e propria “forma di vita”. In società sempre meno orientate “alla virtù civica”, e attraversate da forme disseminate di potere obliquo, Ménissier tenta di rispondere alla domanda: quale etica pubblica è oggi possibile?
Protego ergo obligo. Ordine, sicurezza e legittimazione nella storia del pensiero politico
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 270
Il volume raccoglie una serie di saggi attraverso cui storici delle dottrine politiche di scuola e di provenienza diversa si confrontano sul tema classico del “protego ergo obligo”, come occasione per tornare a discutere del fondamento del potere e delle condizioni che regolano l’obbligazione politica. Partendo dalla riflessione di Hobbes, dall’artificio hobbesiano della costituzione politica nella sua più tipica natura obbligatoria, si sviluppa una trama interpretativa che, nell’intreccio di aspetti storici, filosofici e istituzionali, fa del “protego” non soltanto un problema securitario, rivendicazione di sicurezza della propria persona e delle proprie cose, ma anche un patrimonio di istanze materiali e immateriali più estese, destinate a diventare parte imprescindibile della pretesa di protezione. Di qui, con l’attenzione rivolta alle stesse forme contemporanee dell’agire politico, un andare oltre lo Stato, l’individuazione di nuovi soggetti, tanto nel diritto interno quanto nel diritto esterno, legittimati a farsi carico e rivendicare i corrispondenti poteri della funzione protettiva. Prefazione di Claudio Palazzolo.
Pratiche e dissonanze della ragione politica. In ricordo di Giulio Gentile
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2018
pagine: 333
Giulio Gentile è stato docente di Storia delle dottrine politiche presso i Dipartimenti di Filosofia e di Scienze politiche dell'Università "Federico II" di Napoli. Studioso di Gyorgy Lukàcs e di Jean-Jacques Rousseau, nei suoi lavori più recenti Giulio ha dato un contributo rilevante allo studio delle scritture politiche napoletane della seconda metà del Settecento. Tra i suoi principali contributi vanno ricordati i volumi "La repubblica virtuosa. Jean Jacques Rousseau nel settecento politico meridionale", Morano, Napoli 1989 e "L'amor della libertà. Saperi di governo e conservazione politica in Giuseppe Maria Galanti", Bibliopolis, Napoli 2001. Docente appassionato e coinvolgente, fine studioso, amico sincero.
Governance, governabilità e legittimazione democratica
Alessandro Arienzo, Francesca Scamardella
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2016
pagine: 236
I processi della globalizzazione economica e finanziaria, avviati sul finire degli anni ’70, hanno posto con forza la “questione democratica” e, più specificamente, la messa in crisi degli elementi costitutivi della democrazia: la rappresentanza, la tutela e garanzia dei diritti fondamentali, il ruolo degli stati nazionali, il confine tra economia, diritto e politica, la mediazione partitica. Nuovi poteri e nuove architetture di potere sembrano favorire lo spostamento delle decisioni politiche ed economiche su piani sempre meno riconoscibili, così sottraendo la centralità della decisione pubblica allo Stato nazionale alle sue istituzioni.
La governance
Alessandro Arienzo
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 212
Dalla governance globale a quella dell'università, dalla governance d'impresa alla governance dei servizi pubblici, il dibattito politico è ormai segnato dal persistente riferimento a un oggetto oscuro e sfuggente che lascia nell'ombra il "chi" governa "cosa" e "come". Quando si usa la parola governance, sembra si voglia intendere che le cose devono governarsi da sé, magari per favorire un processo di riduzione del ruolo dello Stato e del peso della dimensione pubblica. In questo libro sono tratteggiate le caratteristiche di un "discorso politico" che non solo descrive alcune importanti trasformazioni della forma dello Stato e della relazione tra pubblico e privato, ma propone modalità nuove di governo e di autogoverno delle comunità umane. Collocata nell'odierno dibattito intorno al rapporto tra politica ed economia, la governance che emerge dai documenti istituzionali internazionali svela il volto oscuro di un inedito primato dell'economia sulla politica.