Libri di Alessandro Cosma
Gentileschi e Van Dyck. Due capolavori dalla Collezione Corsini
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 104
Questo nuovo capitolo della serie "L'Ospite illustre" è dedicato a due capolavori della pittura del primo Seicento appartenenti alle raccolte di Palazzo Corsini a Roma: la Madonna col Bambino (1610 circa) di Orazio Gentileschi e la Madonna della paglia (1625-1627) di Antoon van Dyck. Le due opere rappresentano un vanto delle collezioni delle Gallerie Nazionali di Arte Antica e fin dal Settecento facevano bella mostra di sé nella "Galleria nobile" di Palazzo Corsini; ancora oggi, le due tele sono esposte nella medesima sala in cui le aveva collocate il cardinale, all'interno dell'allestimento storico che caratterizza la Galleria Corsini, una delle due sedi delle Gallerie Nazionali di Arte Antica. Introdotto da un ampio saggio storico sull'origine della collezione "di Quadri bellissimi" della famiglia Corsini e pubblicato in occasione della mostra torinese, il volume propone un'accurata lettura delle due opere e intende ridare impulso agli studi inerenti questi due capolavori. La Madonna della paglia emerge in modo peculiare all'interno della produzione religiosa di Van Dyck e si caratterizza per la mirabile fluidità della stesura pittorica e per gli effetti ottici, insieme delicati e incisivi, della paglia. Esempio di nuova pittura "dal naturale" di derivazione caravaggesca, la Madonna col Bambino di Orazio Gentileschi è un'opera straordinaria, tuttora oggetto di dibattito tra gli studiosi riguardo alla sua attribuzione che nei secoli è oscillata tra Caravaggio, Orazio e Artemisia Gentileschi. Entrambi gli artisti, Gentileschi e Van Dyck, sono maestri della stesura pittorica: compatta, lucente e tornita nel primo; leggerissima come filamentosa, eterea, quasi trasparente nel secondo.
Raffaello da vicino Nuove indagini e nuove scoperte sulla Fornarina
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2023
pagine: 56
Nel quinto centenario della morte di Raffaello, le Gallerie Nazionali di Arte Antica hanno eseguito una nuova campagna di indagini su una delle più celebri e intriganti opere del maestro urbinate: la Fornarina. Ritratto “mascherato” in veste di Venere, il dipinto è celebrato fin dal Seicento come l’immagine della donna amata dal pittore, una donna che il mito ottocentesco dell’artista ha identificato in una certa Margherita Luti, figlia di un fornaio senese. Nonostante la fama dell’opera – immagine iconica del museo e più volte protagonista nell’arte, nel cinema e nella letteratura – numerosi dubbi restano ancora senza risposta, a partire dalla data di realizzazione, dalla sua destinazione originaria fino all’identificazione stessa della donna raffigurata e alla nascita del termine Fornarina che ancora oggi la identifica. Il volume raccoglie gli interventi della giornata di studi svoltasi a Palazzo Barberini il 21 settembre 2020 per presentare i risultati della nuova campagna di indagini. Fornisce quindi una visione aggiornata delle nostre conoscenze sul dipinto, sia da un punto di vista delle sue vicende storiche e del suo significato, che da un punto di vista tecnico. In particolare, grazie ai risultati delle nuove scansioni macro della fluorescenza dei raggi X (MA- XRF) – tecnica innovativa che consente di ottenere un’immagine della distribuzione degli elementi presenti sull’intera superficie del dipinto - è stato possibile individuare con maggiore precisione i pigmenti utilizzati dall’artista e di comprendere il processo esecutivo con cui li ha applicati sulla tavola, lasciando emergere diverse novità sul modo di dipingere di Raffaello.
Barocco in chiaroscuro. Persistenze e rielaborazioni del caravaggismo nell'arte del Seicento. Roma, Napoli, Venezia 1630-1680
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2020
pagine: 415
Il volume raccoglie gli atti del convegno tenutosi nel giugno del 2019 a Palazzo Barberini, al termine della mostra II trionfo dei sensi. Nuova luce su Mattia e Gregorio Preti. Giovani studiosi ed esperti di fama internazionale riconsiderano nel libro, attraverso diversi approcci metodologici, un importante nodo critico della pittura seicentesca: i tempi e i modi in cui le diverse declinazioni del naturalismo caravaggesco si sono susseguite, accostandosi — e talora sovrapponendosi — alle varie istanze classiciste e barocche nei decenni centrali del secolo. Si è soliti leggere nei manuali di storia dell'arte e in molti saggi specialistici che la moda generata dalle opere di Caravaggio si concluse rapidamente — almeno a Roma — attorno al 1630, ovvero all'indomani del celebre ciclo di tele commissionato da Asdrubale Mattei e della prematura scomparsa di Valentin de Boulogne (1632). Ma le cose sono andate proprio così? È davvero questo il momento finale del caravaggismo? Esisteva una fetta di mercato che, ancora negli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta, richiedeva opere dipinte dal naturale qualificate da forti contrasti chiaroscurali? Per rispondere a queste domande si è scelto di prendere in esame tre differenti contesti geografici e culturali, ognuno dei quali fortemente caratterizzato in ambito pittorico: Roma, Napoli e Venezia. I tre centri sono quelli che, non a caso, Mattia Preti toccò nel corso della sua lunga carriera, mantenendo viva nel pieno Seicento la grande tradizione naturalistica che all'inizio del secolo aveva conosciuto i suoi momenti più alti nella capitale papale e in quella del Viceregno. Del resto, mentre Andrea Sacchi e Pietro da Cortona meravigliavano il mondo con le loro volte in Palazzo Barberini, numerosi altri artisti più o meno noti — tra cui Ribera, Spadarino, Mendoz-zi, Chiesa, Stom e il giovane Luca Giordano — continuavano a dipingere nel solco caravaggesco. Pur con le debite differenze dovute alla specificità della produzione pittorica nelle tre città, non si tratta di episodi marginali e attardati, bensì di importanti testimonianze di un gusto ancora vivo e fecondo, rielaborato secondo una mutata sensibilità e nuovi valori formali.
Storie di Palazzo Corsini. Protagonisti e vicende nell'Ottocento
Libro: Libro in brossura
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2017
pagine: 352
Iconografia agostiniana. B. Volume Vol. 2/2
Alessandro Cosma, Gianni Pittiglio
Libro: Libro rilegato
editore: Città Nuova
anno edizione: 2015
pagine: 432
Un'accurata ricognizione del patrimonio iconografico relativo al grande teologo di grande interesse storico, artistico, agiografico e pastorale. La serie di volumi dedicati all'iconografia agostiniana propone una raccolta delle testimonianze figurative sul Santo di Ippona dalle origini fino a XVIII secolo. Un patrimonio sterminato che per la prima volta viene presentato sistematicamente. Il volume è dedicato al Quattrocento, il presente volume è il Secondo di due tomi e raccoglie il corpus dell'iconografia agostiniana del '400, ovvero la mappatura di 750 opere. Ogni scheda sempre corredata di immagine, è costituita da una parte tecnica con autore, soggetto, datazione, luogo, materia e tecnica, misure ed eventuale provenienza. Segue una breve trattazione storico-critica. In questo tomo sono inserite anche le schede tecniche delle 125 opere inserite nel primo. Un'opera corredata da fondamentali apparati di riferimento: indice dei nomi, dei luoghi e delle schede nel primo e quello dei nomi nel secondo.
Iconografia agostiniana. A
Alessandro Cosma, Gianni Pittiglio
Libro: Copertina rigida
editore: Città Nuova
anno edizione: 2015
pagine: 616
Un'accurata ricognizione del patrimonio iconografico relativo al grande teologo di grande interesse storico, artistico, agiografico e pastorale. La serie di volumi dedicati all'iconografia agostiniana propone una raccolta delle testimonianze figurative sul Santo di Ippona dalle origini fino a XVIII secolo. Un patrimonio sterminato che per la prima volta viene presentato sistematicamente. Il presente volume dedicato al Quattrocento è il primo di due tomi. Nel volume una serie di saggi introduttivi analizzano i più importanti cambiamenti dell'immagine di Agostino durante il secolo. Ai saggi segue una selezione di 125 opere, divise tra immagini singole e cicli biografici.
Iconografia agostiniana. Volume Vol. 1
Alessandro Cosma, Valerio Da Gai, Gianni Pittiglio
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 2011
pagine: 608
Il primo volume della raccolta dedicata alle testimonianze figurative sul Santo di Ippona dalle origini fino al XVIII secolo. Un patrimonio sterminato che per la prima volta viene presentato sistematicamente: la serie di volumi dedicati all'iconografia agostiniana dalle origini fino a XVIII secolo. Il presente volume si chiude con la fine del XIV secolo. Nella prima parte si raccoglie una sezione cronologica di 125 opere maggiormente significative. Ogni scheda analizza l'immagine di Agostino, la sua iconografia al fine di offrire anche una lettura iconologica; la sezione si conclude con la rassegna dei cicli medievali sulla vita del santo. La seconda sezione, che raccoglie un corpus di 700 opere, è costituita da brevi schede corredate di immagini che riportano i principali dati geografici, cronologici e iconografici. Uno studio di interesse storico, artistico, agiografico e pastorale.