Libri di Antonio Carulli
Contro la scuola progressista. Per il recupero dell'autorità, dell'educazione e del sapere
Antonio Carulli
Libro: Libro in brossura
editore: Passaggio al Bosco
anno edizione: 2025
pagine: 162
"Falsa inclusività, dittatura arcobaleno, apologia della fluidità, ipocrisia della “mobilità sociale”, sradicamento coatto, lotta al “patriarcato”, omologazione culturale e sovversione del linguaggio: la scuola “democratica”, purtroppo piegata al verbo globalista, è oggi una fabbrica di automi privi di identità, consapevolezza e spirito critico."
La legge della morte. Sgalambro e un precedente entropico
Antonio Carulli
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2025
pagine: 72
Il tema dello spegnimento del sistema solare è un grande classico della letteratura di genere. A Sgalambro il merito di averlo riportato nel cuore della filosofia contemporanea. La morte del sole vede la riproposizione di esso dopo che, sprofondato tra le pieghe del positivismo italiano (Ardigò) e Leopardi, aveva smesso di dare segno di sé. A seguire questa traccia per niente esile, solo del tutto oscurata dalle mirabolanti imprese della fisica tra Otto e Novecento, ancora una volta si staglia la fisionomia del siciliano: recuperi incredibili, amicizie stellari, congruenze strepitose, smarcamenti dagli affini.
Cento catabasi. Un secolo di Sgalambro
Antonio Carulli
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 144
Un'ulteriore, necessaria meditazione su ciò che è stata la filosofia di Sgalambro, ora che ricorre il centenario della nascita (1924) e il decennale della morte (2014). In questa, dichiarata - fatta salva l'eventuale pubblicazione di inediti di valore - come la conclusione dell'iter avviato con "Caro misantropo" (2015) e proseguito con "Introduzione a Sgalambro" (2017), "La piccola verità" (2019) e "Sgalambro materialista "(2022), Carulli torna su quelli che paiono essere i nuclei più problematici: il presunto comico dell'ultima produzione, la declinazione del pessimismo, i debiti dichiarati o taciuti con il milieu del tempo (soprattutto con Nicola Chiaromonte), il senso dell'antifascismo giovanile, dell'antistoricismo e dell'antiutopismo, il nesso tra "spenglerismo" e le libertà individuali così apprezzate e valorizzate, il rapporto con la popular music, la produzione minore (poetica, filmica e teatrale). A partire infine dalla perturbante epigrafe a La morte del sole, la postfazione di Piercarlo Necchi tratteggia il rapporto di Sgalambro con la filosofia della storia di Hegel e, più in generale, il suo senso radicale del disfacimento e della disgregazione che tocca il climax nell'evocazione del "cadavere" e fenomeni correlati.
Dove si muore. Sull'idea di città e i suoi annessi
Antonio Carulli
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 120
Un'indagine metafisica sulla Città, il luogo dove la morte, la necessità e l'impossibilità di scomparire nel nulla assoluto si rivelano con una chiarezza spaventosa. Un libro inusitato contro tanta sociologia e urbanistica anodine, contro la romantica visione della Città come posto di socialità e libera costruzione del senso umano.
Studio della donna
Antonio Carulli
Libro: Copertina morbida
editore: Les Flâneurs Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 292
Bario è un velleitario intellettuale, amante della routine e della vita solitaria. Non intende diventare padre né marito, non desidera altro che conservare il ruolo di "eterno fidanzato": pretende dalle donne relazioni che non turbino il susseguirsi delle sue giornate. Quella che può apparire una monotona scelta di vita ha radici, forse, "organiche". L'irruzione nella sua esistenza di una donna incolta e indomita riuscirà a scuoterne le fondamenta? Nell'Italia degli anni Trenta che scopre le leggi razziali, in una Bari scossa dalle malversazioni della guerra e della politica, il confronto del protagonista con tre figure femminili indimenticabili mette in moto un incastro perfetto di risarcimenti mancati e verità inconfessabili, maternità frustrate e paternità ricusate, drammi della filiazione ed erotismo. "Studio della donna" è un romanzo ossessivo, che, mantenendo altissima la tensione psicologica, denuncia le ingiustizie della civiltà e offre uno spaccato su un Meridione che non vuole passare.
Sgalambro materialista. Gentile, Leopardi, Sciascia, Cioran
Antonio Carulli
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2022
pagine: 192
Manlio Sgalambro fu dentro quel tramonto della cultura siciliana di cui parlò Giovanni Gentile? Fu materialista e irreligioso come voleva Sciascia fossero i siciliani o ateo come - a torto - ancora si ritiene e non piuttosto empio come si definiva? E il suo teologo irregolare è l'erede dell'inquisitore ucciso di quello? V'è un illuminismo in Sgalambro? Lo stratonismo di Leopardi agisce ancora su di lui? A queste ed altre domande - decisive per l'esatta collocazione critica del filosofo di Lentini - non teme di rispondere Carulli, nell'ennesimo capitolo della lunga e difficile ricostruzione critica della figura del pensatore siciliano. Conclude il volume un'ulteriore riflessione sul senso della sua attività di "paroliere": che le visioni di Sgalambro e Battiato furono giustapposte, nient'affatto fuse, contrariamente a quanto si è continuato a leggere con la morte del musicista di Riposto. Acclusa al volume, la postfazione di Piercarlo Necchi lumeggia il rapporto tra Sgalambro e l'illuminismo radicale, materialista e ateo, del barone d'Holbach.
Teoria della destra contemporanea. Nuovi indirizzi per vincere le sfide del presente e del futuro
Antonio Carulli
Libro: Copertina morbida
editore: Idrovolante Edizioni
anno edizione: 2022
Cos'è la Destra? Domanda apparentemente semplice cui nessuno riesce oggi a rispondere. Ci prova Carulli, a partire da un rinnovato senso - ontologico - di Conservazione: che ogni essente, cioè, diminuisca fermandosi alle porte del Nulla, non finendovi dentro. E neppure l'Umano riuscirà a sottrarsi a questo Destino. Nel mondo che dismette l'uomo, solo la Destra, col suo fingere che tutte le strutture del Passato restino inviolabili, può riscriverle aiutandoci ad individuare la "giusta" Tradizione. Reazione, Nazione, Inumano: tutti termini che andranno soggetti ad una risemantizzazione totale e sorprendente. Il tutto sempre alla luce della fedeltà della Destra alla democrazia, all'Europa, all'America, al Capitalismo. Sarà invece sul versante etico e nei rapporti col Magistero cattolico che la Destra, sino ad oggi data per anacronistica, conoscerà coerenti novità. La Destra che verrà è servita.
La piccola verità. Quattro saggi su Manlio Sgalambro
Patrizia Trovato, Antonio Carulli, Piercarlo Necchi, Manuel Pérez Cornejo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 162
Può darsi pessimismo senza voltare le spalle all’essere e alla filosofia tradizionalmente intesi? Sgalambro fu veramente un filosofo intellettualmente isolato? Come amare Spinoza e allo stesso tempo capovolgerlo radicalmente? Come considerare l’attenzione di Sgalambro alla musica, prima dell’incontro con Battiato e a prescindere da quello? A cinque anni dalla morte dell’autore questo volume intende rispondere a questi e ad altri interrogativi altrettanto cruciali attorno all’unico vero grande “caso” della filosofia italiana della seconda metà del Novecento, rifacendosi unicamente a una solida base storico-filosofica.
Sfiducia e sragione. Trattato teologico-politico
Antonio Carulli
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2018
pagine: 231
"Nel suo nuovo libro Antonio Carulli sembra voler portare il suo contributo a quel particolare genere di letteratura filosofica che - da Fichte a Jaspers - è andato definendosi sotto titoli come "Tratti fondamentali dell'epoca presente" e "La situazione spirituale del tempo". Ma forse, ancor di più, si avvicina a quegli Sguardi sul mondo attuale, dedicati "alle persone che non hanno sistemi e sono fuori dai partiti", che accompagnarono Paul Valéry per tutta la vita. Se non fosse che, qui, tutto è avvolto dall'atmosfera cinerea dell'interminabile declino dell'Occidente che, più che alla classica "morfologia della decadenza", fa pensare a una versione en philosophie della palude definitiva attraversata dal "corrusco teologo" dell'ultimo Manganelli. Sotto il titolo che, con spregiudicatezza luciferina, capovolge quello della famosa Enciclica che fu, si dipana, come recita il sottotitolo "spinoziano", un Trattato teologico-politico negativo, in cui si parla di tutto, di cristianesimo e religione, di democrazia e migranti, di islamismo e terrorismo, per finire con un abbozzo di filosofia della storia e una scheggia di ontologia sulla eterna quaestio de nihilo, nello scenario di un fosco dramma cosmoteandrico. Al centro, indubbiamente, la questione del cristianesimo e della nostra "abitudine" alla sua comodità, che l'autore svolge in una serie ipnotica di variazioni, vestendo quasi i panni di un Croce (Perché non possiamo non dirci cristiani) risvegliato d'un colpo dal sonno storicistico dallo scetticismo di Hume e del suo principio fondamentale: the Custom or the Habit. Anche se, in queste pagine, per rispondere alla domanda che si pose una volta Cioran, lo scettico rivela senz'altro i tratti del demonio. Per concludere con un ultimo rovesciamento: proprio nell'astenia delle sue masse di assuefatti la Cristianità o Europa nasconde forse l'arma segreta che la salverà dall'attacco degli invasati che la minacciano da altri, più arrembanti mondi. Anche costoro, infine, stregati dalla nostra accidia, si abitueranno." (Piercarlo Necchi)
Introduzione a Sgalambro
Antonio Carulli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2017
pagine: 211
"Nella forma apparentemente piana di una biografia intellettuale, in quella che si presenta come la prima monografia esaustiva su Manlio Sgalambro a tre anni dalla morte, l'autore ne svela le origini e gli inizi del cammino di pensiero, ricostruisce il paesaggio filosofico nel quale si compì la sua formazione, ne illustra e discute le vette speculative toccate nelle opere maggiori come 'La morte del sole' e il 'Trattato dell'empietà', ne segue gli sviluppi attraverso una paziente collazione degli articoli di giornale e rivista fino agli esiti degli ultimi libri filosofici e poetici, delineando in modo chiaro e distinto le posizioni del pensatore siciliano sul Vero, il Bene e il Bello, vale a dire negli ambiti della metafisica, dell'etica e della politica, dell'estetica. Quello che ne risulta è un vibrante 'esercizio di ammirazione' che non si sottrae al compito di segnalare le debolezze e i limiti del filosofo che rovesciò uno dopo l'altro con indiavolata lucidità alcuni tra i principali fondamenti inconcussi del pensiero occidentale." (Piercarlo Necchi)
Metafisica delle mestruazioni
Antonio Carulli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2017
pagine: 100
Le mestruazioni rompono l'incanto, c'è poco da fare. Non più che in un horror movie come Carne. Lo sguardo di Satana di Brian De Palma poteva darsi un abbozzo di spiegazione della mestruazione, questo sangue rimosso dalla civiltà. Basta accennarvi perché cada un silenzio imbarazzato, un fastidio malcelato o l'invito maldestro e frettoloso a cambiare discorso. Che sia così, questo film ce lo conferma, sollevandoci da ogni dubbio, attribuendo il mestruo al diavolo più che a Dio. Epperò tutto ciò non è sufficiente: il film, pur con accenni all'altrove di questa storia, continua a muoversi nel perimetro per cui il mestruo è competenza del medico più che del filosofo. Questo libro aiuterà a riflettere sul fatto che tra le crura non vi sia solo l'universo nella sua indecenza primigenia, squadernato da Courbet, ma l'estinzione del mondo, il mistero della sua origine e della sua fine in uno.
De contemptu (Dallo Schelling tardo)
Antonio Carulli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2015
pagine: 120
C'è chi attende la liberazione dal sapere come un tempo si attese la venuta del Cristo: a corrispondere nei dettagli a questa che pare un'affermazione perlomeno strana è Carulli in questo suo nuovo densissimo scritto. Allora le nobili ovvietà che pimentano la civiltà sono inondate da una luce livida che ha per precedente il primo grande odio rimosso dalla civiltà stessa: quello provato dal Cristo sulla croce nei confronti del Padre. Da lì si dipartono e si intrecciano infiniti cammini che pensavamo essere privi di incroci tra loro. E che giungono sino a noi: la secolarizzazione, per azzardare una definizione di questo concetto confuso, diviene così l'età in cui il distacco dal Padre si sta producendo, ora, sotto i nostri occhi. Questo perché, e a questo serve allora questo saggio (che sceglie come guida, tra gli altri, l'ultimo Schelling), non v'è cosa più drammatica della contemporaneità a Cristo: essa è lo stigma della disfatta incombente che investe ed investirà sempre la storia, l'umanità tutta, la filosofia stancatasi una buona volta di sapere. Indovinare dove e come tenderà quella a prodursi ora, è facile come ai tempi dei re di Francia indovinare quale delle mazarinettes dovesse rimanere incinta per prima. Detestarla, invece, come ricusò il Figlio sulla croce, è l'atto più elementare.