Libri di Antonio Ciaschi
Trasporti e territorio
Federico De Andreis
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 192
Il volume offre un'analisi articolata del ruolo dei trasporti nella strutturazione dello spazio, iscrivendosi nel quadro teorico e metodologico della geografia dei trasporti. Con una prospettiva multidimensionale, esplora le interazioni tra reti, flussi, infrastrutture e territorio, affrontando l'evoluzione della mobilità, la funzione strategica dei nodi e le implicazioni ambientali e sociali. Lo studio si propone come guida ai fondamenti della disciplina e come stimolo alla riflessione. Prefazione di Antonio Ciaschi.
Reti della transizione nella geografia urbana. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2024
Centro e periferia. Nuove dimensioni territoriali nell'Europa dell'era digitale
Giulia Vincenti
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 124
Il volume prende in esame le principali linee evolutive delle politiche territoriali dell'Unione europea con specifico riferimento alle questioni territoriali in termini di approccio alle marginalità e alla riduzione delle disparità. Lo spazio e le relative politiche di gestione vivono, infatti, una fase di profondo ripensamento in un'ottica multidimensionale, non solo a causa di situazioni emergenziali come quella creatasi dalla pandemia da Covid-19, ma anche per eventi estremi di diversa natura: sismi, dissesti idrogeologici e, più in generale, effetti del cambiamento climatico. Si è reso evidente, nell'ultimo anno in particolare, come le tradizionali modalità di lettura del territorio non sempre siano sufficienti a soddisfare le esigenze delle realtà spaziali e di chi le abita. Sono cambiamenti che investono nel pari la geografia politica e il governo del territorio. Il lavoro si propone di esaminare quali possono essere gli strumenti, le “redini del potere” nella definizione di Giacomo Corna Pellegrini, per dare quindi valore a nuove centralità.
I 60 anni della carta di Gubbio. Strategie per la salvaguardia dei centri storici
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2022
pagine: 416
Dal 17 al 19 settembre 1960 si tiene a Gubbio un importante convegno sul tema della Salvaguardia e il Risanamento dei Centri Storici, promosso da otto Comuni italiani: Ascoli Piceno, Bergamo, Erice, Ferrara, Genova, Gubbio, Perugia, Venezia. Siamo nell'Italia che usciva faticosamente dalle ferite del secondo conflitto mondiale. A distanza di oltre 60 anni da quel settembre del 1960, Italia Nostra, con le Università "Lumsa" di Roma, "Giustino Fortunato" di Benevento, la Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio della "Sapienza" Università di Roma e con la collaborazione dell'Associazione Nazionale Centri Storico Artistici, ha ricordato quei giorni organizzando una serie di iniziative che avessero per tema quello che fu alla base della Carta di Gubbio. Sono stati invitati a partecipare gli 8 Comuni firmatari della Carta e quelle città d'arte che hanno ottenuto riconoscimenti sia internazionali (Matera, prima città italiana a essere stata designata Capitale Europea della cultura nel 2019, a cui ha fatto seguito, per il 2025 Gorizia con Nova Gorica), sia nazionali dal MiC come Capitali italiane della Cultura (Lecce, Palermo, Parma, Procida e altre). Si è iniziato con un primo seminario preparatorio a Bologna (30 gennaio 2020), a cui è seguito il convegno di Benevento (22 ottobre 2020). Nella serie di seminari romani nel corso del 2021, che hanno concluso questo lungo, ma stimolante percorso, si è voluta ribadire l'attualità della Carta di Gubbio, rispondendo alla necessità di un esame critico della situazione attuale che ne ha reso più difficile l'applicazione; ponendo altresì l'obiettivo di far partire ricerche mirate e di dare corpo a proposte operative conseguenti all'analisi in campi diversi: economico, urbanistico ed edilizio, di sicurezza sismica e di preparazione culturale.
Verso Gubbio 2020. 1960-2020. Riflessioni sulle strategie per la salvaguardia dei centri storici a 60 anni dalla Carta di Gubbio. Riassunti delle relazioni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2021
pagine: 116
A distanza di 60 anni sono ancora attuali le strategie per la salvaguardia dei centri storici, così come emersero nel corso del Convegno di Gubbio (17 -19 settembre 1960)? Fu quello un punto di partenza per la pianificazione critica e ragionata delle città storiche, di cui i PRG di Bologna, Napoli, Venzone ecc. e i documenti istituzionali / ministeriali come quello licenziato nel 1967 da La Commissione d'indagine per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico, artistico e del paesaggio (presieduta da Francesco Franceschini) e la Circolare del 6 aprile 1972 n. 11 7, meglio nota come Carta del restauro 1972, rappresentano le pietre miliari e dei riferimenti. Nel sessantennale della ricorrenza, Italia Nostra, con le Università "Giustino Fortunato" di Benevento e Lumsa e la Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio di Roma, riprende questi temi, allineandoli alle esigenze moderne, con argomenti che ruotano intorno alla salvaguardia e alla valorizzazione dei centri storici, solo apparentemente sconnessi dalla realtà. Qui i problemi legati alla conservazione nel post sisma, alla tanta decantata rigenerazione urbana, alla fruibilità da parte delle persone con difficoltà motorie e oggi le difficoltà connesse dell'emergenza sanitaria hanno evidenziato l'importanza e l'utilità di rivedere lo spazio urbano delle città storiche e in particolare di quelle minori. Tutti argomenti che integrano, ampliandone, i contenuti di un documento ancora di stringente attualità.
Geografia e cultura visuale. Nuove centralità dopo il Covid-19
Antonio Ciaschi, Antonietta Buonauro
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2021
Il volume indaga l'emergere di nuove forme di centralità, fisiche e virtuali, nel mondo contemporaneo in seguito alla crisi pandemica del 2020. A partire da una disamina delle accelerazioni impresse dai lockdown nazionali ai processi economici e politici promossi dal Green New Deal, gli autori analizzano i mutamenti avvenuti a livello globale e locale nei luoghi e nei "non-luoghi" più rappresentativi della cultura contemporanea. Centri storici e aree metropolitane, centralità del consumo e città del divertimento, conurbazioni e aree extraurbane, che già tentavano di adattarsi ai cambiamenti dettati dall'economia digitale e dal paradigma dello smart living, con l'incedere della pandemia si sono dovuti confrontare con i mutamenti che essa ha introdotto negli stili di vita, di produzione e di consumo tipici del mondo globalizzato. La cultura della circolazione delle persone e delle merci, che aveva connotato la postmodernità soprattutto negli anni Duemila favorendo il fiorire di economie del turismo ed esperienze di consumo che attingevano dall'universo audiovisivo contemporaneo e dalle sue narrazioni, con lo shock pandemico sembra aver rovesciato la prospettiva, ibridandosi con le molteplici forme di interazione virtuale e conferendo inediti significati a quei sistemi complessi di relazioni che sono i centri e i territori.
La 'ndrangheta è anche femmina... e non è bella
Giuseppe Laganà
Libro: Libro rilegato
editore: Falco Editore
anno edizione: 2019
pagine: 80
"La donna nella comunità costituisce il perno su cui poggia il rinnovamento e l'adeguamento al contemporaneo, al globale. La donna descritta dall'autore rappresenta la cerniera tra passato e presente e tra presente e futuro:mantiene la tradizione di quel mondo. Come la fenice risorge dalle proprie ceneri, così la donna della 'ndrangheta è garante di continuità. Anche se qualcosa sta lentamente e faticosamente cambiando". (Dalla prefazione del Prof. Antonio Ciaschi)
La montagna dopo gli eventi estremi. Declino o nuovi percorsi di sviluppo?
Libro: Libro in brossura
editore: Sette città
anno edizione: 2018
pagine: 144
La città dell'Aquila ha ospitato nelle giornate dal 26 al 28 maggio 2016 il convegno internazionale organizzato da Rete Montagna, dal titolo "Le montagne dopo eventi estremi: declino o nuovi percorsi di sviluppo?" L'occasione è stata quella di chiamare a raccolta studiose e studiosi per creare sinergie, raccontare buone pratiche e dare nuove risposte per il futuro di Alpi e Appennini. Il presente volume non vuole essere un punto d'arrivo ma un motivo in più di riflessione. Un contributo per la costruzione di un futuro migliore. Un faro acceso su un tema fondamentale che riguarda i sentimenti più intimi delle comunità locali, del loro vivere quotidiano, della loro sicurezza, per una rinnovata e più efficace costruzione di un modello di sviluppo ecosostenibile. Dai giorni del convegno aquilano a oggi gli Appennini hanno continuato a tremare. Conosciamo gli indici di sismicità degli Appennini e di tutto il territorio nazionale, sappiamo quante volte immani disastri hanno colpito le popolazioni, ma la consapevolezza del pericolo e le moderne tecniche costruttive antisismiche da sole, non sono sufficienti per determinare scelte definitive e per programmare un progetto di vita.
Montagna. Questione geografica e non solo
Antonio Ciaschi
Libro: Libro in brossura
editore: Sette città
anno edizione: 2017
pagine: 166
Le mie montagne. Metodi identificativi di esperienze montane
Antonio Ciaschi
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2016
pagine: 124
Anno 2014, una tappa importante di un viaggio scientifico, lungo quindici anni, che si snoda attraverso esperienze dirette nelle valli montane, in collaborazione con associazioni, enti locali, università ed enti di ricerca, pubblici e privati, nazionali e internazionali. Mediazione e sintesi per affrontare nuovi studi sulla montagna, il volume indaga le trasformazioni del territorio e il suo rapporto con l'uomo - contadino custode, imprenditore o anche solo fruitore - in un contesto più ampio di sviluppo e conservazione. Recuperando anche esperienze avviate, si propone di dare una risposta direttamente alla montagna, di immaginare come essa veda l'uomo, come sappia distinguerne la premurosità o la negligenza e i comportamenti rispettosi o disattenti. Oggi, l'abbandono della montagna da parte dei giovani e l'invecchiamento della popolazione sta modificando la fisionomia di una terra dalle consuetudini centenarie, costringendola a un brusco cambiamento d'identità. Questa repentina alterazione di pochi parametri fisici o socio-economici, vista la delicata fragilità dei territori montani, ha effetti che sono, purtroppo, sotto gli occhi di tutti - come l'incuria e il dissesto idrogeologico - e che si riverberano nocivamente anche sulla pianura. Solo progetti di attenzione ecosostenibile, solo l'incontro di tradizione e innovazione, di patrimoni territoriali e creatività possono offrire una nuova via per lo sviluppo delle terre alte nel mondo globale.
Montagna. Questione geografica e non solo
Antonio Ciaschi
Libro: Libro in brossura
editore: Sette città
anno edizione: 2012
pagine: 108
La montagna italiana ha necessità di cure sollecite e premurose; e non perché sia malata in modo grave, almeno non più di quanto non possa essere malato e malandato tutto il territorio del nostro Paese, troppo spesso sottoposto a stress tali da essere assorbiti difficilmente senza danni. Ha bisogno di cure, ma in primo luogo di grande attenzione, perché presenta un'altissima sensibilità antropofisica. Quali sono stati i provvedimenti per la montagna, dopo l'Unità d'Italia, fino agli anni della tumultuosa espansione economica e ai giorni d'oggi? Come viene affrontato il rapporto tra montagna e pianura? Quali interpretazioni geografiche di questo inscindibile rapporto sono oggi possibili? A questi interrogativi si propongono risposte articolate, attraverso un preciso excursus, necessario per comprendere meglio la situazione geografica attuale, che è il risultato di tanti fattori in gioco, primo fra tutti quello prodotto dagli esiti della legislazione italiana per la montagna, oltre che da eventi, nazionali e internazionali.