Libri di Antonio Manfredi
Alto Adige segreto
Antonio Manfredi
Libro: Libro in brossura
editore: Alphabeta
anno edizione: 2022
pagine: 158
Le raffinate prose di Alto Adige segreto furono pubblicate sullo scorcio del 1963, in uno dei periodi più "caldi" della questione altoatesina, tra crisi diplomatiche, ricorsi all'ONU e azioni terroristiche. Due aspetti distinguevano il volumetto di Manfredi dai contemporanei reportage giornalistici: la profonda conoscenza che l'autore (dal 1939 meranese d'adozione) aveva di questa provincia "ribelle" e il taglio artistico del suo racconto. A briglia sciolta, con la licenza di un poeta, Manfredi si concentra sugli aspetti culturali e sentimentali del problema di fondo, ovvero l'incomprensione tra i due gruppi linguistici conviventi - tema che ancora oggi, a sessant'anni di distanza, mantiene la sua attualità. I quarantasei brevi, talora brevissimi capitoli - ciascuno un quadretto, un elzeviro in sé compiuto -, oltrepassano, confondendoli, i confini tra diversi generi di scrittura e trascorrono fluidi dalla descrizione etnografica alla riflessione politica, dall'evocazione storica alla suggestione intima. E in tutti emerge l'attenzione pittorica al dettaglio, alla sfumatura psicologica, col risultato che in questi ritratti a mano libera di personaggi, usanze e paesaggi ogni minima pennellata assume una risonanza metaforica ed esistenziale. Alto Adige segreto è un piccolo gioiello della letteratura altoatesina, un "sempreverde" riproposto con un'ampia introduzione critica e un prezioso ricordo personale in appendice.
Per una storia delle biblioteche dall'antichità al primo Rinascimento
Antonio Manfredi
Libro: Copertina morbida
editore: Biblioteca Apostolica Vaticana
anno edizione: 2019
La Biblioteca Apostolica Vaticana
Ambrogio M. Piazzoni, Antonio Manfredi, Dalma Frascarelli, Alessandro Zuccari, Paolo Vian
Libro: Copertina rigida
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 352
A partire dal IV secolo, è attestato a Roma, presso la basilica di San Giovanni in Laterano, uno scrinium della Chiesa romana, che aveva la duplice funzione di biblioteca, per conservare i libri, e di archivio per i documenti. Seguendone la storia dai suoi albori, il presente volume si focalizza soprattutto sulla sua trasformazione in Biblioteca dei Papi, dopo il loro definitivo trasferimento in Vaticano nel xv secolo. Una prima sede della Biblioteca Vaticana, all'interno del Palazzo Apostolico presso San Pietro, venne predisposta dal fondatore Niccolò V (1447-1455); dopo un secolo, però, lo spazio non era più sufficiente a contenere quella che era ormai diventata la maggiore biblioteca del mondo, e Sisto V (1585-1590) decise di far costruire il Salone Sistino, una nuova sede nel Cortile del Belvedere. Un gioiello monumentale, che si estende per oltre mille metri quadrati ed è decorato al suo interno con affreschi dedicati alla storia delle biblioteche e dei Concili ecumenici, e con raffigurazioni degli inventori degli alfabeti e della Roma del tempo. Dalla fine dell'Ottocento, poi, la Biblioteca raddoppiò i propri spazi di lettura e decuplicò i propri depositi, fino ad arrivare agli attuali 80.000 manoscritti, circa 1.600.000 stampati (tra cui quasi 9.000 incunaboli), incisioni, disegni, monete e medaglie. Protagonisti assoluti di questo luogo unico al mondo sono naturalmente i libri, o, se vogliamo, i codici, le pergamene, i manoscritti più famosi per apporto culturale, per preziosità del documento e per valore artistico. Questi protagonisti sono menzionati e commentati secondo la cronologia della loro entrata nella Biblioteca, così l'ultimo è il Papiro Bodmer XIV-XV, datato tra il II e il III secolo d.C., con i Vangeli secondo Luca e secondo Giovanni.
Giovanni Tortelli primo bibliotecario della Vaticana. Miscellanea di studi
Antonio Manfredi, Clementina Marsico, Mariangela Regoliosi
Libro: Copertina morbida
editore: Biblioteca Apostolica Vaticana
anno edizione: 2016
Le biblioteche dei certosini tra medioevo e umanesimo. Un repertorio di manoscritti superstiti e inventari antichi e uno studio sulle ricerche dei codici della prima metà del sec. XV
Luciano Gargan, Antonio Manfredi
Libro: Copertina morbida
editore: Biblioteca Apostolica Vaticana
anno edizione: 2017
I codici latini di Niccolò V
Antonio Manfredi
Libro
editore: Biblioteca Apostolica Vaticana
anno edizione: 1994
pagine: 600
Librorum graecorum Bibliothecae Vaticanae. Index a Nicolao De Maioranis compositus et Fausto Saboeo collatus anno 1553
M. R. Dilts, M. L. Sosower, Antonio Manfredi
Libro
editore: Biblioteca Apostolica Vaticana
anno edizione: 1998
pagine: 122
La Biblioteca Apostolica Vaticana
Ambrogio M. Piazzoni, Antonio Manfredi, Dalma Frascarelli, Alessandro Zuccari, Paolo Vian
Libro: Copertina rigida
editore: Jaca Book
anno edizione: 2012
pagine: 352
A partire dal IV secolo, è attestato a Roma, presso la basilica di San Giovanni in Laterano, uno "scrinium" della Chiesa romana, che aveva la duplice funzione di biblioteca (per conservare i libri) e di archivio (per i documenti). Il presente volume, pur seguendo la storia della Biblioteca dai primi passi, è tuttavia dedicato soprattutto alla Biblioteca dei Papi dopo il loro definitivo trasferimento in Vaticano nel XV secolo. Una prima parte dell'opera ha però come protagonisti i vari "attori" della Biblioteca, cioè i "libri" o, se vogliamo, i codici, le pergamene, i manoscritti più famosi per apporto culturale, per preziosità del documento e per valore artistico. Questi protagonisti sono menzionati e commentati secondo la cronologia della loro entrata nella Biblioteca, così l'ultimo è il Papiro Bodmer XIV-XV, datato tra il II e il III secolo d.C, con i Vangeli secondo Luca e secondo Giovanni. Una prima sede della Biblioteca, all'interno del Palazzo Apostolico presso San Pietro, venne predisposta da Niccolò V (1447-1455), il fondatore della moderna Biblioteca Vaticana; dopo un secolo, lo spazio non era più sufficiente a contenere quella che era ormai diventata la maggiore biblioteca del mondo, e Sisto V (1585-1590) decise di far costruire il Salone Sistino, nuova sede della Biblioteca nel Cortile del Belvedere. È uno dei gioielli della Città del Vaticano, esteso per oltre mille metri quadrati. Introduzione di Cesare Pasini. Con un contributo di Paolo Portoghesi.