Libri di Barbara Sambo
Guarire la mente per curare il mondo. Saggi psicospirituali
Claudio Naranjo
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2025
pagine: 184
Emerge da queste pagine, frutto di interventi di Claudio Naranjo in contesti e situazioni diverse tra il 2014 e il 2018, tutta la profondità della sua riflessione critica sulla dimensione collettiva e sociale del cambiamento, tappa successiva e sempre più imprescindibile a quella individuale della trasformazione della coscienza. Con la sua inconfondibile capacità affabulatoria e varietà di riferimenti, Naranjo tocca una gamma molto ampia di argomenti tenendo ben saldo il filo profondo che li collega. Lo sviluppo psicospirituale è concepito come un recupero della salute originaria: il viaggio interiore ha inizio con un anelito che implica il riconoscimento della sofferenza e dei limiti, ma anche della volontà di spingersi oltre il conosciuto. In questo senso, l’orientamento della psicoterapia e quello della meditazione rappresentano aspetti diversi di un unico processo, che può condurre al superamento dei condizionamenti e alla conoscenza di un sé più autentico. Naranjo approfondisce l’aspetto del viaggio interiore o viaggio dell’eroe, quello della trasformazione del carattere attraverso lo studio dell’enneagramma, la concezione della musica come cibo spirituale e il tema degli psichedelici e del loro possibile uso in senso terapeutico, tema divenuto estremamente attuale e su cui Naranjo aveva già espresso valutazioni illuminanti legate alla morale e all’etica. Viene trattato il concetto di ‘non-attaccamento’ da diverse angolature spirituali e il tema mitologico dell’asceta erotico, per concludere il quadro con l’argomento cruciale del legame tra etica, politica e trasformazione della coscienza. Ben consapevole di quanto la politica abbia ignorato la dimensione della coscienza promuovendo un’inconsapevolezza sempre più profonda, e di quanto l’etica del profitto si sia sostituita a quella dei valori, Naranjo individua l’unica possibile via di salvezza nella nascita di una vera ‘politica della coscienza’, che passi necessariamente attraverso il processo educativo, dunque attraverso la scuola.
Teorie dello sviluppo psicologico
Patricia H. Miller
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 488
Il manuale, qui proposto in una nuova edizione riveduta e aggiornata, presenta e mette a confronto le scuole di pensiero che hanno fornito alla psicologia dello sviluppo i suoi paradigmi teorici. A partire dalle pietre miliari della teoria piagetiana e psicoanalitica, passando attraverso i principali sviluppi teorici successivi, l'autrice giunge a descrivere gli approcci più recenti.
La matrice della mente. Relazioni oggettuali e dialogo psicoanalitico
Thomas H. Ogden
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2024
pagine: 216
Come sempre nei suoi lavori, Ogden richiede al lettore uno sforzo interpretativo, ed è il primo a farsene carico, confrontandosi con i grandi del pensiero psicoanalitico. Al centro del suo interesse c’è la critica, l’ermeneutica, la generazione di nuove modalità di comprensione analitica, il pensiero e il suo movimento nel tempo e nello spazio. L’atto interpretativo, fil rouge di questo volume e al contempo della pratica analitica tutta, ha tra i suoi obiettivi principali il recupero di ciò che è stato alienato, in un processo che permette di riconoscersi e comprendersi. Qui gli atti di interpretazione si concentrano sulle idee introdotte da Melanie Klein, Donald Winnicott, William Fairnbairn e Wilfred Bion. Con il pensiero di questi autori Ogden instaura una relazione feconda: ripensare le relazioni oggettuali, il concetto di fantasia, la posizione depressiva e quella schizo-paranoide, lo sviluppo dell’unità madre-bambino, permette di risalire a quella “matrice della mente” costituita dall’interazione dialettica tra i contenuti mentali e lo spazio psicologico personale e interpersonale in cui tali contenuti vengono vissuti. Il testo scritto deve necessariamente confrontarsi con la linearità ma, afferma l’autore, sarebbe bene che il lettore riformulasse mentalmente le relazioni tra le idee qui espresse per preservare la simultaneità tipica dei rapporti tra concetti: gli stati più primitivi coesistono con quelli più maturi, la posizione depressiva del bambino nella prima infanzia non esclude quella schizo-paranoide, il bebè è simultaneamente tutt’uno con la madre e un essere da lei separato. Per conferire significato all’esperienza sensoriale è necessaria un’operazione mentale complessa, e Ogden esplora gli sviluppi della capacità precipuamente umana di riflessione e autoconsapevolezza nel contesto delle relazioni interpersonali. Grazie a questo confronto il passato diventa storia, ovvero una creazione che riflette la memoria conscia e inconscia di ciascuno, e permette l’interpretazione di simboli, significati, idee e sentimenti, aprendo la strada a una maggiore libertà.
La salute originaria della mente. Una prospettiva buddhista sulla psicologia
Chögyam Trungpa
Libro: Libro rilegato
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2024
pagine: 254
Negli anni sessanta del secolo scorso, Chögyam Trungpa Rinpoche è stato il primo maestro a creare un ponte diretto tra gli insegnamenti buddhisti tradizionali e le concezioni occidentali della psicologia e della personalità umana. Il presente volume raccoglie importanti scritti sulla meditazione, sulla mente e sulla psicologia tratti dalle sue opere complete. La prima parte contiene i saggi sulla meditazione, “non una pratica religiosa, ma un mezzo per chiarire l’effettiva natura della mente e dell’esperienza”. Viene spiegato come cominciare e come proseguire, e sono presentati gli strumenti necessari per intraprendere il viaggio: il corpo, la postura e il respiro. La seconda parte è centrata sulla mente e sullo sviluppo dell’io nella prospettiva buddhista. Qui il punto di partenza è lo ‘spazio fondamentale’, una dimensione dell’essere umano descrivibile come uno spazio completamente aperto, uno stato di intelligenza vigile e trasparente che è un carattere originario di tutti e con cui tutti possono ristabilire un contatto. Sono poi esposte le diverse facoltà della conoscenza e dell’intelligenza, i ‘sei regni buddhisti dell’esistenza’, interpretati come stati emotivi e atteggiamenti nei confronti di se stessi e dell’ambiente circostante; e ancora, le ‘cinque famiglie dei buddha’ viste come cinque differenti tipologie di persone con caratteristiche e stili peculiari. La terza parte raccoglie gli scritti dedicati all’applicazione della psicologia e della meditazione buddhista alla psicoterapia occidentale e, più in generale, al lavoro con gli altri nel contesto di una relazione terapeutica. È posto l’accento sull’importanza dell’esperienza diretta nel lavoro psicologico, che si sostanzia con un percorso di formazione basato sull’osservazione in prima persona della mente propria e degli altri. Il riconoscimento di una salute mentale innata è ciò che distingue la psicologia buddhista. Attraverso la pratica della meditazione si giunge infine, in maniera più o meno diretta, a ciò che era presente fin dal principio: Trungpa lo definisce ‘la bontà fondamentale’, un nucleo perfettamente sano. Nei testi classici è chiamato anche ‘natura di buddha’, o ‘purezza primordiale’, ‘la vera natura della mente’, ‘l’essenza del Dharma’. È la salute mentale che possediamo dalla nascita. Prefazioni di Daniel Goleman e Kidder Smith.
Una mente in frammenti. Origini e cura del disturbo da deficit di attenzione
Gabor Maté
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2024
pagine: 312
Chi soffre di disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADD o ADHD) si confronta quotidianamente con una realtà di sofferenza emotiva. Ciò non esclude la capacità di provare gioia e vivere la bellezza, ma implica la necessità di comprendere e accogliere il dolore, impegnandosi in un processo di guarigione che è principalmente cura di sé. Gabor Maté parla al lettore con la triplice voce di medico, di persona con una diagnosi di ADD e di padre di figli con ADD. Quella che propone è una visione complessa della natura del disturbo, che tiene conto dell’influenza reciproca di ambiente ed ereditarietà nella neurofisiologia del bambino durante i primi anni di vita, cruciali per lo sviluppo cerebrale e della personalità. La cura del disturbo da deficit di attenzione implica una riflessione profonda sui fattori di tensione familiare e sociale a cui è esposto il bambino, e di cui spesso i genitori stessi non sono pienamente consapevoli. In una società frenetica e frammentaria, si diviene presto assuefatti a uno stato di tensione che viene percepito come la normalità. Il bambino che sviluppa ADD tende a essere altamente sensibile e ad assorbire con grande facilità i fattori di stress ambientale, reagendo con quelle che sono le caratteristiche principali del disturbo: distraibilità, scarso controllo degli impulsi e iperattività. La potenziale utilità dei farmaci nel trattamento dell’ADD è indubbia, ma ne viene messa in discussione la modalità di impiego. In ogni caso, quella che possono offrire i farmaci è una risposta parziale, che non dovrebbe essere disgiunta da un profondo percorso di conoscenza di sé volto a recuperare una condizione di integrità. Nelle sette parti che compongono il volume, Maté descrive la natura del disturbo da deficit di attenzione e iperattività e ne indaga le origini, per poi affrontare il tema del processo terapeutico. Acquisire maggiore consapevolezza delle modalità con cui la relazione genitore-bambino può promuovere lo sviluppo emotivo e cognitivo è fondamentale, e può essere d’aiuto tanto ai bambini quanto agli adulti. Rivolto a tutti coloro che si relazionano con persone che presentano un disturbo da deficit di attenzione (in ambito medico, terapeutico o didattico), il testo offre anche agli adulti con una diagnosi di ADD, e ai genitori di bambini che ne soffrono, strumenti essenziali per farsi un’idea più ampia di questo disturbo di difficile comprensione.
Il mito della normalità. Trauma, malattia e guarigione in una cultura tossica
Gabor Maté
Libro: Libro rilegato
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2023
pagine: 494
Dietro all’epidemia di disturbi cronici, mentali e fisici, si cela qualcosa che non va nella nostra cultura. Questa anomalia causa dei ‘punti ciechi’ ideologici, che impediscono di vedere con chiarezza la situazione in cui ci troviamo, e rendono difficile modificarla. Per via di questi punti oscuri, molto diffusi nella cultura in generale, ma tragicamente endemici soprattutto nella professione medica, si tende a ignorare le connessioni tra la salute e la sfera socioemotiva. In altri termini, le malattie croniche, siano esse mentali o fisiche, non rappresentano un semplice ‘problema tecnico’, ma sono una funzione o una caratteristica di come vanno le cose; sono una conseguenza di come viviamo e non una misteriosa aberrazione. Che la vita sociale incida sulla salute non è certo una novità, ma riconoscere quest’aspetto è oggi urgente più che mai. Stress galoppante, disuguaglianze e catastrofe climatica alle porte sono solo alcuni segnali di ammonimento: il nostro concetto di benessere deve modificarsi, passando dalla sfera individuale a quella globale. L’attuale paradigma medico, a causa di un’evidente distorsione scientifica più simile per certi versi a un’ideologia che alla conoscenza empirica, commette un duplice errore: riduce eventi complessi alla loro biologia, e separa la mente dal corpo, preoccupandosi quasi esclusivamente dell’una o dell’altro, e ignorandone l’essenziale unità. Prendendo in considerazione con obiettività gli aspetti collegati alla salute e alla malattia che la società ha ‘normalizzato’, sarà evidente che le cose non sono fatalmente destinate ad andare così; ci verrà offerta la possibilità di riconquistare quanto la natura aveva stabilito per noi e dunque ritornare a uno stato di integrità, cioè guarire. Non c’è nulla di miracoloso, solo il riconoscimento che ciascun essere umano reca in sé inimmaginabili possibilità di benessere, che si rivelano soltanto quando si riesce ad affrontare e sfatare i fuorvianti miti sulla normalità a cui ci siamo passivamente abituati.
50 grandi idee di psicologia
Adrian Furnham
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2022
pagine: 208
Come affrontare lo stress? A cosa servono i sogni? Quali sono gli schemi di comportamento che abitualmente utilizziamo senza rendercene conto? Dall’apprendimento al problem solving, dalle teorie della cognizione alle psicopatologie: 50 idee chiare ed essenziali ci illustrano tutto ciò che vorremmo sapere sulla psicologia, sul nostro modo di pensare e, perché no, su come migliorare il nostro benessere mentale.
Fame. Trattare i disturbi alimentari con la mentalizzazione
Paul Robinson, Finn Skårderud, Bente Sommerfeldt
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2022
pagine: 288
I disturbi del comportamento alimentare sono una delle patologie più complesse della moderna psichiatria. Le difficoltà derivano dalla sovrapposizione di fattori culturali, sociali, relazionali, biologici e genetici. Le terapie che li affrontano devono dunque rendere conto di questa complessità e riuscire a elaborare un trattamento personalizzato, capace di integrare le caratteristiche delle specifiche psicopatologie. Una delle prove maggiori per il terapeuta è riuscire ad affrontare questi disturbi senza attribuire ‘colpe’, e senza rifugiarsi in prospettive riduzionistiche. In questo senso il modello della mentalizzazione si rivela particolarmente utile ed efficace, perché prova a comprendere i sintomi dei disturbi alimentari come tentativi di risolvere difficoltà collegate alla (auto)regolazione sociale. Diversi studi hanno infatti evidenziato come in questi disturbi siano frequenti anomalie della cognizione sociale, difficoltà di autoregolazione, deficit nell’identificare e descrivere le proprie emozioni, oltre a una riduzione della capacità agente del sé. Creando un ponte tra la tradizione psicodinamica, quella cognitivo-comportamentale e quella sistemica e narrativa, l’orientamento basato sulla mentalizzazione aiuta il clinico a elaborare un protocollo di intervento che permetta di affrontare sul loro terreno i molteplici fattori alla base del disturbo alimentare, offrendo un trattamento centrato sulla persona e fondato sulla relazione terapeutica, per riuscire a stabilire un contatto anche con il paziente apparentemente più irraggiungibile. Prefazione di Peter Fonagy.
A tavola con la mindfulness. Smettere di abbuffarsi e assaporare la vita
Lynn Rossy
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 226
In questo libro l'esperta di mindfulness Lynn Rossy offre un programma completo per fare pace con il cibo e con il proprio corpo. Il segreto è essere presenti a se stessi quando si fa una delle cose più piacevoli e naturali: nutrirsi. Qual è la vera ragione che ci fa avvertire uno stimolo di appetito incontrollato? Si tratta realmente di fame o c'è qualcosa di più profondo? Qualcosa che ha a che fare con quello che siamo, o che vorremmo essere, con la nostra felicità e il nostro modo di stare con gli altri. Lynn presenta un approccio innovativo che indaga i veri motivi che spingono le persone a mangiare troppo. Usando i fondamenti della mindfulness e le pratiche di consapevolezza, scopriremo come portare gentilezza e curiosità all'atto quotidiano del mangiare, al nostro corpo, alle nostre emozioni e pensieri. Le semplici strategie illustrate in questo libro ci aiuteranno – un boccone consapevole alla volta – a smettere di mangiare troppo, amare il nostro corpo, sentirci meglio e goderci veramente il cibo, per tornare ad assaporare pienamente la vita.
Il sesso del cervello. Vincoli biologici e culturali nelle differenze fra uomo e donna
Catherine Vidal, Dorothée Benoit-Browaeys
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2020
pagine: 128
"È vero che l'uomo e la donna hanno differenze biologiche innate? Le donne sono "programmate" per pensare ai figli e avere abilità sociali più sviluppate, il cervello maschile è invece più portato al ragionamento razionale... Oppure no? Un libro per spazzar via tutti i luoghi comuni portando alla luce le verità delle neuroscienze con chiarezza, rigore e tanto humour. Quanto conta davvero l'ereditarietà? E qual è il ruolo dell'esperienza nel forgiare il carattere? Qual è l'origine degli sbalzi d'umore e che rapporto hanno con l'intelletto? Le autrici ci conducono con destrezza e ironia tra ormoni, geni e circuiti neurali per smentire i preconcetti sulle differenze di genere e portarci all'unica conclusione possibile: ogni cervello è diverso, proprio come ogni individuo."
Lettere
Carl Gustav Jung, Victor White
Libro: Libro in brossura
editore: Magi Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 340
Le lettere raccolte nel presente volume ripercorrono la relazione epistolare, durata 15 anni, tra C.G. Jung e Padre Victor White, prete domenicano e teologo inglese. I loro scambi contribuiscono a chiarire l'evoluzione del pensiero junghiano e i collegamenti tra psicologia e religione. Jung sperava che questo dialogo lo aiutasse a reinterpretare i simboli cristiani classici, mentre padre White cercava appoggio al suo progetto di integrazione tra la psicologia analitica e la teologia cattolica. Entrambi erano pronti a impegnarsi in una collaborazione produttiva, ma in realtà le lettere testimoniano un'escalation di incomprensioni e fraintendimenti, che culminerà in un aspro disaccordo in seguito alla pubblicazione di Risposta a Giobbe da parte di Jung. È sulla natura del Diavolo, figurazione più scontata e diffusa dell'Ombra - scrivono nella prefazione all'edizione italiana M. Di Renzo e C. Widmann - che divergono e si oppongono le asserzioni di Jung e White dalle prime lettere del 1946 a quelle cruciali del 1955: Male assoluto «che c'era già quando ancora l'uomo non esisteva» o contingente Privazione di Bene (privatio boni), dovuta a mancanze e mancamenti di uomini troppo umani, al punto d'essere bestiali? Con doloroso rincrescimento e con lancinante rammarico Jung e White non evitano il confronto e non declinano l'affronto. Onestà psicologica lo vuole, convinzione condivisa lo impone: entrambi si riconoscono nell'assunto psicologico che la possibilità di evitare conflitti collettivi di proporzioni immani passa attraverso la capacità degli individui di contenere il conflitto interno dei contrari; che l'attenuazione dell'Ombra collettiva passa attraverso il confronto di singoli con l'Ombra personale. L'aver instancabilmente coltivato in sé la funzione sentimento fu il baluardo psicologico che consentì loro di farsi male senza diventare malvagi, di toccare la freddezza senza diventare estranei. A ostilità già aperte, quando padre White vive una profonda crisi spirituale, egli sa di potersi rivolgere con franchezza e fiducia a Jung. E la risposta che riceve è una delle testimonianze più alte nella letteratura dell'amicizia; è la partecipazione solida e solidale che si desidera da un amico nei passaggi bui dell'esistenza.
50 grandi idee di psicologia
Adrian Furnham
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2010
pagine: 207
Perché è così difficile smettere di fumare? Com'è possibile che un placebo si riveli altrettanto efficace di un farmaco? Cosa intendiamo oggi per "comportamento normale"? Quali strategie utilizziamo per far fronte allo stress? Attraverso 50 brevi capitoli, Adrian Furnham guida il lettore alla scoperta dei concetti di base di una disciplina che si propone di indagare il comportamento e il pensiero umano, i sentimenti e le idee. Con uno stile brillante e discorsivo, applicato a contenuti rigorosi, l'autore ci illustra alcune delle più comuni psicopatologie, descrive i recenti sviluppi nel campo della psicoterapia, riassume alcune tappe storiche fondamentali, come la nascita del movimento antipsichiatrico che ha condotto alla chiusura dei manicomi. Ciascun capitolo è completato da interessanti inserti, aneddoti ed esempi concreti.