Libri di Benedetto Croce
Contributo alla critica di me stesso
Benedetto Croce
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1989
pagine: 138
Giunto alla piena maturità della sua vita, quando già aveva scritto alcune delle sue opere maggiori, come l’«Estetica» e «Teoria e storia della storiografia», Croce si pose un interrogativo che Goethe aveva così formulato: «Perché ciò che lo storico ha fatto agli altri, non dovrebbe fare a se stesso?». Nella sua pacatezza, un interrogativo insolente: poiché presuppone, di fronte ai dati della propria esistenza, la stessa capacità di mettere a fuoco, la stessa distanza strategica dell’occhio che lo storico si conquista di fronte alle testimonianze di un’età remota. Con quella «calma» che fu l’acquisizione della maturità di Croce, ma celava in sé un costante e prezioso nutrimento di «angoscia», Croce affrontò la sfida implicita nell’interrogativo di Goethe e la vinse, stilando in pochi giorni, nell’aprile del 1915, questo «Contributo alla critica di me stesso»: una «autobiografia mentale» (così definita dall’autore) dove «un pathos rattenuto, una commozione non spenta ma vinta e superata» (Contini) danno alle pagine un timbro inconfondibile di verità.
Carteggio (1904-1945)
Benedetto Croce, Giuseppe Prezzolini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 1990
pagine: XXXII-568
Storia d'Europa nel secolo decimonono
Benedetto Croce
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1993
pagine: 474
I teatri di Napoli. Dal Rinascimento alla fine del secolo decimottavo
Benedetto Croce
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1992
pagine: 404
Poesia popolare e poesia d'arte. Studi sulla poesia italiana dal Tre al Cinquecento
Benedetto Croce
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 1992
pagine: 570
Storia d'Europa nel secolo XIX
Benedetto Croce
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1991
pagine: 476
Storia d'Italia dal 1871 al 1915
Benedetto Croce
Libro: Libro rilegato
editore: Adelphi
anno edizione: 1991
pagine: 479
Presentando questo lavoro, Croce scrisse che si trattava dello "schizzo di una storia dell'Italia dopo la conseguita unità di stato", concepito come "tentativo di esporre gli avvenimenti nel loro nesso oggettivo e riportandoli alle loro fonti interiori". Ma scoprire il nesso oggettivo in quei quarantacinque anni fra il 1871 e il 1915, significava coglierne la relazione con gli anni del Risorgimento e proiettare la storia italiana sulla scena dell'Europa moderna. Proprio perché coinvolge l'identità stessa della nazione italiana, quest'opera è forse la più discussa fra le grandi opere storiche del filosofo abruzzese, quella che ha esercitato la più vasta influenza sulla visione che generazioni di italiani si sono formati sulla propria storia.