Libri di C. Gelao (cur.)
Il polittico di Antonio Vivarini. Storia, arte, restauro
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2014
pagine: 96
Il volume riguarda un polittico di Antonio Vivarini, risalente al 1467, di cui cinque tavole sono conservate presso la Pinacoteca Provinciale di Bari, dove furono trasferite nel 1928 dal Museo Archeologico Provinciale. Quest'ultimo le deteneva dal 1891, a seguito di un decreto statale che aveva sancito l'acquisizione da parte del Museo di un consistente numero di tavole (fra cui il nostro polittico), tutte provenienti dal convento francescano di Santa Maria Vetere di Andria. L'occasione per ritornare sul polittico, di cui altre tre tavolette, appartenenti al registro superiore, restano nell'Episcopio di Andria, è stata offerta dal recentissimo restauro, effettuato nel secondo semestre del 2013, realizzato in collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano), grazie al generoso contributo di Prada. Un restauro che ha riguardato anche i disegni a carboncino sul retro di tre delle tavole e che è stato accompagnato da puntuali indagini diagnostiche e da un affondo storico-critico finalizzato a fare il punto sul polittico, che rappresenta uno degli ultimi frutti dell'attività del maggiore dei fratelli, Antonio, a capo della nota bottega muranese. Nello stesso tempo, il ripercorrere la complessa storia esterna del dipinto in tutte le sue tappe ha consentito di scrivere un interessante racconto di museografia ottocentesca, restituendo tutte le sue difficoltà e contraddizioni.
Il filo di Marianna. Marianna Elmo, quadri a fili incollati e collages nell'arte meridionale del Settecento
Libro: Copertina morbida
editore: Congedo
anno edizione: 2003
pagine: 156
Il Veronese della pinacoteca provinciale di Bari. Storia, arte, restauro
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2014
pagine: 96
Il volume giunge a poca distanza dalla conclusione (2013) del restauro del dipinto di Paolo Veronese conservato presso la Pinacoteca di Bari: un'opera di qualità assai elevata giuntaci purtroppo in condizioni deprecabili a causa di una serie di sfortunate circostanze, a cominciare dal suo abbandono in un oscuro deposito della cattedrale di Bari per quasi un secolo, dal 1740 circa sino agli inizi del terzo decennio dell'Ottocento, quando fu ritrovata dal maresciallo Giuseppe Clary, fratello dell'allora arcivescovo di Bari Michele Basilio Clary, che ne promossero il restauro. E fu proprio quest'ultimo, eseguito con le metodologie inadeguate proprie dell'epoca, a causare danni pressoché irreparabili, tanto da aver reso necessario, nel secolo scorso, ben altri tre interventi, di cui l'ultimo effettuato a Roma, presso l'Istituto Centrale del Restauro, nel 1951. Il restauro, quinto in ordine di tempo, illustrato in questo volume, è stato particolarmente laborioso e delicato ed è stato accompagnato da una serie di approfondite indagini scientifiche: il risultato finale, pressoché stupefacente, ha permesso finalmente il recupero dell'originale, pur molto abraso, restituendo un'ottima leggibilità al dipinto. L'operazione è stata anche una preziosa occasione per approfondire lo studio dell'opera, a torto considerata giovanile, ma databile invece, su base documentaria, intorno alla metà degli anni settanta del Cinquecento.
A confronto con l'antico. Carlo Guarienti. Opere 1990-2014. Catalogo della mostra (Bari, 10 maggio-28 settembre 2014)
Libro: Copertina morbida
editore: artem
anno edizione: 2014
pagine: 111
"Grandi bronzi che sembrano ripescati dopo secoli dal mare che li ha corrosi e calcinati; animali, creature a metà tra l'umano e l'animalesco, un'umanità sofferente e contorta, ossidata e come rinsecchita (...) larve consunte e rugginose di un mondo come doveva essere dopo l'eruzione del Vesuvio, o dopo lo scoppio dell'atomica." (Clara Gelao)
Paris Bordon in Puglia. Un restauro e due scoperte
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2013
pagine: 96
Il volume prende in esame uno dei dipinti più ammirati della ricca collezione di opere d'arte veneta della Pinacoteca Provinciale di Bari, la Madonna con Bambino tra Sant'Enrico d'Uppsala e Sant'Antonio da Padova di Paris Bordon, all'indomani di un lungo e difficile restauro di cui è stato oggetto. Oltre che illustrare i sorprendenti risultati dell'intervento e le indagini diagnostiche che l'hanno supportato, questo libro è occasione anche per una nuova, approfondita indagine storico-critica del dipinto del Bordon e delle circostanze del suo arrivo a Bari. Vi si rende nota inoltre una splendida coppia di quadri di soggetto profano, di cui uno reca la firma di Paris Bordon, provenienti da un'antica collezione aristocratica pugliese.
Le seduzioni della pittura. Riccardo Tota 1899-1998. Catalogo della mostra (Bari, 14 dicembre 2012-30 aprile 2013)
Libro: Copertina morbida
editore: artem
anno edizione: 2013
pagine: 206
Una vasta selezione (124 fra dipinti e disegni), per lo più inedita, della produzione di un pittore di talento ma trascurato dalla ricerca. Il percorso cronologico rigoroso, curato da Clara Gelao, dal primo dopoguerra agli anni Settanta del Novecento, corre in parallelo allo sviluppo tematico di un artista dalle sfaccettature molteplici: paesaggi, ritratti, fino a illustrazioni per testi scolastici. Il volume è il catalogo della mostra di Bari (Pinacoteca provinciale 'Corrado Giaquinto', 14 dicembre 2012 - 30 aprile 2013).
Paladino. La scultura
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 88
Il volume "Paladino. La scultura" accompagna la mostra dedicata all'opera di uno dei più significativi protagonisti del gruppo della transavanguardia italiana, che si terrà dal 29 giugno presso la Pinacoteca Provinciale di Bari. Presenta circa novanta sculture in bronzo eseguite negli ultimi trent'anni da Mimmo Paladino (Paduli 1948), in grado di documentare l'intero percorso di ricerca espressiva della sua opera plastica (si ricordano l'Assediato, il Dodecaedro stellato, l'Etrusco, un grande Cavallo e Don Chisciotte). In linea con l'allestimento della mostra, il catalogo concede ampio spazio a suggestive fotografie d'ambientazione che documentano il dialogo dell'opera dell'artista con alcuni capolavori della pittura italiana conservati in Pinacoteca, fra cui le quattrocentesche pale d'altare dei Vivarini e il San Pietro Martire di Giovanni Bellini.
Giovanni Bellini, San Pietro martire. Storia, arte, restauro
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2008
pagine: 63
Il volume illustra il dipinto di Giovanni Bellini raffigurante San Pietro martire presso la Pinacoteca Provinciale di Bari, proveniente dalla chiesa di San Domenico di Monopoli, alla luce del recentissimo restauro (2007) che ha riportato in superficie la straordinaria abilità cromatica e luministica del maestro veneziano. La figura del santo, isolata nello spazio e campeggiante su un'architettura quasi metafisica fatta di linee rette, è avvolta da una calda luce meridiana ed è resa con una capacità introspettiva e sentimentale stupefacenti. La Pinacoteca Provinciale di Bari, dal 2002 intitolata a Corrado Giaquinto (di cui conserva sei tele) è di istituzione relativamente recente (1928) e documenta il percorso dell'arte in Puglia dall'XI al XIX secolo. Oltre un'importante sezione di scultura medievale, vi figurano tavole e tele di provenienza veneta del Quattro e Cinquecento, dipinti napoletani dal XVI al XVIII secolo, dipinti di scuola pugliese di varia epoca e un'ampia sezione di pittura dell'800, prevalentemente meridionale. Dal 1987 vi è esposta anche la donazione Grieco, costituita da 50 dipinti, in prevalenza di macchiaioli, e dal 2002 una collezione di opere di proprietà del Banco di Napoli.
Paolo Catalano da Cassano e il presepe di pietra della Pinacoteca Provinciale di Bari
Libro: Copertina rigida
editore: Silvana
anno edizione: 2006
pagine: 79
Il volume è dedicato al presepe lapideo conservato presso la pinacoteca provinciale di Bari, risalente alla prima metà del XVI secolo. Autore del gruppo scultoreo, unica parte sopravvissuta di un presepe monumentale, è Paolo Catalano da Cassano, una delle più interessanti e controverse personalità artistiche del rinascimento adriatico, attivo in Puglia, secondo i documenti, tra il 1511 e il 1535. Clara Gelao, direttrice della pinacoteca regionale di Bari, traccia, nella prima parte del volume, il profilo di questo scultore, ripercorrendone le intricate vicende critiche e attributive. Nella seconda parte l'attenzione è rivolta invece al presepe, realizzato in pietra calcarea pugliese, vivacemente policromata: Marco Moresi presenta il resoconto delle indagini diagnostiche e illustra gli interventi di restauro che hanno recentemente interessato la composizione.

