Libri di C. Vivaldi
Eneide. Testo latino a fronte
Publio Virgilio Marone
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2005
pagine: 864
Nel suo testamento Virgilio disponeva che l'"Eneide" fosse bruciata. A salvarla fu chi gliela aveva commissionata: l'imperatore Augusto. Ma nei suoi versi il poeta non celebra le gesta di Augusto e la storia contemporanea di Roma; si rifugia invece nel mito, narrando la vicenda dolorosa di un eroe che, in obbedienza alla volontà degli dei e soffocando i propri sentimenti, va insieme alla sua gente in cerca di una nuova patria nella terra del tramonto: l'Esperia. Con l'"Eneide" Virgilio portò alla massima espressione il legame di mito e storia che caratterizza così peculiarmente la cultura e la psicologia dell'amica Roma.
L'arte di amare-Come curar l'amore-L'arte del trucco. Testo latino a fronte
P. Nasone Ovidio
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2015
pagine: 198
Il far bene l'amore, il saper sedurre, conquistare e poi trattenere a sé la persona desiderata è per Ovidio un'arte vera e propria, al pari di quella oratoria o di quella militare. Autentico breviario della raffinatezza e della frivolezza di una società gaudente e mondana, giunta ormai all'apice della sua potenza, i tre poemetti proposti nel volume sono un esempio di erotismo elegante, un repertorio di casistica amorosa, un catechismo del corteggiamento e dell'atto amatorio che, insegna Ovidio, con sapiente indugiare e repentino affrettarsi deve compiersi con la totale soddisfazione di entrambi i partner. Il genio di Ovidio si rivela in una serie vivacissima e colorata di scene maliziose e brillanti, inno a una giovinezza che sta fuggendo, tra teneri sussurri, grida e dolcezze.
Eneide letta da Elsa Agalbato e Fabio Segantini. Audiolibro. CD Audio formato MP3
Publio Virgilio Marone
Audio
etichetta: Emons Edizioni
anno edizione: 2012
"Canto le armi, canto l'uomo che primo da Troia venne in Italia, profugo per volere del Fato sui lidi di Lavinio. A lungo travagliato per terra e per mare dalla potenza divina a causa dell'ira tenace della crudele Giunone...". La storica galleria l'Attico ha ospitato il 22 e 23 ottobre 2011 la lettura del poema virgiliano, di cui viene qui riproposta la registrazione live. Elsa Agalbato, che ha curato l'iniziativa insieme con Fabio Sargentini, ha affidato i dodici Libri a otto attori che con ritmo incalzante e partecipata sobrietà hanno dato voce alla mirabile poesia di Virgilio.
L'arte di amare. Testo latino a fronte
P. Nasone Ovidio
Libro
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2014
pagine: 128
L'arte di amare-Come curar l'amore-L'arte del trucco. Testo latino a fronte
P. Nasone Ovidio
Libro: Copertina morbida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2010
pagine: 208
Il far bene l'amore, il saper sedurre, conquistare e poi trattenere a sé la persona desiderata è per Ovidio un'arte vera e propria, al pari di quella oratoria o di quella militare. Autentico breviario della raffinatezza e della frivolezza di una società gaudente e mondana, giunta ormai all'apice della sua potenza, i tre poemetti proposti nel volume sono un esempio di erotismo elegante, un repertorio di casistica amorosa, un catechismo del corteggiamento e dell'atto amatorio che, insegna Ovidio, con sapiente indugiare e repentino affrettarsi deve compiersi con la totale soddisfazione di entrambi i partner. Il genio di Ovidio si rivela in una serie vivacissima e colorata di scene maliziose e brillanti, inno a una giovinezza che sta fuggendo, tra teneri sussurri, grida e dolcezze.
Poesia dialettale dal Rinascimento a oggi
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2008
pagine: 1451
Il volume ha il proposito di rappresentare a larghi tratti lo sviluppo della poesia dialettale italiana, partendo dal momento in cui fu chiara ai vari autori la distinzione tra poesia scritta nel proprio volgare e letteratura dialettale riflessa, secondo la definizione datane da Croce. Momento che può situarsi variamente, a seconda delle situazioni storiche locali, tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Seicento. In questo arco di tempo, la Toscana, e in partiolare Firenze, esercita un ruolo particolare: il suo volgare da espressione regionale passa ad essere una lilngua nazionale, rafforzandosi sempre di più nell'Ottocento.