Libri di Chaim Nachman Bialik
Halakhah e Aggadah. Sulla legge ebraica
Chaim Nachman Bialik
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2025
pagine: 72
Nel 1915 il grande poeta e scrittore Bialik lesse per la prima volta a Mosca il discorso Halakhah e Aggadah, dedicato alle due categorie fondamentali del Talmud: la Norma, carica di autorità, e la Leggenda, che ne è invece priva. Il lato della certezza giuridica e quello epico, affine al sogno, non sono per Bialik separabili, ma si richiamano continuamente e si ricongiungono nell’unità dell’azione e dell’interpretazione, della vita e della scrittura ebraiche. Pubblicato nel 1917, ammirato da Martin Buber e tradotto in tedesco dal giovane Gershom Scholem, Halakhah e Aggadah giunse quindi nelle mani di Walter Benjamin: «Egli ne ricevette un’impressione incancellabile – ricorderà Scholem –, di cui è possibile rintracciare l’influsso in non pochi dei suoi scritti. Giudicava quel saggio “assolutamente straordinario” – e in effetti lo era».
La tromba e altri racconti
Chaim Nachman Bialik
Libro
editore: Giuntina
anno edizione: 2003
pagine: 271
Halachah e Aggadah. Sulla legge ebraica
Chaim Nachman Bialik
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2006
pagine: 77
Nel 1915 il poeta e scrittore ebreo Bialik lesse per la prima volta a Mosca la sua conferenza "Halachah e Aggadah", dedicata alle due categorie fondamentali del Talmud. La Norma, carica di autorità, e la Leggenda, che ne è invece priva. Il lato della certezza giuridica e quello epico, affine al sogno, non sono per Bialik separabili, ma si richiamano continuamente e si ricongiungono nell'unità dell'azione e dell'interpretazione, della vita e della scrittura ebraica. Letto e ammirato da Martin Buber, tradotto in tedesco da Gershom Scholem, Halachah e Aggadah giunse poi nella mani di Walter Benjamin che ne ricevette una forte impressione il cui influsso è rintracciabile in alcune delle sue opere. Chaim Nachman Bialik (1873-1934) è considerato il padre della moderna letteratura ebraica. Formatosi ad Odessa si trasferì poi in Palestina. Oltre ad una vasta opera poetica fu traduttore di Shakespeare, Schiller, Heine, Cervantes.