Libri di Cristiano De Liberato

La Gran Bretagna, l'Irlanda e specialmente la Scozia sono luoghi che nell'immaginario ricordano i castelli, i misteri e certi inspiegabili prodigi. Il libro dei sogni e dei fantasmi, tratta proprio di tutto questo e il fatto che Andrew Lang, l'autore, non sia soltanto uno scozzese purosangue, ma anche e soprattutto uno scettico osservatore, assicura a questo importante lavoro sullo stuzzicante spinoso argomento, quel necessario grado di autenticità che tali libri dovrebbero sempre possedere. Il volume in questione è prevalentemente un mirabile spaccato dell'aristocrazia della Gran Bretagna e ci restituisce fatti vissuti da persone realmente esistite, cioè Lord, Lady, Baronetti e altre simili figure che compaiono nei libri di storia. Vengono affrontate anche le leggende di altri luoghi, e tra questi alcuni capitoli sono espressamente dedicati all'Islanda e alla sua più famosa (e antica) saga, dalla quale sembra siano derivate tutte le altre, anche quelle che oggi sono così diffuse non solo in libreria ma pure al cinema. Quanto ai fatti qui narrati, ognuno è libero di crederci o meno, ma in ogni caso il libro (che è per tutti) sicuramente offre alla conoscenza dei lettori più curiosi, diverse vicende con cui trascorrere del tempo in un modo un po' speciale.

Quando il corpo di una giovane donna viene ritrovato, in una fredda mattina d'autunno, in una Milano degli anni '80, si pensa all'opera di uno squilibrato. L'ispettore Maffei, giovane funzionario della questura meneghina, si occuperà del caso. Saranno la sua caparbia volontà, la sua intuizione e un pizzico di fortuna a portarlo a collegare quell'omicidio ad altre morti irrisolte, legate tutte da un unico e inspiegabile filo comune: la vicinanza con uno dei più importanti e famosi complessi musicali italiani. I Pooh diventano così oggetto d'indagine. Tra canzoni, concerti e curiosi personaggi, si dipana una storia unica, sorprendente e coraggiosa. Leggendo 631, ovvero "sei occhi, tre prospettive, un posto vuoto", ci si ritroverà dietro le quinte, insieme ai componenti del più longevo complesso italiano. Si scopriranno i retroscena e le motivazioni di alcune canzoni, si capirà cosa è davvero la macchina Pooh, quella "macchina della musica" che da più di cinquant'anni accompagna le nostre vite.

Se vi hanno sempre affascinato le sterminate candide distese artiche, i velieri, gli iceberg, le esplorazioni con le slitte trainate da cani, le avventure al limite della resistenza umana e quel pizzico di incoscienza che spinge le persone a sfidare l'impossibile, questo volume è proprio quello che fa per voi! Il dottorEdward Lawton Moss, l'autore, è stato uno dei partecipanti alla spedizione artica che venne organizzata nel 1875 dalla marina militare inglese, perciò egli è la persona giusta per raccontare e farci sapere, con estrema dovizia di particolari,cosa significa davvero avventurarsi al Polo. Nello scrivere questo libro, l'obiettivo verso il quale ha guardatoMoss appare chiaro fin dalla sua prefazione, dare a tutti la possibilità di "vivere" la sua stessa esperienza e la sua limpida e assai descrittiva prosa ha centrato così tanto l'obiettivo da trasformare ciò che poteva essere soltanto un particolareggiato diario in un vero e proprio romanzo. Ma c'è di più: il volume - stampato in alta qualità - è arricchito consedici disegni a colori e ventotto schizzi a china che lo rendono un iconografico capolavoro d'avventura e proprio per tutti questi motivi è stato aggiunto, con pieno diritto, alla collana "Storie di libri da salvare".

Credere all'esistenza dei fantasmi è un processo che per molti di noi, spesso si traduce in un annoso scetticismo; le cose però cambiano istantaneamente quando ci capita di vivere in prima persona certi fatti inspiegabili che, appunto perché tali, non corrispondono più ai nostri canoni conoscitivi. Questo libro di Catherine Crowe, che ai suoi tempi era considerata una vera luminare in materia, non si propone di convincere; il desiderio della bravissima autrice inglese è raccontare, intrattenere, far conoscere strane vicende, condividere con i lettori le sue esperienze, ma sempre lasciando a loro l'ultima parola sull'argomento. Il libro è per tutti e se vi va di affrontare l'argomento - che di certo state già intuendo - potete tranquillamente leggerlo: se siete tra quelli che ci credono bene, se invece appartenete alla categoria opposta… be' vorrà dire che le storie narrate da Catherine vi avranno tenuto compagnia in un modo, che non avreste mai potuto nemmeno immaginare.

La Neve la conosciamo tutti, almeno in generale come fenomeno atmosferico, ma se vi interessa sapere molto di più sui piccoli “mattoncini” che la compongono, questo è il libro che fa per voi. È un mirabile e curassimo testo di fine 800, quindi scritto con l'affascinante prosa che si usava all'epoca,Israel Perkins Warren - l'autore - era un reverendo statunitense pertanto il sottofondo è sempre religioso; in ogni modo ci sono diverse ragioni per cui questo volume dovrebbe essere presente in ogni libreria e una di queste, probabilmente il suo vero pezzo forte, è il corredo di eccezionali disegni (dieci tavole) grazie a cui è possibile ammirare una buona parte delle affascinanti forme che iFiocchi di Nevepossono assumere; vengono fornite istruzioni su come fare per riuscire a “catturarli”, durante le nevicate, anche a casa nostra; troverete brevi racconti relativi agli specifici capitoli che costituiscono l'opera e molte altre sorprendenti informazioni che forse solo gli “addetti ai lavori” più romantici conoscono. Per quanto mi riguarda sono convinto si tratti di un libro che non merita l'oblio (per questo motivo è stato inserito nella collana "Storie di libri da salvare") e se lo leggerete vi assicuro che ogni volta che vedrete nevicare, sarete in grado di percepire ogni singola nota di quella grandiosa sinfonia naturale che tutti gli altri chiamano soltanto, e troppo semplicemente,Neve.

Undici racconti, vergati dalla magistrale penna di William Clark Russell, con i quali navigheremo su certe strane spiagge e tra le onde dei mari del mondo. Saremo avventurosi ospiti di velieri, dovremo risolvere inspiegabili casi d'omicidio e di clamorosi furti; assisteremo a incredibili scoperte; sbarcheremo su bianche isole caraibiche alla ricerca di un tesoro; ci innamoreremo di capitani e di misteriose passeggere e… be', chissà cos'altro ci capiterà. Ma in ogni modo, e soprattutto, terremo tra le mani un preziosissimo volume che poi ci farà piacere conservare nell'angolo migliore della nostra libreria. Questa edizione, la prima in lingua italiana, è caratterizzata dall'inserimento di undici immagini - una per ogni racconto - e di una particolare veste grafica con cui si è cercato di aggiungere valore ed eleganza al bel lavoro scritto daRussell nel 1894. “La Morte Fantasma e altri insoliti racconti” è per tutti gli intrepidi avventurieri, grandi e piccoli: per chi non ha mai conosciutoWilliam Clark Russell sarà una piacevole scoperta; per gli altri, che hanno già letto qualcosa del creativo autore inglese (per esempio il romanzo “Il pirata congelato”), sarà come rincontrare un vecchio amico con cui è sempre assai gratificante, divertente e istruttivo trascorrere del tempo.

Finalmente disponibile per i lettori italiani il primo romanzo di Arthur Conan Doyle! Da uno dei più famosi scrittori del XIX secolo, una storia - per adolescenti e adulti - affascinante, avventurosa, sorprendente, misteriosa, elegante, romantica, divertente…insomma, in una sola parola, in-di-men-ti-ca-bi-le. “La Ditta di Girdlestone” vi porterà nella Londra vittoriana, in Scozia, su brigantini oceanici, nelle miniere diamantifere del Sud Africa e in tanti altri interessanti luoghi dove, tra ardimentosi gentiluomini e loschi individui senza scrupoli si dipaneranno vicende che il magistrale tocco narrativo del grande autore vi farà vivere in maniera emozionante. Naturalmente si tratta di un romanzo scritto dal geniale uomo che ha creato Sherlock Holmes, quindi, aspettatevi di tutto!

"Durante la maledetta guerra che il mondo ha dovuto combattere contro l'invisibile e subdolo nemico rappresentato dal virus Covid-19, abbiamo perduto una parte importante di noi, persone che avevano ancora tanto da dire condividendo saggezza, insegnamenti e pregevoli esperienze di vita. Tutto ciò, in pochissimi mesi, è andato dissolto, una preziosissima memoria storica svanita in un sol colpo. Nella primavera del 2020, io, ho perso mio padre. Anche se non è stato il virus a portarselo via, le conseguenze che la pandemia ha rovesciato sulla nostra vita sociale hanno minato in maniera determinante i suoi ultimi giorni di vita. Quando tutto ormai era compiuto ho deciso che dovevo onorare mio padre, restituendogli in qualche modo quella parte di vita che lui ha sacrificato per la famiglia, la stessa che non ha potuto dirgli addio nel modo che ampiamente meritava. Con papà ho spesso parlato dei miei libri, dei miei sogni e di tutto ciò che significa scrivere. In una di queste occasioni mi ha manifestato il suo interesse affinché io scrivessi un libriccino che servisse a ricordare vicende, persone e certi anni formidabili. È proprio ciò che serve adesso: ricordare. Oltretutto un libro è qualcosa che sopravvive alle fugaci vite degli uomini e perciò credo sia il miglior tributo che io possa fare per papà e per tutte le eccezionali persone che con lui hanno vissuto e collaborato, specialmente nella sua attività d'imprenditore. Il seme creativo de «La statua di carta» l'ha gettato lui, io ho soltanto scritto di periodi remoti di cui posso dire, perché ho avuto la fortuna di averli ascoltati direttamente da chi li ha attraversati e di altri, quelli più recenti, perché da me sperimentati in prima persona. In ogni modo si tratta di spaccati di vita, di una società, di un industria e di un'Italia che non c'è più, ma che dovrebbe comunque restare nei nostri ricordi e in quelli dei posteri, perché ciò che di buono siamo diventati lo dobbiamo soprattutto alle donne e agli uomini che ci hanno preceduto. Appena ho avuto di nuovo la forza di reggere una penna in mano, ho provato a scrivere qualcosa, un gesto d'affetto con il quale ho voluto dare concretezza a un'idea, l'ultima di un geniale uomo con cui ho condiviso sessant'anni di vita italiana." (l'autore)

Oro e pietre preziose, dobloni e “pezzi da otto”, isole sperdute, galeoni, duelli, lussuria, tradimenti, forzieri, sangue, fantasmi e tanto, tanto altro in questo vero e proprio “tesoro” che è Il libro dei Pirati di Howard Pyle; un primo capitolo, interessante, sorprendente e descrittivo quasi in forma enciclopedica, dei più famosi pirati e bucanieri che hanno imperversato nelle pieghe della storia, tra i secoli XVII e XVIII; e poi sette avvincenti racconti attraverso i quali ci si ritrova d'incanto, come in un sortilegio, fianco a fianco con quegli uomini maledetti, assetati di ricchezza, violenti e senza patria né Dio che il mondo ha temuto e conosciuto come...Pirati!