Libri di Davide Lacagnina
La Farnesina. Il palazzo, gli artisti, le opere. Ediz. italiana e inglese
Davide Lacagnina
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2020
pagine: 144
La storia del Palazzo della Farnesina, dal 1959 sede del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è esemplare della riqualificazione del più importante cantiere dell'era fascista a Roma nel segno dell'arte contemporanea. Concepito inizialmente come Casa littoria, nel secondo dopoguerra l'edificio fu sottoposto a un radicale processo di riconversione, grazie a un'accorta regia progettuale e all'intervento degli artisti, chiamati, attraverso bandi pubblici, a ridefinire volto e funzioni dei nuovi uffici della diplomazia italiana. Il volume ripercorre le tappe di questa lunga storia: dai concorsi di primo e secondo grado alla posa della prima pietra, dall'abbandono del cantiere dopo la caduta del regime alla ripresa dei lavori e all'inaugurazione della sede nel 1959, dalla decorazione e l'arredo degli uffici all'acquisto e alla realizzazione delle opere d'arte per gli ambienti di più alta rappresentanza, fino all'istituzione, nel 1999, della Collezione Farnesina Arte Contemporanea, considerata nel 2017 «una delle migliori collezioni al mondo nel settore delle istituzioni pubbliche» (Mecenati del XXI Secolo - Corporate and Institutional Art Awards).
L'officina internazionale di Vittorio Pica arte moderna e critica d'arte in Italia (1880-1930)
Libro: Libro in brossura
editore: Torri del Vento Edizioni di Terra di Vento
anno edizione: 2018
pagine: 234
Critico d’arte, collezionista, curatore di grandi eventi espositivi di taglio internazionale, Vittorio Pica rappresenta una singolare “eccezione” nel panorama dell’arte in Italia fra Otto e Novecento. D’eccezione, infatti, era solito definire gli artisti di suo maggior interesse, impegnati, come lui, sul fronte di un radicale rinnovamento della cultura visiva italiana, di respiro e ambizioni cosmopolite. I saggi presenti in questo volume ricostruiscono vari aspetti dell’attività di Pica e approfondiscono singoli momenti della sua vasta produzione critica: dagli scritti dedicati alla grafica all'interesse per la pittura inglese, dal lavoro nella redazione di «Emporium» alle scelte come segretario generale della Biennale di Venezia, dalle incursioni nella pittura francese del XVIII secolo agli interventi in area simbolista belga, dalle generose aperture sull'illustrazione per l’infanzia al confronto con altri critici e intellettuali della sua generazione. Emerge così, del critico italiano, un profilo ancora più ricco e complesso, da rileggere nel più ampio contesto del sistema dell’arte in Europa a cavallo fra i due secoli.
Vittorio Pica e la ricerca della modernità. Critica artistica e cultura internazionale
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 313
Cosmopolita, «amante del raro» e convinto sostenitore degli artisti e dei letterati «d'eccezione», Vittorio Pica è stato una figura centrale del sistema dell'arte in Italia fra Otto e Novecento. Prolifico scrittore per riviste e quotidiani nazionali e internazionali, collaboratore di lungo corso della Biennale di Venezia e poi suo segretario generale negli anni Venti, commissario per la sezione straniera dell'Esposizione internazionale di belle arti di Roma del 1911, fu fra i primissimi a scrivere in Italia di impressionismo e di simbolismo o di autori a lungo incompresi e derisi come Rodin o, più tardi, Modigliani. Questo volume indaga i più diversi interessi del critico italiano, dalla pittura al teatro, dalle arti decorative alla letteratura, dalla grafica alle prime ricerche d'avanguardia, con particolare attenzione alle ricadute della sua azione nel più ampio contesto della storia del gusto e della cultura europea a cavallo fra i due secoli.