fbevnts
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di Duccio Sacchi

Underland. Un viaggio nel tempo profondo

Robert Macfarlane

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2020

pagine: 424

«Scoprire» è togliere ciò che serve a nascondere alla vista, riscattare dalle profondità ciò a cui era negata la luce. Partire dall'oscurità, allora, per comprendere più chiaramente: è questo che si propone Robert Macfarlane quando decide di intraprendere i suoi viaggi di esplorazione nel sottosuolo. Girando il mondo alla ricerca dei luoghi più nascosti, inaccessibili, straordinari, l'autore si è affidato a scienziati e guide locali per scendere nel ventre della Terra, e alla pagina scritta per riemergerne con nuove consapevolezze. Perché qui, sotto i nostri piedi, la mappa delle relazioni tra gli esseri umani e la natura si fa complessa, ma anche più nitida e affascinante. E luoghi insospettabili si rivelano custodi di arcani segreti. Come le Mendip Hills – non troppo lontane da casa per Macfarlane – che sovrastano tumuli funerari dell'Età del bronzo, o Boulby, nello Yorkshire, dove in un laboratorio a quasi un chilometro sotto la superficie si registrano segnali della materia oscura dallo spazio. O la romantica Parigi che si sdoppia nell'inquietante città invisibile delle catacombe – in cui lo scrittore si cala sfidando coraggiosamente la claustrofobia -, oggi considerata meta di pellegrinaggio da chi pratica l'urban exploration. O l'altopiano del Carso, attraversato da fiumi sotterranei scavati nel calcare. O le remote isole Lofoten, animate da misteriosi danzatori rossi dipinti nelle grotte marine, o la Groenlandia, dove si può ascoltare il blu dei ghiacci sofferenti per i cambiamenti climatici. O ancora Olkiluoto, in Finlandia, dove i rifiuti nucleari vengono sepolti in un nascondiglio che potrebbe trasformarsi in un devastante vaso di Pandora per i posteri. Ogni avventura sotterranea di Macfarlane diventa un racconto speciale, affollato di personaggi autentici e appassionati e percorso dalle parole di poeti, scrittori, artisti, studiosi che hanno corteggiato le profondità della Terra prima di lui. E tra le stratificazioni del passato e del presente, Macfarlane scorge anche una speranza per il futuro: perché solo attraverso la conoscenza di ciò che è stato sarà possibile orientarsi negli abissi ignoti di ciò che verrà. E correggere la rotta prima che sia troppo tardi.
22,00 20,90

Essere mortale. Come scegliere la propria vita fino in fondo

Essere mortale. Come scegliere la propria vita fino in fondo

Atul Gawande

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2016

pagine: 263

"Alice per la maggior parte del tempo portava vestiti dell'ospedale. Si svegliava quando glielo dicevano, si lavava e si vestiva quando glielo dicevano, mangiava quando glielo dicevano. Viveva con chiunque le dicevano che dovesse vivere. Alice si sentiva in prigione, come se l'avessero messa dentro per vecchiaia". La caducità umana può essere un argomento infido. Si può innegabilmente provare una sorta di disagio ad affrontare temi che la riguardano. Ma se fossimo vittime proprio del nostro rifiuto di accettare l'inesorabilità del ciclo vitale? E se ci fossero invece approcci migliori, proprio lì, davanti ai nostri occhi, che chiedono solo di essere riconosciuti? Sicuramente la qualità di vita di anziani e malati potrebbe migliorare. Atul Gawande presenta e discute le principali difficoltà incontrate nell'Occidente industriale dai servizi assistenziali per gli anziani, e propone alternative. Nel suo classico stile equilibrato, lucido e coinvolgente, mostra come, per provare a migliorare la qualità della vita di persone molto anziane a malate, occorra prima di tutto interrogarsi su che cosa ciascuno di noi intende per qualità della vita così da accorgersi che ciò che rende la vita degna di essere vissuta non coincide soltanto con sicurezza e salute. Molte altre sono le sfide da affrontare quando il medico vuole fare meglio, e vuole far andare meglio le cose, quando ha cioè cura di ascoltare il paziente...
19,50

Vivere con i libri. Un'elegia e dieci digressioni

Vivere con i libri. Un'elegia e dieci digressioni

Alberto Manguel

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2018

pagine: 128

«Uno scrittore scrive quello che può, un lettore legge quello che vuole», disse una volta Jorge Luis Borges. Intendeva che il lettore gode di una libertà che allo scrittore è preclusa: libertà di immaginare e di imparare, certo, ma anche libertà di leggere o non leggere un libro, di decidere cosa è o non è un classico, di ignorare le mode o gli obblighi di lettura. Un lettore o è libero o non è. Forse non è eccessivo definire Alberto Manguel, scrittore, traduttore, critico, direttore della Biblioteca nazionale argentina, il «lettore definitivo». E infatti nel corso di una vita intera dedicata ai libri ha costruito una biblioteca personale di oltre 35.000 volumi. Ma cosa succede quando si ritrova a dover traslocare dalla sua casa nella Loira a un piccolo appartamento newyorkese? Succede che deve scegliere quali volumi portare con sé e quali lasciare in un deposito, passarli in rassegna, uno dopo l'altro, e ascoltare la loro voce. La biblioteca di Manguel, a parte una manciata di esemplari, non possiede volumi particolarmente rari: è composta tanto di umili tascabili quanto di volumi rilegati in pelle, di novità luccicanti e di malconci libri che si porta dietro in ogni trasloco fin da quando era bambino, libri belli e libri brutti. Il fatto è che i libri raccontano tutti una storia. Non solo quella che c'è scritta dentro (che a volte non è nemmeno la più importante), ma quella che si portano dietro. Perché ogni biblioteca è un luogo di memoria: sugli scaffali si succedono non solo i volumi ma anche il ricordo di quando leggemmo quel determinato testo, la città in cui l'abbiamo comprato, la persona che ce lo consigliò, il piccolo o grande dolore che quella lettura ha saputo lenire. Una libreria è una collezione di malinconie e di gioie, un repertorio di persone amate o dimenticate, un tributo alla speranza (o all'illusione) che quell'inerme massa di carta possa in qualche modo restituirci l'immagine degli individui che siamo. Così, mentre imballava la sua biblioteca e ne ascoltava la voce, Manguel ha scritto questa luminosa elegia con «dieci digressioni» che è tanto un diario di letture quanto una meditazione appassionata e urgente sulla lettura nel tempo presente; un'autobiografia e una riflessione sull'importanza delle biblioteche pubbliche e delle librerie per cucire insieme il tessuto civile di una comunità; una storia d'amore e di libertà degna di Eco e di Borges.
16,00

Theodor Reik e il «terzo orecchio». Un'introduzione all'ascolto psicoanalitico

Theodor Reik e il «terzo orecchio». Un'introduzione all'ascolto psicoanalitico

Duccio Sacchi

Libro: Libro in brossura

editore: Centro Scientifico Editore

anno edizione: 2010

pagine: XIV-165

"Listening with the third ear" ("Ascoltare con il terzo orecchio") è il titolo ancora celebre di un libro del 1948, uno dei primissimi e più originali contributi al tema dell'ascolto psicoanalitico, sotterranea fonte di ispirazione per alcuni grandi protagonisti della psicoanalisi, primi tra tutti Paula Heimann, Jacques Lacan e Wilfred Bion. Il suo autore, Theodor Reik (1888-1969), allievo e amico di Freud nonché capostipite dell'applicazione della psicoanalisi agli studi letterari e religiosi, l'aveva concepito come un'introduzione alla psicoanalisi basata sulla descrizione introspettiva delle esperienze sensoriali ed emozionali dell'"analista al lavoro", un'introduzione capace di mostrare il valore peculiare dell'ascolto analitico e il ruolo centrale che in esso svolgono la viva soggettività del terapeuta e la sua disponibilità al contatto con le proprie emozioni e con quelle del paziente. Lo studio di Duccio Sacchi ripropone i punti cardine della concezione reikiana dell'ascolto (attenzione liberamente fluttuante, introiezione, response, sorpresa, tatto e ritmo, dialogo tra gli inconsci, "illuminazione reciproca"), una concezione sotto molti aspetti anticipatrice delle successive riflessioni sul controtransfert e delle attuali prospettive relazionali. Presentazione di Franco Borgogno.
16,00

Le antiche vie. Un elogio del camminare

Robert Macfarlane

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2018

pagine: 408

"Gli uomini sono animali, e come tutti gli animali anche noi quando ci spostiamo lasciamo impronte: segni di passaggio impressi nella neve, nella sabbia, nel fango, nell'erba, nella rugiada, nella terra, nel muschio. È facile tuttavia dimenticare questa nostra predisposizione naturale, dal momento che oggi i nostri viaggi si svolgono per lo più sull'asfalto e sul cemento, sostanze su cui è difficile imprimere una traccia. Molte regioni hanno ancora le loro antiche vie, che collegano luogo a luogo, che salgono ai valichi o aggirano i monti, che portano alla chiesa o alla cappella, al fiume o al mare". Robert Macfarlane è l'ultimo, celebrato poeta della natura, erede di una tradizione che da Chaucer fino a Chatwin e Sebald è capace di trasformare una strada in una storia, un sentiero su un altopiano in un viaggio nella memoria. Riallacciando l'ancestrale legame tra narratore e camminatore, Macfarlane compie il gesto più semplice, eppure oggi anche il più radicale: quello di uscire dalla sua casa di Cambridge e iniziare a camminare, a camminare e osservare, a osservare e raccontare. Battendo i sentieri dimenticati di Inghilterra e Scozia, l'antico "Camino" di Santiago, le strade della Palestina costellate di checkpoint e muri di contenimento, gli esoterici tracciati tibetani, Macfarlane riesce, come un autentico sciamano, a far parlare paesaggi resi muti dall'abitudine, a dare voce ai fantasmi che li abitano, a leggere i racconti con cui gli uomini hanno abitato il mondo.
14,00 13,30

Incontri con l’irrazionale. La mia storia. Con un’intervista di Judit Mészáros

André Haynal

Libro: Libro in brossura

editore: ARPA Edizione

anno edizione: 2019

pagine: 250

Cresciuto all’intersezione tra tre culture – cattolica, protestante ed ebraica – André Haynal, protagonista della psicoanalisi europea e internazionale, racconta l’infanzia nella natia Budapest, lo strazio della guerra, dell’occupazione nazista e dell’occupazione sovietica, l’avventurosa fuga in Svizzera, il ruolo che ricoprì nella riorganizzazione postbellica della psicoanalisi, la sua paziente lotta contro il fanatismo e il fecondo incontro con l’opera di Sándor Ferenczi. Ma come ricorda Franco Borgogno nella presentazione, questa «appassionante autobiografia» è anche molto di più, trattando innanzitutto «di come si possa sopravvivere alla depressione e a traumi cumulativi attraverso un atto continuo di riparazione e di creatività [...], mantenendo il senso di essere se stessi accettando ed elaborando non senza un’intensa sofferenza sia il distacco dalle persone e dai luoghi amati, sia il sentirsi sempre stranieri («alieni») nei posti dove ci si è trovati ad abitare nel corso di un’esistenza, sorprendentemente movimentata e perigliosa».
25,00 23,75

Essere mortale. Come scegliere la propria vita fino in fondo

Atul Gawande

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2020

pagine: 272

"Alice per la maggior parte del tempo portava vestiti dell'ospedale. Si svegliava quando glielo dicevano, si lavava e si vestiva quando glielo dicevano, mangiava quando glielo dicevano. Viveva con chiunque le dicevano che dovesse vivere. Alice si sentiva in prigione, come se l'avessero messa dentro per vecchiaia". La caducità umana può essere un argomento infido. Si può innegabilmente provare una sorta di disagio ad affrontare temi che la riguardano. Ma se fossimo vittime proprio del nostro rifiuto di accettare l'inesorabilità del ciclo vitale? E se ci fossero invece approcci migliori, proprio lì, davanti ai nostri occhi, che chiedono solo di essere riconosciuti? Sicuramente la qualità di vita di anziani e malati potrebbe migliorare. Atul Gawande presenta e discute le principali difficoltà incontrate nell'Occidente industriale dai servizi assistenziali per gli anziani, e propone alternative. Nel suo classico stile equilibrato, lucido e coinvolgente, mostra come, per provare a migliorare la qualità della vita di persone molto anziane a malate, occorra prima di tutto interrogarsi su che cosa ciascuno di noi intende per qualità della vita così da accorgersi che ciò che rende la vita degna di essere vissuta non coincide soltanto con sicurezza e salute. Molte altre sono le sfide da affrontare quando il medico vuole fare meglio, e vuole far andare meglio le cose, quando ha cioè cura di ascoltare il paziente...
13,00 12,35

Nazismo e management. Liberi di obbedire

Johann Chapoutot

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2021

pagine: XIV-128

Reinhard Höhn (1904-2000) fu un Oberführer (carica equivalente a quella di generale) delle SS, ma fu anche un archetipo dell'intellettuale tecnocrate al servizio del Terzo Reich. Sfuggito impunemente, come molti, alla denazificazione, dopo la guerra fonda un istituto di formazione al management. Peccato che per questo istituto è passata gran parte della dirigenza d'azienda tedesca: 600.000 persone almeno, senza contare altre 100.000 con la formazione a distanza. È una casualità? Oppure, come ci spiega Johann Chapoutot, storico del nazismo, vi è un legame profondo tra le forme di organizzazione del nazismo e le concezioni di direzione aziendale? La libertà germanica, antico topos etnonazionalista, trova espressione, e una via di realizzazione, anche nella libertà del funzionario e, più in generale, dell'amministratore: libertà di obbedire agli ordini ricevuti e di eseguire a qualsiasi costo la missione che è stata affidata.
15,50 14,73

Checklist. Come fare andare meglio le cose

Atul Gawande

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2021

pagine: 216

In un paese delle Alpi austriache una madre e un padre sono usciti per una gita nei boschi insieme alla figlia di tre anni. Durante la passeggiata perdono di vista la bambina un attimo, e tanto basta: la piccola è caduta in un lago ghiacciato dove rimarrà trenta minuti prima di essere riportata in superficie. Anche se i soccorsi arrivano abbastanza in fretta, quando finalmente la collegano alle macchine la bambina è morta da due ore. Eppure le cure a cui viene sottoposta in ospedale iniziano a sortire i primi effetti: nel giro di qualche ora la temperatura sale, il sangue riprende a circolare, il cuore a battere. La bambina vivrà. "A rendere sbalorditivo un tale episodio non è soltanto l'idea che qualcuno possa essere rianimato dopo due ore trascorse in uno stato che tempo fa avremmo considerato di morte. È anche l'idea che un gruppo di persone di un ospedale qualsiasi riesca a realizzare una cosa così tremendamente complicata". Salvare un annegato è ben diverso da come si vede in televisione: è necessario che decine di persone eseguano correttamente migliaia di fasi terapeutiche, coordinandosi alla perfezione. Cosa ha salvato la bambina e decine di casi simili? Cosa permette a procedure "tremendamente complicate" di essere portate a termine correttamente? Due cose molto semplici: della carta e una penna. O meglio: una check list, una lista di controllo. Atul Gawande introduce il lettore nel mondo della complessità ricondotta all'ordine: lo fa con i suoi "racconti di guerra"...
12,50 11,88

Amici. Comprendere il potere delle nostre relazioni piú importanti

Robin Dunbar

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 440

Una bella amicizia salva la vita, letteralmente. Dopo il fumo, la scelta delle amicizie è il fattore che più incide sulla mortalità umana e il numero di amici che abbiamo interviene non solo sulla nostra felicità ma anche sul modo in cui noi e i nostri figli ci ammaleremo e moriremo. Robin Dunbar, dopo decenni di ricerche, può dirsi un'autorità in materia d'amicizia; è suo il «numero di Dunbar», cioè una misura del «limite cognitivo del numero di individui con cui ogni persona può mantenere una relazione stabile». Con questo libro, scritto con una penna felice e non accademica, Dunbar svela i meccanismi che costituiscono quel marchingegno così essenziale e infallibile che è l'amicizia, di cui diamo per scontata l'esistenza ma che non conosciamo fino in fondo e su cui si basa la nostra vita.
21,00 19,95

La scoperta del sè

Elizabeth Severn

Libro: Libro in brossura

editore: ARPA Edizione

anno edizione: 2023

pagine: 264

L'annosa questione che lega l'Autrice di questo libro allo psicoanalista Sándor Ferenczi attraverso quell'"analisi reciproca" definita da Franco Borgogno "un rovesciamento di ruoli", è legata alla tardiva scoperta, avvenuta nel 1985, dell'opera fondamentale di Ferenczi, il "Diario clinico", riportata alla luce dopo sessant'anni di deliberato ostracismo da parte dell'establishment psicoanalitico internazionale. Questo libro, considerato dall'editor Peter Rudnytzky «un indispensabile testo di accompagnamento del Diario clinico», fu scritto nel 1933 e ripubblicato nel 2017. In esso si fa il punto sul lavoro di Severn con i propri pazienti e soprattutto nell'analisi con (e di) Ferenczi, L'opera è la terza dell'Autrice, dopo Psychotherapy: its doctrine and practice (1913) e The psychology of behavior (1920), due opere risalenti al periodo pre-analitico, quando ancora era sotto l'influenza delle dottrine antroposofiche con le quali aveva iniziato il proprio percorso personale e professionale.
30,00 28,50

Il canto del mare. I miei viaggi in compagnia delle balene

Doreen Cunningham

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 352

Ogni autunno le balene grigie si trasferiscono dall’oceano Artico alle lagune costiere del Messico per dare alla luce i loro cuccioli. Pochi mesi dopo, alla fine dell’inverno, mamme e figli intraprendono il viaggio di ritorno insieme. Fra i tanti pericoli e la minaccia di temibili predatori come le orche assassine, quello delle balene grigie è uno dei percorsi migratori più lunghi per un mammifero, con un totale di oltre quindicimila chilometri. «Quasi due giri a nuoto intorno alla luna», come osserva Doreen Cunningham quando una notte legge per caso un articolo online su questi cetacei. È un periodo difficile per lei, che ha dovuto lasciare Londra, il suo lavoro di giornalista, la sua vecchia vita. Dopo una sfibrante battaglia legale per l’affidamento del figlio Max, si ritrova senza un soldo, confinata sull’isola di Jersey, dove è cresciuta, ospite di una casa rifugio per madri single. Colpita dal coraggio delle mamme balene, quella notte davanti al computer Doreen avverte dentro di sé una nuova forza e ha un’idea: insieme al piccolo Max seguirà la migrazione delle balene grigie dal Messico all’Artico. Forse è un’impresa folle, soprattutto perché Max ha solo due anni, ma Doreen è determinata: chiede e ottiene un prestito, prepara tutto, dall’itinerario ai pannolini, e via, si parte! Prima tappa Los Angeles per raggiungere poi la Baja California e puntare verso nord, passando per Palos Verdes e la baia di Monterey, Depoe Bay e le isole San Juan, con il desiderio di avvistare le balene a ogni tappa, di riuscire a farle avvicinare (e magari accarezzarle!) e accompagnarle fino alle acque dell’Artico. Ed è proprio all’estremo nord che Doreen segretamente vuole tornare. Anni prima, infatti, aveva condotto una ricerca a Utqiagvik, in Alaska, dove aveva trascorso alcuni mesi indimenticabili. Qui si era unita a una grande famiglia di cacciatori iñupiat e ne aveva seguito le attività, imparando a conoscere la loro antica cultura e il loro rapporto speciale con la magnifica e misteriosa balena artica, uno dei pochi mammiferi in grado di emettere versi che assomigliano a un vero e proprio canto. Laggiù, in un luogo tanto affascinante quanto pericoloso, Doreen si era sentita straordinariamente viva, in perfetta sintonia con la natura. E aveva incontrato l’amore. Tra memoir e nature writing, esplorazioni avventurose e importanti riflessioni sullo stato del nostro pianeta e ciò che sta portando alla sua distruzione, “Il canto del mare” è un’emozionante storia vera di coraggio e resilienza.
21,00 19,95

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.