Libri di E. Melon
Marguerite Duras. Visioni veneziane
Libro
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2008
pagine: 208
Marguerite Duras, narratrice, ma soprattutto artista 'a tutto tondo', intellettuale nomade e inquieta, capace con la propria personalità di sconvolgere le convenzioni e di contaminare i generi, forgiando un universo assolutamente inimitabile, emerge come figura chiave del Novecento nei diversi contributi raccolti in questo volume. La forma letteraria e - in particolare quella romanzesca, il teatro, il cinema, nelle loro varianti codificate e, apparentemente, immutabili, diventano script, cineromanzo, testo teatro film ecc., abilmente scomposti e rivisitati dall'autrice di opere di grande tensione simbolica come Un barrage contre le Pacifique o Le ravissement de Lol V. Stein. Una sperimentazione aperta e stratificata, che avviene nel segno di una continuità esistenziale intessuta di echi e di rimandi di vario genere e che trova la propria ragion d'essere nell'indagine su un soggetto umano che si presenta come costitutivamente frammentato, disarticolato, scisso, nello scandaglio di una realtà storica mutevole e incompiuta, dove abbondano vuoti, assenze, rimpianti. A poco più di dieci anni dalla morte della Duras, i saggi qui presentati, oltre ad esaminare criticamente singoli aspetti della sua opera, la proiettano sullo sfondo più vasto delle pratiche letterarie e artistiche contemporanee.
Una donna decapitata
Julia Kristeva
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1997
pagine: 268
Moderato cantabile. Livre du professeur
Marguerite Duras
Libro
editore: Black Cat-Cideb
anno edizione: 1996
pagine: 48
Rousseau giudice di Jean-Jacques
Jean-Jacques Rousseau
Libro: Libro in brossura
editore: Marchese Editore
anno edizione: 2014
pagine: 456
Alle letture delle "Confessioni" era seguito un silenzio di imbarazzo e disapprovazione; i "Dialoghi" qui pubblicati si aprono con un silenzio diverso che opprime Rousseau e che è universale, profondo, insondabile. Da questa congiuntura nascono i "Dialoghi", redatti tra il 1772 e il 1776. Un "compito doloroso", scriveva Rousseau minacciato di precipitare in un silenzio definitivo e aborrito, diffamato da nemici abili e influenti, sospinto in un labirinto di insinuazioni e dicerie odiose, giudicato in un processo quotidiano e occulto di cui non conosce né le accuse né i giudici, e circondato da una "triplice cinta di tenebre".