Libri di E. Morlicchio
Europa, terra di estranei
Ash Amin
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 184
"Europa, terra di estranei" può essere considerato il libro della maturità di Ash Amin: in esso si riflette la vasta area di tematiche che nel corso del tempo egli ha affrontato con un approccio che abbatte ogni steccato disciplinare. Il libro tratta argomenti che spesso si intersecano (la città, il ruolo della biopolitica, la natura e il peso dei legami sociali) e che tuttavia, secondo uno sviluppo logico, conducono a chiarire progressivamente la possibilità di realizzare - pur in un contesto come quello attuale caratterizzato da razzismo, discriminazioni e stigmatizzazioni - nuove forme di collaborazione e solidarietà tra estranei. Non nuove comunità fondate su identità e legami forti ma reciproca accettazione tra diversi e indifferenza per le differenze. Dopo la lettura del libro di Amin è difficile non riconsiderare i propri convincimenti sulla società e la politica contemporanea. In questo è la forza di questo volume.
Familismo forzato. Scambi di risorse e coabitazione nelle famiglie povere a Napoli
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 214
Il volume presenta i risultati di una indagine sulle condizioni di vita e le strategie di sopravvivenza di un campione di circa trecento famiglie povere napoletane costituite da più nuclei coabitanti. Pur riguardando un ambito locale, esso si inserisce nel dibattito internazionale sulla gestione del denaro all'interno delle famiglie e sulla importanza delle variabili di genere e di generazione negli studi sociologici, nonché sul ruolo delle reti di sostegno. La ricerca evidenzia una situazione di sovraccarico familiare determinata dalla necessità di provvedere alla sopravvivenza materiale e di fronteggiare i carichi di lavoro domestico con risorse cronicamente scarse e in una situazione di sovraffollamento aggravata dalla coabitazione forzata.
La lirica dei trovatori
Ulrich Mölk
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 1996
pagine: 126
Poesia formale, poesia morale, poesia dell'impegno politico e dello scontro personale, poesia anzitutto d'amore, dell'amore come metafora e non solo: la lirica dei trovatori è stata, alle origini delle letterature moderne, questo e altro ancora. E stata parola inscindibile dal canto, è stata mestiere, spettacolo, evento sociale; è stata letteratura costruttrice di una norma, una norma non solo letteraria, se è vero che ancora oggi il nostro vocabolario deve qualcosa all'ideologia cortese. Questa breve introduzione alla lirica dei trovatori si sofferma su alcune personalità-chiave, su aspetti della ricezione e sulle problematiche stilistiche e ideologiche centrali nella produzione del XII secolo. Tutt'altro che ripetitiva e monocorde, quella lirica esprime tensioni sociali, scarti formali, polemiche sul comportamento e sulla concezione dell'amore.