Libri di Enrica Fabbri
Piero della Francesca
Adolfo Venturi
Libro: Libro in brossura
editore: Succedeoggi Libri
anno edizione: 2025
pagine: 112
Adolfo Venturi è uno dei padri della storia dell’arte per come la intendiamo oggi: per lui – alla Sapienza di Roma – fu creata la prima cattedra universitaria della materia; alla sua scuola si formarono, tra gli altri, Cesare Brandi, Giulio Carlo Argan, Carlo Ludovico Ragghianti e il figlio Lionello. Venturi, d’altra parte, inventò un nuovo metodo d’analisi che egli stesso definiva «scienza storica dell’arte» fondato sullo studio diretto degli originali delle opere in luogo dell'osservazione dei disegni che le riproducevano: di fronte all’originale, diceva Venturi, occorreva «vedere e rivedere» conducendo un attento esame stilistico e storico. Il suo magistero critico portò alla riscoperta di grandi maestri del Rinascimento Italiano che, in precedenza, erano stati messi ingiustamente in ombra dalle nuove mode. Fra questi, Piero della Francesca è sicuramente il più significativo. Fu proprio grazie al saggio del 1922, che qui viene ripubblicato integralmente, se il pubblico degli appassionati iniziò a riconoscere la maestria assoluta dell’artista di Sansepolcro che, da quale momento in avanti, sarebbe diventato pietra angolare dell’intero Rinascimento italiano.
Il grande inquisitore. Attualità e ricezione di una metafora assoluta
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 312
Come un magnete, la "Leggenda del Grande inquisitore" ha attratto l'attenzione del protagonisti della cultura europea del Novecento. Ma la sua attualità non sembra venir meno nel nuovo millennio: molti sono gli interpreti dell'età globale che continuano a leggere il racconto di Dostoevskij come una storia che parla sempre di noi, abitanti della tarda modernità. A cosa si deve la persistente attualità della Leggenda? Che cosa ci svela della condizione umana lo scontro che si consuma nel carcere di Siviglia? Questo volume collettaneo si propone un duplice obbiettivo: offrire una riflessione filosofica sulle ragioni della rilevanza del racconto dostoevskijano nel nostro presente, e tratteggiare una mappa della presenza della "Leggenda" nella cultura europea novecentesca. Il Grande Inquisitore e il suo Prigioniero silenzioso si rivelano così i protagonisti di un racconto passibile di infinite interpretazioni: un materiale metaforico indispensabile a definire le aspettative di un'epoca e i suoi orizzonti di senso.
Roberto Bellarmino e Thomas Hobbes. Teologie politiche a confronto
Enrica Fabbri
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2009
pagine: 260
L'intento fondamentale è render conto del costante interesse mostrato da Hobbes per la teologia e di mettere in luce i motivi specificatamente politici di quell'attenzione, al fine di proporre una lettura della riflessione hobbesiana che, pur non potendo prescindere dall'interpretazione di Carl Schmitt, si propone mostrarne la problematicità, soprattutto sul versante della questione della neutralizzazione dei conflitti religiosi.

