Libri di Eva Di Stefano
Munch. La forma dell'ansia
Eva Di Stefano
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2024
pagine: 240
Edvard Munch, norvegese (1863-1944), è uno dei pittori più anticonformisti, innovatori e solitari del Novecento. Parte dalla pittura impressionista e naturalista – mostrando grandi capacità tecniche – approda poi a Gauguin, fino a creare uno stile unico, soltanto suo, che può essere accostato all'espressionismo ma in una versione che potremmo definire simbolista. L'Urlo, la sua opera più famosa, è anche una sorta di manifesto della sua visione del mondo e della società: un'immagine tragica e allucinata, lontana da ogni ricerca di gradevolezza estetica ma al tempo stesso di straordinaria forza emotiva.
Il viaggio dell'avvoltoio
Michele Canzoneri, Eva Di Stefano
Libro: Copertina morbida
editore: Maimone
anno edizione: 1990
pagine: 98
Il viaggio dell'avvoltoio
Michele Canzoneri, Eva Di Stefano
Libro: Copertina rigida
editore: Maimone
anno edizione: 1990
pagine: 98
MMAC. Per un museo d'arte contemporanea a Palermo
Eva Di Stefano
Libro
editore: Flaccovio
anno edizione: 2001
pagine: 87
Fernando Nannetti. Libro di pietra
Lucienne Peiry
Libro: Libro rilegato
editore: Pagine d'Arte
anno edizione: 2021
pagine: 79
Lucienne Peiry racconta il gesto poestico del libro di pietra scritto a cielo aperto dal 1959 al 1973 a Volterra da Fernando Nannetti: un'opera singolare rivelata da Aldo Trafeli e fotografata da Pier Nello Manoni.
Gustav Klimt. L'oro della seduzione
Eva Di Stefano
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2023
pagine: 240
A inizio Novecento a Vienna succedeva tutto, dalla nascita della psicoanalisi alla pubblicazione dei lavori di Schnitzler, alla istituzione delle Wiener Werkstätte che modificarono il modo di fare design, alla Secessione viennese, che rivoluzionò per l'ennesima volta il modo di fare arte. A questo movimento appartenevano i due artisti che rappresentano un po' l'inizio e la fine di quel momento creativo, i due volti speculari di uno stesso modo di fare arte: Klimt e Schiele, rispettivamente il volto solare e decorativo del movimento e il suo lato oscuro, inquietante. In questo libro l'autrice torna su un autore, Gustav Klimt (Vienna 1862 - Neubau 1918), al quale ha dedicato molti dei suoi studi, per aggiornare alle ultime acquisizioni il racconto della sua arte. La forza espressiva e l'eleganza decorativa caratterizzano il lavoro dell'artista. Un raffinato creatore di immagini femminili dalla bellezza insieme astratta e sensuale: donne che appaiono al tempo stesso distanti come idoli remoti e creature dense di un erotismo vibrante come un arabesco. Ma anche l'acuto ritrattista dell'alta borghesia austriaca di fine Ottocento, tutta decoro, misurata opulenza e malinconia.
Osservatorio outsider art. Volume Vol. 26
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2023
pagine: 173
Il tema è la questione epistemologica del confine tra Outsider Art e arte contemporanea, l’aleatorietà delle definizioni ma la loro necessità come strumento di orientamento. I casi di Hilma af Klint e Ursula Bluhm, ma anche di Ligabue sono esempi della provvisorietà di ogni label. Si segnala la pubblicazione di un testo inedito di Pierre Restany di critica all’Art Brut nel contesto degli anni ’60.
Annamaria Tosini. Carte dell'anima. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. di Alta Cultura
anno edizione: 2023
pagine: 26
Quaderno della mostra "Annamaria Tosini. Carte dell'anima" a cura di Eva di Stefano presso Riso, Museo Regionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Cappella dell'Incoronazione, dal 5 ottobre al 15 novembre 2023.
Schiele
Eva Di Stefano
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2022
pagine: 240
Egon Schiele (1890-1918) è allievo di Klimt e si forma nell’atmosfera della Secessione artistica viennese. Ma è subito evidente che il suo percorso verso la modernità persegue strade diverse da quelle del suo maestro e amico, aprendo la strada – insieme a Kokoschka – alla stagione dell’espressionismo austriaco. La sua pittura prende decisamente una via straniante e urticante – per gli standard morali del tempo – rispetto alla preziosità decorativa del pur innovativo modello klimtiano. L’inclinazione a raffigurare il corpo nudo diventa ossessione; la figura si frammenta e contorce, a esprimere una sensualità angosciata e inquieta. Muore giovanissimo, a ventotto anni, ma lascia un corpus di migliaia di opere fra dipinti, acquerelli, disegni, con soggetti che, oltre al nudo, mostrano una ricorrenza ossessiva del volto, spesso in forma di autoritratto. Tutta la sua opera manifesta una tensione esistenziale di perenne conflitto tra vita e morte. L’esperienza del carcere nel 1912 – è accusato di abuso su minorenni ma viene rilasciato con la sola accusa di pornografia – sarà traumatica. Nel 1918 l’epidemia della cosiddetta febbre spagnola coglie sia lui che la moglie in uno dei rari periodi di serenità: nel giro di tre giorni, ne muoiono entrambi.
Il giardino della memoria. Armand Schulthess
Lucienne Peiry
Libro: Libro in brossura
editore: Pagine d'Arte
anno edizione: 2022
pagine: 80
Lucienne Peiry racconta la storia del giardino della memoria creato da Armand Schulthess ad Auressio, nella ticinese Valle Onsernone. Il ricordo di questo stravagante museo ‘en plein air’ rimane vivo al nostro sguardo grazie alle fotografie e alle ricerche intraprese da Ingeborg Lüscher e Gérald Minkoff. Anche l’interesse di Harald Szemann per l’opera di Schulthess è stato decisivo a prolungare la memoria del giardino scomparso, diventato ormai famoso attraverso le numerose iniziative sostenute dal 1972, l’anno della morte dell’artista. “All’età di cinquant’anni, nel 1951, il funzionario celibe decide di mollare gli ormeggi e prendere il largo… Nei suoi terreni dove crescono generosamente viti e castagneti, instaura uno stretto contatto con la natura… Schulthess vi conduce un’esistenza indigente e ascetica. Tuttavia, la sua ricerca non è né retrospettiva né nostalgica e non ha nulla di esotico. Il suo altrove è interiore. Schulthess diviene un nomade del pensiero.”
Munch
Eva Di Stefano
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2022
pagine: 128
Norvegese, Edvard Munch (1863-1944) è uno dei pittori più anticonformisti, innovatori e solitari del Novecento. Parte dalla pittura impressionista e naturalista – mostrando grandi capacità tecniche – poi a Gauguin, e infine matura sempre più uno stile proprio, che può essere accostato all'espressionismo, in una versione che potremmo definire simbolista. L'Urlo, la sua opera più famosa, è anche una sorta di manifesto della sua visione del mondo e della società: una visione tragica e allucinata, lontana da ogni ricerca di gradevolezza estetica eppure potentemente capace di comunicare.