Edizioni Museo Pasqualino
Muralismo e moralismi. Taccuini di viaggio da Parigi a Tunisi passando per Bèe. Collettivo FX
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2025
La Street art è nata come fenomeno sociale spontaneo fortemente critico nei confronti della società. Oggi si è istituzionalizzata, riducendosi a strumento per la promozione dell’artista, del curatore, del committente pubblico e privato. Una colonizzazione estetica imposta dall’alto nelle zone disastrate e dimenticate delle grandi metropoli e nei piccoli centri. La Bellezza Salverà il Mondo è la promessa illusoria dei muri dipinti. Un maquillage dell’abbandono che nasconde diritti negati, ingiustizia e incuria. Su queste e altre questioni ragiona il Collettivo FX in netto contrasto con il “muralismo estetico”, strumento di marketing urbano per creare consenso e facilitare la gentrificazione. Il libro è una raccolta di appunti, note, riflessioni, schizzi e fogli sparsi del Collettivo che raccontano vicende umane e politiche.
Passi di lato. L'avventura semiotica di Louis Marin
Mirco Vannoni
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2025
Fare un passo di lato vuol dire abbandonare la strada maestra e intraprendere un percorso diverso che può condurre a mete inaspettate. Non è da intendersi solo come gesto nello spazio ma anche come digressione, come una deviazione del discorso in cui vengono accolti nuovi temi e argomentazioni più o meno distanti da quello principale. In questo senso, fare un passo di lato è il contrario della forma di conoscenza indicata da Cartesio nel suo Discorso sul metodo in quanto percorso rettilineo e senza interruzioni. L’avventura semiotica di Louis Marin – che di Cartesio fu un grande conoscitore, così come di Pascal e dei logici di Port-Royal – si configura come una vera e propria costellazione di passi di lato insieme a compagni di viaggio d’eccezione come Barthes, Certeau, Derrida, Greimas e Fabbri. Un percorso fatto di asintoti e attraversamenti dei vari ambiti del sapere così come di luoghi e centri di ricerca internazionali a lungo frequentati tra cui Urbino, la Johns Hopkins University, San Diego “La Jolla” e l’Ecole des hautes études di Parigi in cui dal 1978 ha tenuto regolarmente un seminario dedicato alla semantica dei sistemi rappresentativi. Questo volume nasce dal desiderio di presentare la vastità e la ricchezza delle ricerche di questo maître à penser delle scienze umane e sociali a tutto tondo. Ne esce un profilo intellettuale complesso e variegato da cui trapela al contempo l’effervescenza di un pensiero critico mai scontato e l’attitudine ad un’indisciplina metodica in grado di travalicare le frontiere dei vari campi del sapere senza semplificazioni.
La tempesta perfetta. Quando l'umanità iniziò a cospirare contro se stessa
Vincenzo Guarrasi
Libro
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2024
La trama del libro – i fili con cui l’autore riesce magistralmente a legare gli avvenimenti del vasto mondo con i sentimenti, le paure, le sofferenze e le speranze di tutti noi – si basa sul fatto che i rapporti tra gli umani sono sempre più o meno direttamente mediati dai loro legami con la terra, intendendo con questa parola quell’involucro superficiale – fatto di atmosfera, acqua, suolo e primo sottosuolo – che avvolge il pianeta Terra e lo rende vivibile. Nel libro i legami con la terra sono evidenti dove si parla di biodiversità, pandemie, riscaldamento globale, mondo vegetale, diaspore mediterranee, frontiere, conflitto israeliano-palestinese e altro ancora. Ma leggendo vedremo anche che i nostri attuali rapporti con la terra sono legati a una storia precedente (una geostoria) che ci parla di colonialismo, imperialismi, capitalismo, globalizzazione, predominio della cultura occidentale, razzismo, genocidi, despotismi, terrorismo. Però non si allarmi il lettore: nel libro a queste cose sconfortanti se ne oppongono altre molto positive, come l’universo femminile, la poesia, la profezia, l’ascolto degli altri, il dialogo, la convivenza, la cooperazione, la pluralità culturale, il cosmopolitismo. Le tematiche che ho elencato per dare un’idea della ricchezza di contenuti del libro non vengono trattate in modo sistematico, una dopo l’altra, ma sono strettamente legate tra loro e ricorrenti nel descrivere le conseguenze della “tempesta perfetta” di cui si parla nell’introduzione.
Ladri di virgolette. Interventi 1978-2007
Omar Calabrese
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2024
Omar Calabrese è stato uno dei massimi semiologi del Novecento. Per molti anni è anche stato un volto noto al grande pubblico, grazie alla sua attività di critico e animatore culturale, svolta “a spasso tra i media”, in primis giornali e televisione. Insieme a Umberto Eco e a pochi altri suoi colleghi, egli si è, infatti, distinto per l’abilità di mescolatore di generi, superando gli steccati editoriali fra scrittura accademica e comunicazione di massa, ambiti entrambi praticati con la medesima generosità. La sua parabola intellettuale si consolida nel corso degli anni '80, periodo in cui la televisione e il suo modello diventano egemoni, permeando di sé ogni ambito della vita quotidiana, d’ora in poi sempre più “mediatizzata”, sempre più indistinguibile dal suo riflesso comunicativo. Ecco perché Calabrese, nella sua attività di giornalista, sceglie di rivolgersi direttamente al “consumatore” dell’onnipresente spettacolo mediatico, convinto com’è del valore eminentemente politico ed emancipativo di promuoverne una critica, avendo sempre cura di non assumere uno sguardo troppo accigliato, apocalittico verso il presente. Egli riesce, così, a incrociare nella sua scrittura, l’infinitamente piccolo del dettaglio con i grandi temi filosofici e morali, tenendo fede a un atteggiamento orientato al serio ludere, l’arte rinascimentale della riflessione intellettuale portata avanti con la giusta dose di leggerezza e giocosità. Postfazione di Claudio Castellacci.
Peripezie di una santa. Il culto di Sayyida‘ā’isha al-m
Laura Faranda
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2024
Se il sufismo femminile ha rappresentato una pietra d’inciampo della tradizione islamica ortodossa e se le sante sufi possono essere a pieno titolo annoverate tra le “parenti povere” delle ricerche dedicate al misticismo musulmano, Sayyida ‘Ā’isha al-Mannūbiyya – una santa medievale che gode a tutt’oggi di una viva devozione tra le donne di Tunisi – rappresenta una significativa eccezione. Con un taglio prevalentemente etnografico, il libro propone una ricomposizione cultuale e rituale della figura di questa santa nella Tunisi contemporanea, prestando attenzione preferenziale agli itinerari devozionali e alle traiettorie narrative e biografiche delle sue devote. Investite dalla santa di un mandato speciale che il dispositivo rituale amplifica, nel segno di una complicità di genere destinata a durare nel tempo e a oltrepassare i confini dello spazio domestico, le devote di ‘Ā’isha danzano ancora oggi per lei e “con” lei, invocando la sua baraka, la forza benefica di matrice divina che garantisce il controllo del male. Lo scenario storico-religioso e quello cerimoniale nel quale si inscrive il culto consentiranno di riflettere sugli esiti quanto mai attuali di un’attitudine negoziale, di segno femminile, tra ortodossia e devozione popolare. Dalle storie di vita rese “in prima persona” dalle adepte, al culto della santa affioreranno inoltre cammini devozionali, esperienze estatiche, immersioni nel mondo onirico o negli stati non ordinari di coscienza che rendono dicibile il senso del male e praticabile un dispositivo terapeutico intrinseco alla professione di fede. Le ragioni di una crisi individuale diventano così sorgenti di salute e autorizzano le donne della Sayyida a intraprendere un viaggio al tempo stesso mistico e riparativo. Una nota a cura dell’etnomusicologa Sara Antonini offre infine uno sguardo a tutto campo sui repertori musicali e sul paesaggio sonoro delle cerimonie che si svolgono in onore della santa.
Un lungo viaggio
Anna Giudice Amore
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2024
pagine: 98
«Possiamo dire che il riccio di mare sia stato lo "spirito guida" della nostra vita. Viaggiavamo sempre al seguito di Giovanni che a sua volta viaggiava al seguito della scienza. Il riccio ci ha portati in tutto il mondo; da Oak Ridge nel Tennessee nei cui laboratori i ricci arrivavano con l'aereo ogni mattina, al Cape Code dove si pescavano con la stessa facilità con cui si prendono a Mondello o a Nagoya. La copertina di questo libro non poteva che essere lo schizzo del riccio di mare donato da Renato Guttuso al suo amico biologo». Prefazione di Piero Longo.
I Paladini di Francia in America. Il teatro dell’Opera dei Pupi di Agrippino Manteo (1884-1947)
Jo Ann Cavallo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2024
L’Opera dei Pupi non solo fiorì in Sicilia e in altre regioni d’Italia, ma nel periodo della grande emigrazione emerse anche nelle comunità italiane diasporiche, dove gli immigrati s’immergevano sera dopo sera nelle stesse storie cavalleresche amate dai loro connazionali. Agrippino Manteo, nato a Grammichele (in provincia di Catania) nel 1884, apprese il mestiere di puparo dal leggendario Giuseppe Crimi, aprì il suo primo teatro in Argentina nel primo Novecento, e divenne poi il più importante puparo siciliano a New York durante gli anni Venti e Trenta. Il libro di Jo Ann Cavallo segue la storia della famiglia Manteo attraverso tre generazioni di pupari, dai primi anni in Sicilia di Agrippino, al suo teatrino stabile nella Little Italy di New York, e agli sforzi sostenuti dai suoi discendenti per diffondere la loro tradizione teatrale. Inoltre, porta alla luce per la prima volta il vasto repertorio epico dei Manteo attraverso un attento esame dei numerosi copioni inediti. Lo studio include la trascrizione di 8 spettacoli completi (dall’apparizione di Angelica del Catai a Parigi fino alla “battaglia dei tre contro tre” sull’isola di Lampedusa) e dei 285 riassunti originali esistenti tratti dal ciclo dei Paladini di Francia. Le analisi comparative si concentrano sul processo creativo di adattamento ai testi epici originali, passando dall’Orlando Innamorato di Boiardo e l’Orlando Furioso di Ariosto, alla Storia dei paladini di Francia nella prosa ottocentesca di Giusto Lodico, per arrivare alla stesura delle sceneggiature per la drammatizzazione teatrale. Con un contributo di Alessandro Napoli.
Tre poesie
Ignazio Buttitta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2024
pagine: 21
I testi di Ignazio Buttitta e di Pier Paolo Pasolini qui riprodotti non sono inediti e men che meno rari. Ne giustifica la pubblicazione il loro accostamento, finalizzato a restituire il dialogo intercorso tra i due autori. Se Pasolini riflette sulla poesia di Ignazio Buttitta "Io faccio il poeta", quest'ultimo dedica al primo la poesia "La peddi nova", che è anche il titolo suggerito dallo scrittore friulano per una delle raccolte più mature del poeta bagherese.
Carlo Magnu e Orlannu
Ignazio Buttitta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2024
"Carlo Magnu e Orlannu" mette in scena, interpretandolo magistralmente, un episodio assai apprezzato dagli spettatori dell'Opera dei pupi: la morte del saraceno Almonte d'Asia, che sulle montagne calabresi d'Aspromonte aveva ucciso Milone d'Anglante padre di Orlando. L'assassino, dormiente, viene riconosciuto da Carlo Magno, che anziché infliggergli un colpo mortale preferisce svegliarlo onorevolmente a duello. L'imperatore finisce tuttavia per soccombere. Prefazione di Salvatore D'Onofrio.
Vincenzo Consolo. Una poetica del movimento
Daniela Sampino Giamba
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2024
pagine: 56
Il volume è in effetti un inedito, perché non ancora stampato, ma anche un testo raro, perché era pur sempre minimamente circolato come tesi di laurea. Pur avendo più di vent’anni, questo lavoro di Daniela Sampino Giambanco non ha perso di interesse e la voce di Vincenzo Consolo ci viene incontro nel suo parlato dalle note profonde in cui il ritmo, il passo del discorso è così fortemente incatenato alle sue capacità di espressione poetica, ma anche al respiro del parlato dialettale in Sicilia. Lo scrittore qui si espone senza reticenze e con la generosità verso i giovani che gli era connaturata, abbraccia domande e risposte in un susseguirsi di notazioni che attingono ai livelli più profondi del suo essere nel mondo e nella scrittura.
L'anima dei pupi. The puppet's soul
Alessandro Ingoglia
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2024
pagine: 191
"Un giorno ricevo la telefonata della mia amica musicista Valentina Casesa che mi invita per fotografare uno spettacolo per il quale aveva curato gli arrangiamenti e suonato il pianoforte. Lo spettacolo era “La saracina”, un’opera musicata di Wagner raccontata da un contastorie, un puparo e un negromante e dove i personaggi in scena erano dei pupi. È così che ho conosciuto Salvatore Bumbello e suo figlio Luciano. Capii subito che quella era la storia che cercavo da tanto tempo e volevo raccontare: la vita e il mestiere di un puparo. Ogni volta che andavo a trovarlo, Salvatore, in laboratorio era una scoperta: una nuova marionetta, nuove vesti, nuovi attrezzi. Per me era anche un ritorno alla mia infanzia, al profumo del legno e del metallo lavorati che respiravo sempre nella bottega da falegname di mio nonno nell’officina accanto dello zio Totò, e all’odore pungente degli smalti e degli olii che invece respiravo nello studio di pittura di mio padre. Ad ogni foto cresceva in me lo stupore e l’ammirazione verso questo artigiano-artista che vive solo per la sua arte insieme a tutta la sua famiglia, coinvolta in ogni aspetto" (l'autore)