Libri di F. Alfano Miglietti (cur.)
Corpus Domini. Dal corpo glorioso alle rovine dell'anima. Catalogo della mostra (Milano, 27 ottobre 2021-30 gennaio 2022). Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 224
Il catalogo e la mostra (Palazzo Reale, Milano, 27 ottobre 2021 - 30 gennaio 2022), nati originariamentedal dialogo della curatrice Francesca Alfano Miglietti con la storica dell'arte e critica militante Lea Vergine, offrono una riflessione sull'insorgere nella contemporaneità di nuove forme di rappresentazione, ponendo l'attenzione sullo storico passaggio dal corpo vivo protagonista della Body Art al corpo rifatto dell'Iperrealismo, riflettendo sul mutamento dei canoni estetici della rappresentazione e sulla potente evocazione dell'individuo mediante i suoi resti, le sue tracce, i suoi rivestimenti. Il titolo si riferisce alla scomparsa del "corpo vero" a favore del "corpo dello spettacolo". Da un Corpo Glorioso - il corpo della consapevolezza, della ribellione, dell'alterità - al Corpo del Contemporaneo, inteso nella sua declinazione di corpo della società dello spettacolo e nelle sue forme più poetiche: il corpo dell'esodo, del lavoro, della moltitudine silenziosa. Ecco dunque corpi perfetti, modificati, ripensati, prodotti e riprodotti ed essenzialmente finti da un lato; dall'altro, corpi reali ma imperfetti, non rispondenti ai canoni estetici in vigore che, privati dell'accesso all'immagine, divengono invisibili. Attraverso installazioni, sculture, disegni, videoinstallazioni e fotografie, il lettore si immergerà in un percorso poliedrico, composto da 111 opere di 34 artisti riconosciuti a livello internazionale - alcune delle quali vere icone del contemporaneo, esposte per la prima volta in Italia, per raccontare la molteplicità della rappresentazione dell'essere umano. Dalle opere di iperrealisti storici, quali Duane Hanson, John DeAndrea e Carole A. Feuerman, artisti che hanno indagato l'iperrealtà della rappresentazione dell'essere contemporaneo, si approda ad altre tipologie narrative, dove il corpo è evocato più che rappresentato. Nei lavori di Christian Boltanski, scomparso di recente, Ibrahim Mahama, Chiharu Shiota, Dayanita Singh, Charles LeDray, il corpo sembra essere svanito lasciando solo le tracce del suo esserci stato. I frammenti del corpo, e la sua mutazione, così come le mutevoli condizioni sociali, sono presenti nelle opere di Oscar Muñoz, AES+F, Yael Bartana, Alfredo Jarr, Janine Antoni, Robert Gober, Andres Serrano, Robert Longo, Michel Rovner, Franko B. Nel catalogo l'analisi e i possibili significati del corpo sono affrontati da punti di vista e angolazioni eterogenei, con i saggi di Francesca Alfano Miglietti, Vincenzo Argentieri, Franco Berardi "Bifo", Furio Colombo, Francesca Giacomelli, Gianfranco Ravasi, Massimo Recalcati, Chiara Spangaro, Gino Strada e Moreno Zani.
A perdita d'occhio. Visibilità e invisibilità nell'arte contemporanea
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2018
pagine: 90
Un modo di vedere, un vedere doppio... Una serie di appunti sulle questioni sollevate dal problema della "visione" attraverso le opere di un nucleo di artisti contemporanei. Un saggio che diventa indagine linguistica imprescindibile da quella visiva, essendo suo tema costante lo "sguardo", il "guardare". Parole e opere che interagiscono spingendo il lettore a farsi obbligatoriamente anche "osservatore". Spesso, quanto accomuna questi autori - Fabio Mauri, Gino De Dominicis, Jannis Kounellis, Oscar Munoz. Claudio Parmiggiani, On Kawara tra gli altri - è apparentemente un pretesto, uno strumento, un segnale. In realtà, a renderli vicini è una potente onnipotenza: far vedere quello che non c'è, far vedere un presagio, una memoria, un amore, un tempo, un disagio, tutte "cose" che non si vedono e tuttavia si sentono, si percepiscono, coinvolgono, inquietano, attraggono. Con un'introduzione di Franco "Bifo" Berardi e un testo di Filippo Timi.
Nulla dies sine linea. Vita, diari e appunti di un uomo irrequieto
Antonio Marras
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 274
Pubblicata in occasione della mostra antologica di opere d'arte realizzate negli ultimi vent'anni da Antonio Marras, la monografia racconta il mondo visionario di dello stilista internazionale, un attraversamento dei segni emozionali e intellettuali che segnano tappe importanti nella sua vita. Il titolo è la famosa frase di Plinio il Vecchio riferita al pittore Apelle che "non lasciava passar giorno senza tratteggiare col pennello qualche linea", suggerisce come lo stesso ha sempre affiancato alla sua attività di stilista quella di artista. Antonio Marras, conosciuto come "il più intellettuale degli stilisti italiani", è noto soprattutto per le sue contaminazioni tra i mondi che compongono l'universo creativo: dal cinema alla poesia, dalla storia all'arte visiva. Ed è proprio quest'ultima la protagonista di Nulla dies sine linea. Vincitore del Premio Francesca Alinovi, protagonista di una delle ultime Biennali di Venezia, Marras si colloca al centro di un universo poetico teso fra linguaggi diversi, sospeso tra sconfinamenti da una materia all'altra, da una tecnica all'altra, da un'espressività all'altra. Il volume presenta una serie di installazioni, edite e inedite, e centinaia di disegni, schizzi, frammenti che Marras ha realizzato negli anni durante i suoi innumerevoli viaggi: memorie di sguardi, mappe, voci, silenzi, pensieri, mondi. Quaderni, album, diari riempiti di colori a testimoniare una creatività infinita e mai sedata. La monografia comprende un testo critico di Francesca Alfano Miglietti e testimonianze di poeti, musicisti, scrittori, artisti, intellettuali, giornalisti, proprio a evidenziare quanto le relazioni sono per Marras elementi poetici e parte del suo percorso solitario.
Sguardo di donna. Da Diane Arbus a Letizia Battaglia la passione e il coraggio
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2015
pagine: 285
"La Casa dei Tre Oci cerca, attraverso la fotografia, nuove storie da narrare e la mostra che qui è presentata lo dimostra: 'Sguardo di donna', attraverso le duecentocinquanta opere di venticinque fotografe di livello internazionale, racconta il coraggio, l'energia, la forza, lo slancio e la fede, le relazioni sociali e molto altro ancora, andando talvolta contro gli stereotipi dominanti e il già visto. Una mostra collettiva, interamente ideata dalla Casa dei Tre Oci, un progetto culturale indipendente che ha potuto concretizzarsi grazie alla curatela di Francesca Alfano Migli etti e agli attenti allestimenti d'autore di Antonio Marras. Un sincero ringraziamento va a quanti, in questi anni, hanno lavorato per la crescita e lo sviluppo delle attività culturali della Casa dei Tre Oci. Un riconoscimento speciale è dovuto a tutti coloro che In 'Sguardo di donna' hanno creduto e alle fotografe e ai prestatori che hanno accolto la richiesta della Casa dei Tre Oci, abbracciandone il progetto espositivo". (Giampietro Brunello)
Through women's eyes. From Diane Arbus to Letizia Battaglia. Passion and courage
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2015
pagine: 288
Stefano Russo. Homo mechanico. Ediz. italiana, inglese, francese
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2013
pagine: 200
Il volume documenta la recente produzione dell'artista siciliano Stefano Russo (1969). Valigie di cuoio e legno di varie dimensioni, geometriche e regolari, al cui interno convivono "gli oggetti più diversi, a volte comuni altre volte stravaganti e preziosi, assemblati - come spiega la curatrice - in modo simbolico e non funzionale, ma anche in articolate costruzioni che sembrano riflettere la volontà di penetrare la sfera dell'umano". Ogni valigia è un racconto, un "puro viaggiare" nel tempo e nello spazio, un viaggio che l'artista propone dentro la mente e dentro i sensi umani. Ad accompagnare le opere un testo della curatrice e un intervento dell'artista.
Per-corsi di arte contemporanea. Dall'Impressionismo a oggi
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2011
pagine: 360
Questo volume, pur strutturandosi come un manuale, lascia emergere la sua natura di discorso sull'arte, di posizione teorica, di racconto e di sguardo critico. Differisce da altri manuali sull'arte perché esclude le formule compilative e indaga i motivi e le "interferenze". Ciò che si è cercato di riprodurre è un clima, un ambiente, un orizzonte. Si è scelta una temporalità ribaltata, dove gli accadimenti camminano all'indietro: un'irregolarità temporale che introduce ad altri tipi di irregolarità, lo scorrere nell'arte di un tempo alterato e totale. Subito le problematiche più urgenti ed evidenti del contemporaneo, e dopo, con un balzo lungo cent'anni, scopriamo le tensioni di fine Ottocento e la nascita del nuovo secolo. Da qui in avanti il tempo scorre normale. Frammenti di manifesti teorici, parti di testi critici originali, dichiarazioni di poetica, la storia delle grandi mostre sono parte integrante della lettura di situazioni che si sono volute testimoniare con le voci che le hanno determinate. In uno dei "Racconti in sogno" di Yves Bonnefoy si immagina l'artista dell'ultimo giorno: "Il mondo stava per finire, giacché l'insieme delle immagini prodotte dall'umanità avrebbe superato il numero delle creature viventi". Questo libro inizia da qui, dal momento in cui pare che l'equilibrio tra la vita e il sembrare dei segni possa spezzarsi, dal momento in cui le immagini sembrano potersi sostituire alla vita.
Virusmoda. Chic and choc. Rivestimenti: moda, modelli e mutazioni
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2005
pagine: 304
Testimonianze, dichiarazioni, ansie e segreti di alcuni dei più importanti e significativi creatori della moda contemporanea. I grandi protagonisti della moda si svelano e si raccontano in maniera assolutamente inedita e insolita. Il volume propone gli incontri con i più importanti stilisti e le ultime generazioni di fashion designer: una raccolta di conversazioni, ritratti, immagini, avvicinamenti con tutto ciò che nella moda contemporanea ha creato scandalo, entusiasmo, eccitazione, partecipazione, con tutto ciò che ha costruito e decostruito i corpi e le identità a partire dai nostri "rivestimenti" e dalle relazioni di questi con gli altri linguaggi del contemporaneo.