Libri di Fabrizio Giulietti
Bruno Filippi. Una ghirlanda di garofani rossi
Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2025
pagine: 342
Bruno Filippi era nato a Livorno il 30 marzo 1900. Da bambino con la famiglia si trasferisce a Milano e ben presto aderisce all'anarchismo. Per essersi opposto alla prima guerra mondiale e partecipato a delle manifestazioni neutraliste, a quindici anni è processato e condannato a venti mesi di carcere. Oltre a collaborare alla stampa anarchica, nel 1919 compie alcuni attentati. La sera del 7 settembre 1919 resta dilaniato da un ordigno che sta per collocare al Caffè Biffi, tra i più noti ed esclusivi ritrovi dell’alta borghesia ed aristocrazia milanese. Attraverso una capillare e documentata indagine di ricognizione archivistica, giornalistica e bibliografica, Fabrizio Giulietti ne ricostruisce la vita e l’attività militante.
Umberto Vanguardia. Azione e propaganda di un anarchico napoletano (1879-1931)
Fabrizio Giulietti
Libro
editore: Galzerano
anno edizione: 2009
pagine: 144
Umberto Vanguardia era nato a Napoli il 19 maggio 1879: studente ginnasiale, quindicenne, iscritto al Fascio dei lavoratori, sognava di diventare un "santissimo Caserio" per assassinare l'allora presidente del Consiglio dei Ministri, Francesco Crispi. Arrestato nel 1898 per aver partecipato ai moti napoletani, è assegnato al domicilio coatto nell'isola di Ischia. All'interno del movimento anarchico, Umberto Vanguardia si attesta su posizioni unitarie e lavora per rafforzare il sindacalismo di base di matrice libertaria, organizzando, tra l'altro, lo sciopero generale del 1904. Tra i principali animatori della campagna per strappare l'educatore spagnolo Francisco Ferrer alla fucilazione, subisce una condanna a quattro anni di detenzione per un attentato dimostrativo in una chiesa. Cura la pubblicazione di vari organi di stampa, come Sorgete, Sorgiamo!, I Ribelli, I Picconieri ed altri. Eletto segretario della Lega dei lavoranti panettieri partecipa al biennio rosso, proclamando due decisivi scioperi della categoria. L'avvento del fascismo lo trova convinto e coraggioso oppositore: nel novembre 1926 viene assegnato per quattro anni al confino a Pantelleria, poi è trasferito ad Ustica, dove viene arrestato per "attentato alla sicurezza dello Stato", e nel 1929 è confinato nell'isola di Ponza. Prosciolto nel febbraio 1930, rientra a Napoli, dove muore il 28 dicembre 1931. Questo studio recupera ed offre anche una serie di interessanti articoli pubblicati da Vanguardia su vari periodici e giornali.
L'anarchismo napoletano agli inizi del Novecento. Dalla svolta liberale alla settimana rossa (1901-1914)
Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 224
Storia degli anarchici italiani in età giolittiana
Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 368
La storiografia sull'anarchismo italiano registra un punto molto positivo e importante grazie al presente lavoro, che colma un vuoto rilevante relativo al movimento anarchico nell'età giolittiana e al primo quindicennio del Novecento. Non che mancassero, ovviamente, specifiche incursioni sul tema, ma esse concernevano singole e settoriali questioni, quali il sindacalismo, l'educazionismo, l'individualismo, la campagna contro la guerra di Libia, la settimana rossa; difettava, invece, un'analisi d'insieme capace di comprendere, con uno sguardo generale, tutta la complessità storica emersa dopo il regicidio da parte di Gaetano Bresci (Monza, 29 luglio 1900) e il successivo indirizzo liberale impresso alla politica italiana da Giolitti. Va specificato, tuttavia, che questo volume è molto di più di un'opera di sintesi. Siamo in presenza, infatti, di un capillare scavo archivistico-bibliografico, che porta alla luce momenti cruciali non soltanto del movimento anarchico ma anche dei conflitti politici e sociali che hanno caratterizzato la storia italiana dalla svolta di fine secolo alla Grande guerra. Tale complessa e articolata ricostruzione è, infine, corredata da un'appendice di documenti archivistici inediti, relativi ai rapporti stilati dagli organi di polizia sul movimento anarchico e su alcune sue singole manifestazioni dal 1904 al 1913.
La rivista anarchica «Volontà» in età repubblicana (1946-1960)
Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2024
pagine: 238
Fondata nel luglio 1946, «Volontà» è senza dubbio tra le più importanti esperienze editoriali concepite dall’anarchismo italiano in età repubblicana. Diretta da Giovanna Berneri e Cesare Zaccaria, la rivista si presenta come una pubblicazione non soltanto di analisi e di critica politico-sociale, ma anche di studi, approfondimento e dibattito teorico-culturale. Particolarmente sensibile a settori di indagine non direttamente riconducibili alle postulazioni libertarie, il mensile ospita estratti e recensioni delle opere di prestigiose personalità delle scuole di pensiero laica, progressista e socialista liberale. Nonostante la costante attenzione dedicata alle vicende del movimento, «Volontà» riserva spazio soprattutto ai più rilevanti avvenimenti di attualità sociopolitica interna e internazionale. Si susseguono così ampi e circonstanziati elaborati che spaziano dalla «guerra fredda» all’attentato a Togliatti, il Piano Marshall, il Patto Atlantico, la riforma agraria, la questione di Trieste, la rivolta di Budapest, i tumulti contro il governo Tambroni, e altro ancora.
Dizionario biografico degli anarchici piemontesi
Fabrizio Giulietti
Libro
editore: Galzerano
anno edizione: 2013
pagine: 304
Attraverso un attento lavoro di scavo archivistico, Fabrizio Giulietti ricostruisce l'attività politica, sociale e culturale unita alle lotte condotte da duecento agitatori e propagandisti libertari piemontesi in un arco temporale che va dalla metà dell'Ottocento alla seconda guerra mondiale. La ricerca si avvale di una ricca documentazione giornalistica e bibliografica tale da coniugare la specificità delle singole storie individuali con la complessa dinamica evolutiva del tessuto politico-sociale dell'epoca. Gli esiti dell'indagine smentiscono ancora una volta gli storiografi marxisti sulla natura piccolo-borghese dell'anarchismo. La maggioranza dei militanti piemontesi proviene dalle fasce sociali più deboli e diseredate, con una composizione categoriale suddivisa in un 58% di lavoratori salariati, 32,5% di lavoratori autonomi, 2,5% di liberi professionisti e 4,5% di lavoratori della terra: un fenomeno dai tratti genuinamente popolari e, soprattutto, profondamente radicato nelle fabbriche e negli ambienti proletari.
Gli anarchici italiani dalla Grande guerra al fascismo
Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 200
Il volume propone la prima monografia sulle lotte politiche e sociali del movimento anarchico italiano negli anni tra la Grande guerra e l'ascesa del fascismo al potere. Pur presentando diverse incursioni sul tema, l'insieme di questi studi si era soffermato soprattutto su realtà localmente circoscritte o aspetti settorialmente definiti, oppure aveva allargato i propri ambiti di ricerca all'interno di un più vasto arco cronologico di riferimento. Mancava, tuttavia, una ricostruzione di più ampio respiro in grado di offrire un quadro dettagliato dell'agire anarchico nella complessa realtà politica del primo dopoguerra, cui l'autore guarda facendo ricorso, oltre alle fonti di provenienza ministeriale, alla copiosa produzione giornalistica e bibliografica - sia di matrice "istituzionale" sia di derivazione libertaria scandagliando periodici, riviste, opere di memorialistica, studi storiografici. Il costante raffronto tra i dati scaturiti da questa indagine e quelli ricavati dalla documentazione archivistica ha consentito non soltanto di espungere aporie e discrepanze interpretative ma anche di predisporre un approccio metodologico atto a coniugare la singolarità del fenomeno anarchico al più ampio e articolato processo di contrapposizione politico-sociale che ha contraddistinto la storia italiana dell'epoca.
L'anarchismo in Italia (1945-1960)
Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2018
pagine: 396
Studioso dell’anarchismo italiano dall’età giolittiana al fascismo, nel suo ultimo lavoro Fabrizio Giulietti affronta le vicende del movimento libertario nel delicato passaggio del secondo Dopoguerra. Il contesto è quello dell’impossibilità di una svolta rivoluzionaria e del trionfo dello Stato democratico, ma anche di un’Italia che, nel corso del conflitto, a nord e a sud, aveva vissuto due esperienze diverse che caratterizzarono la ricomposizione stessa del movimento. Difatti, nel Meridione gli ambienti libertari, in particolare grazie all’iniziativa della redazione della rivista «Volontà», proposero un approccio innovativo, dal taglio culturale ed educativo, svincolato da una rigida concezione classista che, invece, contraddistinse i gruppi che andarono ricostituendosi al Nord, maggiormente legati al movimento sindacale e alla dimensione politico-organizzativa. Ciò che più si evidenzia fu la difficoltà dei libertari a ricollocarsi in un mondo diviso in sfere di influenza e in una realtà italiana nella quale, a sinistra, era netta la predominanza del Partito comunista. Gli stessi sforzi di «Volontà», volti a una ridefinizione teorico-pratica capace di confrontarsi con la questione istituzionale in un’accezione non solo negativa, resteranno confinati in una pur preziosa dimensione teoretica, ma senza ricadute effettive nella società italiana. Si rileva così una chiara cesura tra la diffusione dell’anarchismo prima dell’avvento del fascismo e il suo radicamento in età repubblicana. Nonostante la presenza di personalità di una certa levatura e autorevolezza e un accurato impegno pubblicistico, l’anarchismo subì un forte ridimensionamento presentandosi come un’area politico-culturale assai ridotta e sempre sull’orlo della scissione, il più delle volte – ma non sempre – evitata più in ragione della comune, quanto generale, appartenenza dottrinaria che in forza di una effettiva capacità propositiva. Per quanto fosse un ambito dinamico, la scarsa capacità di sperimentazione è testimoniata dal fragile processo compositivo della Federazione anarchica italiana ma anche da una vera e propria ossessione politica e un’ansia organizzativa, che sarebbero sfociate in effimeri tentativi associativi. Si determinò un ristagno operativo e un riflusso dell’iniziativa militante solo in parte superata con la mobilitazione antifascista dell’estate del 1960, durante il governo Tambroni, che permise al movimento antiautoritario di misurare una certa capacità espansiva. Il testo di Giulietti offre un affresco dettagliato sull’insieme dell’anarchismo italiano del secondo dopoguerra, basato prevalentemente su fonti a stampa, con una riflessione incentrata sia sulla dimensione culturale sia sugli istituti politici. Pur evincendosi poco una più precisa dimensione quantitativa, ne esce un ambiente ricco e vivace, testimone della propria incompatibilità con i nuovi assetti statuali postbellici.
Carlo Melchionna. Anarchismo e lotte sociali 1886-1932
Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2019
pagine: 292
La stampa anarchica napoletana. Periodici e numeri unici dal 1900 al 1910
Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2021
pagine: 190
Vasta e capillare indagine documentaria, il volume ricostruisce l'attività giornalistica dell'anarchismo napoletano nel primo decennio del Novecento. Con ampie e articolate riflessioni relative all'antimilitarismo, l'antiautoritarismo, l'antiparlamentarismo, la dialettica riforme/rivoluzione, e altro ancora, i periodici partenopei sono di considerevole interesse sia sotto il profilo delle analisi sugli avvenimenti sociopolitici interni e internazionali sia per l'elevato livello delle elaborazioni ideologico-dottrinarie. Un tentativo per restituire alla memoria una dimensione teorica, ideologica e dottrinaria che non aveva finora suscitato alcuno specifico interesse o particolare considerazione storiografica.
Poesie
Fabrizio Giulietti
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2021
pagine: 72
Poesie, di Fabrizio Giulietti, è una raccolta che testimonia la piena maturità espressiva dell'autore sottesa ad una forte originalità che si traduce in una parola pronunciata con urgenza nella sua icasticità. I componimenti, che tendono alla verticalità, sono pervasi da un'aurea di magia e sospensione, zona dalla quale sgorgano senza sforzo i versi del poeta raffinati e ben cesellati, connotati da un senso di mistero che sfiora l'indicibile.
Contro tutti gli Stati e tutti i governi. Saggi e articoli sull'anarchismo italiano (1900-1945)
Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2022
pagine: 322
Attraverso un capillare lavoro di scavo archivistico, giornalistico e bibliografico, il volume propone un sintetico excursus sulle lotte politiche e sociali del movimento anarchico italiano durante la prima metà del XX secolo. Motivo dominante dell’opera, è l’assunzione di una caratterizzazione irriducibilmente antistatalista e antilegalitaria che, in ogni luogo e in ogni tempo, ha contraddistinto l’azione e l’iniziativa anarchica. Molto eloquente, sotto questo profilo, si configura il saggio dedicato ai rapporti con il bolscevismo sovietico. In antitesi a tutte le altre componenti dello schieramento rivoluzionario internazionale, osservatori e commentatori libertari esprimono sin da subito radicali critiche agli orientamenti liberticidi e autoritari del governo Lenin, producendosi, ben prima dell’avvento dello stalinismo, in una denuncia serrata e incalzante sulle degenerazioni accentratrici e dittatoriali della Rivoluzione d’Ottobre e il progressivo annientamento delle ragioni stesse che avevano trascinato alla vittoriosa sollevazione popolare.