Libri di Federica Pitillo
Dissonanze del moderno. Hegel e la moralità
Federica Pitillo
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 216
Che cosa accade quando la libertà si assolutizza e pretende di trovare soltanto in sé stessa il proprio fondamento? A partire dalla sezione dei Lineamenti di filosofia del diritto dedicata alla moralità, questo saggio attraversa alcune delle opere più significative di Hegel – dalla Fenomenologia dello spirito all’Enciclopedia e alle Lezioni di estetica – per esplorare una questione decisiva della modernità: il rapporto, spesso conflittuale, tra la soggettività morale e l’ordine etico. Hegel non espone una propria dottrina morale, ma offre una diagnosi critica dei rischi sottesi alle concezioni morali più significative del suo tempo: quando la coscienza si chiude in sé stessa, la libertà può degenerare in isolamento, depressione, inazione, egoismo e narcisismo. Il pensiero hegeliano si rivela allora sorprendentemente attuale, perché aiuta a comprendere le tensioni tra individuo e comunità, tra esigenze soggettive e legami storici, tra interiorità e mondo. In un’epoca attraversata da crisi sociali, questo saggio mostra come la filosofia pratica di Hegel possa ancora parlare al presente, fornendo strumenti per ripensare la libertà al di là delle sue deformazioni.
Spirito europeo e senso storico. Gli intellettuali tedeschi e la cultura italiana
Libro: Libro in brossura
editore: Istituto Italiano di Studi Germanici
anno edizione: 2024
Il volume si propone di indagare il modo in cui nella prima metà del Novecento diversi intellettuali hanno riflettuto sul rapporto fra la cultura filosofica e letteraria italiana e quella tedesca, ponendo come tema centrale quello del senso storico. Il percorso qui proposto, che include nomi quali Benedetto Croce, Antonio Gramsci, Arnaldo Momigliano, Delio Cantimori, Luigi Scaravelli, Enrico De Negri, Guido Calogero, Ernesto Grassi ed Ernesto De Martino, ha lo scopo di far luce sugli scambi e sulle interpolazioni fra cultura italiana e cultura tedesca, nella convinzione che questa 'traslatio studiorum' sia germe di nuove idee. I saggi che compongono il volume, affidati a docenti, ricercatrici e ricercatori con formazioni, interessi di studio e metodi di lavoro differenti, sono accomunati dal tentativo di incoraggiare anche una riflessione sullo statuto dell'Europa dei nostri giorni per immaginare nuovi scenari per il futuro.
La meraviglia del barbaro. L'intelletto negli scritti jenesi di Hegel (1801-1805)
Federica Pitillo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2022
pagine: 284
Questo saggio indaga la funzione dell'intelletto negli anni jenesi della riflessione di Hegel, in un'ottica che ne accentua la valenza teoretico-conoscitiva. L'obiettivo è di offrire una ricostruzione della teoria hegeliana dell'intelletto a partire dalla tesi di una sua parziale riabilitazione, che ha origine nel confronto con il dibattito post-kantiano e con le cosiddette 'filosofie della riflessione'. Lo studio intende dimostrare che Verstand e Vernunft non possono essere pensate come due facoltà separate. Il processo mediante il quale il potere analitico-astraente dell'intelletto diventa potere negativo coincide già con l'operare della ragione. In questa capacità di fuoriuscire da un modello conoscitivo operante tramite identificazioni e scissioni per cogliersi come inquietudine e movimento risiede il significato più profondo della dialettica hegeliana.
Filosofia italiana. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 204
Filosofia Italiana 2020/2.
La moralità dell'ironia. Hegel e la modernità
Juliane Rebentisch
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2019
pagine: 137
Nei "Lineamenti di filosofia del diritto" l'ironia romantica rappresenta il culmine di quella divergenza fra libertà soggettiva e universalità etica che caratterizza complessivamente la sfera della moralità. Con e contro Hegel, Rebentisch intende mostrare come sia possibile rimanere fedeli al progetto hegeliano di un'eticità intersoggettiva e storica soltanto attraverso una correzione della sua critica ai romantici. In un interessante percorso che va da Socrate a Deleuze, Rebentisch sottolinea l'impossibilità di una perfetta coincidenza fra natura interiore e forma sociale del soggetto, il quale resta sempre esposto alla possibilità di un cambiamento radicale nei confronti di se stesso e del mondo.