Libri di Ferdinando Galiani
Sentenze e motti di spirito
Ferdinando Galiani
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 174
Economista, diplomatico, magistrato, l’abate Ferdinando Galiani (1738-1787) può probabilmente essere considerato il più “europeo” degli illuministi italiani suoi contemporanei, tra i quali spicca per la cultura enciclopedica e cosmopolita, aperta a tutte le sollecitazioni del suo tempo. Delinea, dell’uomo e dell’erudito, un profilo quanto mai significativo la presente scelta di “voci” — massime, sentenze, aneddoti, motti di spirito, ecc. — disposte alfabeticamente e ricavate dalle più diverse opere, manoscritte e a stampa, dell’abate (trattati, economici e giuridici, scritti satirici e d’occasione, epistolari, ecc.), lungo un arco di oltre quarant’anni. Ma la raccolta non si esaurisce in una semplice silloge di testi “esemplari” o in una svagata collezione di quadretti tipici di un Settecento di maniera. Documenta piuttosto lo spirito arguto di Galiani, la vivace personalità — che lo rese, durante il soggiorno parigino in qualità di segretario d’ambasciata (1749-1769), beniamino dei salotti più esclusivi della capitale —, il gusto per la narrazione, che sapientemente arricchisce di apologhi curiosi, di esempi sapidi, la profonda dottrina, la vasta esperienza mondana. Queste pagine allora non restituiscono soltanto l’immagine di un grande illuminista, ma offrono anche una testimonianza autorevole e preziosa su fatti, cose, persone di un periodo fondamentale nella storia della civiltà europea.
Tre scherzi seri
Ferdinando Galiani
Libro: Copertina morbida
editore: Di Mauro Franco
anno edizione: 2022
pagine: 136
Considerati a lungo dalla critica come "minori", i tre testi di Ferdinando Galiani che si presentano in quest'edizione si rivelano degni di essere riscoperti, tanto sul piano stilistico quanto su quello dei contenuti. Inscritti nel contesto napoletano della seconda metà del Settecento, questi opuscoli burleschi ci parlano di un aspetto cruciale del pensiero del Galiani e di una critica ben precisa alla realtà dell'epoca, che l'abate poteva osservare nelle vesti di «filosofo». Ecco i tre "scherzi seri": nel primo, l'Orazione, si ridicolizza il fenomeno del cicisbeismo e si affronta il valore sociale dell'amore; nel secondo, la Spaventosissima descrizione, si fa la parodia della produzione letteraria e artistica scatenata dall'eruzione vesuviana del '79; nel terzo, i Componimenti vari, si mettono alla berlina le vuote prassi accademiche celebrando la morte di un boia.
Spaventosissima descrizione dello spaventoso spavento che ci spaventò tutti coll'eruzione del Vesuvio la sera degli otto d'agosto 1779...
Ferdinando Galiani
Libro: Copertina morbida
editore: Intra Moenia
anno edizione: 2016
pagine: 48
Ironico e divertente pamphlet per raccontare l'eruzione del Vesuvio del 1779. L'autore è l'abate Ferdinando Galiani che prende a pretesto l'avvenimento per intrecciare aneddoti filosofici e deliziosi ritratti della vita cittadina dell'epoca.
Il carteggio inedito. Ferdinando Galiani-Lorenzo Mehus (1753-1786)
Ferdinando Galiani, Lorenzo Mehus
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2003
pagine: 218
Dell'interesse e dell'usure
Ferdinando Galiani
Libro
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2001
pagine: 32
Nuovi saggi inediti di economia
Ferdinando Galiani
Libro
editore: CEDAM
anno edizione: 1974
pagine: 98
Socrate immaginario. Commedia per musica
Ferdinando Galiani
Libro: Libro in brossura
editore: Denaro Libri
anno edizione: 2010
pagine: 192
Carteggio (1749-1758)
Ferdinando Galiani, Gaspare Cerati
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2009
pagine: 164
Monsignor Gaspare Cerati fu a lungo Provveditore dell'Università di Pisa (1733-69) ed anche per tale motivo ebbe intensi rapporti con Celestino Galiani (suo collega per l'ateneo napoletano) e, attraverso di questi, con il nipote Ferdinando e ciò già a partire dalla fine degli anni Quaranta e quindi in tempi precedenti la composizione e la stampa del suo celeberrimo e precocissimo capolavoro, il Della Moneta. Lo scambio epistolare, intercorso per quasi un decennio (1749-1758), tra il giovane studioso meridionale e il più attempato funzionario granducale appare quanto mai interessante e rimanda a motivi di natura prevalentemente economica e al frequentatissimo dibattito in tema di fisiocrazia e di commercio internazionale. Tuttavia i temi presenti in queste lettere non si esauriscono in questa esclusiva dimensione: a esempio, una lunga e affascinante lettera del Galiani è dedicata alla descrizione dei recenti ritrovamenti della Villa dei Pisoni a Ercolano e quindi alla descrizione della metodologia esperita dal Padre Piaggio per lo svolgimento dei papiri carbonizzati ritrovati appunto in tale sito.