Libri di Francesco Cherubini
Afghanistan 2021 fine della guerra infinita? Storia, geopolitica, diritto, sicurezza
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 294
Il 15 agosto 2021, l'esercito statunitense lasciava frettolosamente l'Afghanistan. Allo stesso tempo, con pari rapidità, iTaliban correvano in direzione di Kabul, prendendone possesso e posizionandovi la prima pietra per la ricostituzione del loro "Emirato islamico". Trentacinque anni dopo che Mosca aveva richiamato in patria l'Armata rossa, anche Washington prendeva atto degli scarsi risultati della sua avventura militare afghana, conclusasi con un clamoroso nulla di fatto, a fronte di un tributo umano ed economico incalcolabile. È veramente, questa, la fine della guerra infinita? All'interno del volume, docenti universitari, ricercatori e professionisti del settore hanno proposto una ulteriore prospettiva di lettura della questione afghana, approfondendone criticamente gli aspetti storici, geopolitici, giuridici e securitari, fornendo al lettore gli strumenti per una comprensione più completa della situazione odierna.
Uniti si può. I valori dell'Unione Europea in tempo di crisi
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2020
pagine: 156
Da alcuni anni il processo di integrazione europea sta mostrando forti limiti: gli ideali che hanno sempre ispirato l'Europa unita non sembrano più incidere nelle scelte di Bruxelles né rappresentare un solido riferimento per i cittadini del Vecchio continente. Tale situazione impone un'approfondita analisi delle dinamiche dell'odierna "crisi" di valori e una riflessione sugli attuali problemi dell'Unione al fine di individuarne le cause, valutarne le conseguenze e delinearne gli scenari futuri.
Le decisioni nel sistema delle fonti dell’ordinamento europeo
Francesco Cherubini
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2018
pagine: X-129
"Il fenomeno delle organizzazioni internazionali, che ormai da tempo ha superato la soglia della soggettività internazionale, oggi riconosciuta ad esse in modo pressoché unanime, ha dato vita, fra l’altro, ad una “sistematica” delle fonti c.d. di terzo grado alquanto complessa. Quasi trecento organizzazioni internazionali, per non parlare di quelle estinte, hanno prodotto e continuano oggi a produrre una notevole quantità di atti di diritto derivato estremamente variegata: per denominazione, contenuti, portata ed effetti giuridici. In dottrina si è sviluppata e consolidata una classificazione degli atti delle organizzazioni internazionali che fa leva, principalmente, sui seguenti criteri. Intanto, si esclude che nel novero di tali atti vadano collocati quelli fondati sul diritto internazionale generale, quali ad esempio la rinuncia, il riconoscimento, la denuncia et similia: per essi, il diritto delle organizzazioni internazionali aggiunge poco o nulla rispetto a quanto già il diritto internazionale non preveda. Tale premessa restringe il campo a quegli atti giuridici che, “a differenza di quelli del diritto internazionale, derivano la loro giuridicità da una norma attributiva di competenza, norma questa ricavabile dallo statuto dell’ente considerato” o , per dirla con altri, restringe il campo a quegli “‘institutional’ unilateral acts of IOs, that is, acts whose source is to be found (albeit sometimes implicitly) in the constituent instruments of the organizations themselves”." (Dall'Introduzione)

