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Libri di Francesco Lepore

Angela Bottari. Storia di una donna libera

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2024

pagine: 246

Angela Bottari ha segnato la storia italiana della seconda metà del Novecento. I diritti e le libertà della persona, in particolare delle donne, furono la sua più autentica passione: per il loro riconoscimento Angela lottò senza quartiere durante i tre mandati come deputata della Repubblica e, poi, nel restante vissuto messinese. Il suo complesso percorso esistenziale è ricostruito attraverso testimonianze e interviste di chi ne condivise le battaglie politiche o semplicemente ebbe la fortuna di conoscerla.
20,00 19,00

Il delitto di Giarre. 1980: un «caso insoluto» e le battaglie del movimento LGBT+ in Italia

Francesco Lepore

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2023

pagine: 204

Quasi abbracciati e mano nella mano, uccisi entrambi da colpi di pistola alla testa. Furono trovati così, il 31 ottobre 1980, sotto un pino marittimo nella Vigna del Principe a Giarre, i corpi del venticinquenne Giorgio Agatino Giammona e del quindicenne Antonio Galatola, detto Toni. Per tutti, in paese, le vittime erano i ziti – “i fidanzati” – e Giorgio veniva da tempo additato quale puppu cu bullu: un “frocio patentato”, accusato di aver traviato un giovane innocente. Ma a rendere inaccettabile quella relazione era, in realtà, solo l’orientamento sessuale dei due, e non a caso le indagini si infransero contro un muro di silenzio e tra molti punti oscuri. La vicenda scosse però fortemente l’opinione pubblica, che fu portata per la prima volta a riconoscere l’esistenza della discriminazione verso le persone omosessuali. E poco più di un mese dopo veniva costituito a Palermo il primo nucleo di Arcigay, la più importante associazione LGBT+ italiana. Attraverso l’attenta ricostruzione del delitto – alla luce di articoli e testimonianze – Francesco Lepore racconta quattro decenni di battaglie e rivendicazioni del movimento LGBT+ italiano.
13,00 12,35

Il delitto di Giarre. 1980: un «caso insoluto» e le battaglie del movimento LGBT+ in Italia

Francesco Lepore

Libro: Libro rilegato

editore: Rizzoli

anno edizione: 2021

pagine: 192

Quasi abbracciati e mano nella mano, uccisi entrambi da un colpo di pistola alla testa. Furono trovati così, il 31 ottobre 1980, sotto un enorme pino marittimo nella Vigna del Principe a Giarre, i corpi del venticinquenne Giorgio Agatino Giammona e del quindicenne Antonio Galatola, detto Toni. I due erano scomparsi quattordici giorni prima. Subito, nella cittadina del catanese, si inizia a vociferare di doppio suicidio, o di omicidio-suicidio. Per tutti, in paese, le vittime erano i ziti – «i fidanzati» – e Giorgio veniva ormai da tempo additato quale puppu cu bullu: un «frocio patentato», insomma, accusato di aver traviato un giovane innocente. A rendere inaccettabile quella relazione è, in realtà, solo l'orientamento sessuale dei due: a quella stessa società sembra assolutamente normale che una sorella di Toni sia andata via di casa a dodici anni, e a quindici sia già madre. Intanto, mentre i parenti delle vittime si affannano a negarne l'omosessualità, le indagini si infrangono contro un muro di silenzio e i punti da chiarire restano tanti. Com'è possibile che i cadaveri siano stati rinvenuti in una zona battuta, a poche centinaia di metri dalla caserma dei carabinieri? E come conciliare la posizione dei corpi e la traiettoria dei proiettili con l'ipotesi di suicidio-omicidio? Infatti, di lì a pochi giorni, il tredicenne Francesco Messina – nipote di Toni – confessa: i due l'hanno supplicato di ucciderli, e sono arrivati persino a minacciarlo di morte se non li avesse aiutati. Poi, però, il ragazzino ritratta, sostenendo di aver confessato dietro pressione delle forze dell'ordine. Quello che è certo è che Giorgio e Toni sono morti del pregiudizio di una intera comunità nei loro riguardi. La vicenda scosse fortemente l'opinione pubblica, che fu portata per la prima volta a riconoscere l'esistenza dell'effettiva discriminazione verso le persone omosessuali. Come diretta conseguenza nacque il Fuori! di Catania. E, il 9 dicembre 1980, a poco più di un mese dal ritrovamento dei corpi dei due ragazzi fu costituito a Palermo su organizzazione di don Marco Bisceglia il primo nucleo di Arcigay, la più importante associazione LGBT+ italiana. Attraverso l'attenta ricostruzione del delitto (alla luce degli articoli coevi, di testimonianze provenienti dall'ambiente familiare degli ziti, da quello civico giarrese e da quello degli attivisti/e) Francesco Lepore racconta quattro decenni di battaglie e rivendicazioni del movimento LGBT+ italiano.
17,00 16,15

Stonewall. Memoria e futuro di una rivolta

Stonewall. Memoria e futuro di una rivolta

Libro: Libro in brossura

editore: Villaggio Maori

anno edizione: 2020

pagine: 166

New York, 28 giugno 1969. Dopo un’incursione della polizia in piena notte, fuori dallo Stonewall Inn Bar scattano i moti che segneranno l’inizio del movimento contemporaneo di liberazione Lgbt+. La polizia si rifugia all’interno del locale, assediata da una folla di duemila persone al grido di «Gay Power!». A cinquant’anni dai moti di Stonewall, Francesco Lepore e Yuri Guaiana danno voce ad attivisti e attiviste italiani e italiane e del resto del mondo che quotidianamente lottano per i diritti umani delle persone Lgbt+. "Stonewall. Memoria e futuro di una rivolta" porta con sé la speranza di un futuro di conquista della piena uguaglianza per tutte le minoranze appartenenti alla bandiera arcobaleno, nel ricordo vivido di chi ha lottato per la libertà di essere, semplicemente, se stesso contro ogni forma di discriminazione e oppressione.
15,00

Serephica charitas. Note storico-critiche sull'alcantarino Carlo di S.Pasquale (1818-1878)

Francesco Lepore

Libro

editore: Libreria Editrice Vaticana

anno edizione: 2016

Carlo di S. Pasquale (1818-1878) fu uno dei protagonisti dell'ultima stagione dell'alcantarismo italiano. Umile terziario di convento, incarnò l'autentico spirito serafico con una vita improntata alla povertà, penitenza e amore misericordioso verso il prossimo. Travolto dalla bufera delle leggi eversive postunitarie, fu costretto ad abbandonare il chiostro e a rientrare nel paese natale, dove si fece tutto a tutti con un diuturno apostolato di carità. Favorito da doni mistici, si spense acclamato quale santo e tale è ancora oggi riguardato dai numerosi fedeli che accorrono al suo sepolcro. Basata su documenti d'archivio, Seraphica charitas ricostruisce le vicende tanto umane quanto interiori di questo seguace del Poverello e offre in tal modo al lettore un valido aiuto per scoprire una meravigliosa figura di fedele testimone cristiano tra quegli innumerevoli uomini e donne che "hanno fatto della misericordia la loro missione di vita" (Papa Francesco, Misericordiae vultus 24).
12,00

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