Libri di Francesco Renda
L'autonomia della discordia. Storia, realtà, prospettive
Lino Buscemi, Francesco Renda
Libro: Libro in brossura
editore: Torri del Vento Edizioni di Terra di Vento
anno edizione: 2023
pagine: 126
C’è una tradizione storica dell’autonomismo siciliano? Qual è oggi la realtà della autonomia regionale? Per rispondere ai quesiti, Lino Buscemi ha intervistato lo storico Francesco Renda pochi anni prima della sua scomparsa, avvenuta a Palermo il 12 maggio 2013 all’età di 91 anni. Più di sei ore di registrazione, effettuata, in quattro puntate, nel novembre 2008. L’intervista per i suoi contenuti e per le riflessioni soprattutto finali, è, forse, da considerare, senza retorica, il suo testamento spirituale da tramandare, idealmente e prevalentemente, alle giovani generazioni. Colpisce del prof. Renda, sfogliando le pagine di questo libro, la lungimiranza del suo pensiero, la freschezza dei suoi ricordi, la chiarezza del racconto, l’entusiasmo, la passione civile mai venuta meno nell’arco della sua lunga esistenza terrena, l’amore per la Sicilia e la sua plurisecolare Storia.
I fasci siciliani (1892-1894)
Francesco Renda
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 382
Salvatore Giuliano. Una biografia storica
Francesco Renda
Libro
editore: Di Girolamo
anno edizione: 2020
pagine: 144
Francesco Renda prende come punto di riferimento il 1961, anno in cui viene realizzato il film di Rosi su Salvatore Giuliano, e scrive quella che più volte definisce “una biografia storica” analizzando le fonti con l’obiettivo di proporre al lettore la verità storicamente determinata sul bandito di Montelepre. Intorno a Salvatore Giuliano trasformato in mito tornano ad addensarsi le nebbie sentimentali che lo promuovono a bandito sociale, una sorta di Robin Hood siciliano. Renda lo riporta invece nel quadro temporale della Sicilia del secondo dopoguerra, e bastano i numeri a tracciarne il profilo perché, come scrive lo storico, “i morti ufficialmente attribuiti a Giuliano assommano alla cifra impressionante di 430, per lo più povera gente, contadini innocenti, battaglieri sindacalisti, carabinieri e poliziotti”. Questo saggio, proposto nel 2020 in cui cadono i 70 anni dall’uccisione di Salvatore Giuliano, è arricchito da un contributo di Francesco Giuffrida e dalla postfazione di Rosario Mangiameli.
La mafia. Quattro studi
Vittorio Frosini, Francesco Renda, Leonardo Sciascia
Libro: Copertina morbida
editore: Firenzelibri
anno edizione: 1970
pagine: 120
La mafia. Tre studi
Vittorio Frosini, Francesco Renda, Leonardo Sciascia
Libro: Libro in brossura
editore: Firenzelibri
anno edizione: 1970
pagine: 120
Frosini studia la mafia nel suo aspetto storico-sociologico, Renda nel suo aspetto sociologico-politico, Sciascia nel suo aspetto letterario.
Bernardo Tanucci e i beni dei gesuiti in Sicilia
Francesco Renda
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 1974
pagine: 684
Portella della Ginestra e la guerra fredda. I cento anni della Cgil siciliana. Conversazioni con Antonio Riolo
Francesco Renda
Libro
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2007
pagine: 250
L'autore, che avrebbe dovuto tenere il comizio a Portella quel 1° Maggio del '47, racconta, da testimone e da protagonista, la vicenda della strage per opera della banda di Salvatore Giuliano. Nella forma della conversazione, a cui è sotteso il rigore dello studioso, egli sviluppa una chiave di lettura della strage che la colloca nella dimensione internazionale della "guerra fredda", mettendo in luce come, nell'intreccio perverso tra politica, mafia e banditismo, impegnati nella difesa degli interessi economici e politici degli agrari, all'indomani dell'avanzata del Blocco del Popolo nelle elezioni siciliane del 20 aprile 1947, al fondo della strage si inserisca l'esigenza degli Stati Uniti di esautorare le sinistre dai governi nazionali e regionali delle aree strategicamente rilevanti. Da Portella il racconto passa ai cento anni di storia della Cgil siciliana, che affonda le sue radici nel movimento dei Fasci dei lavoratori e che da lì è venuta poi tessendo per tutto un secolo una trama di lotte e di conquiste che hanno collocato la Sicilia e il popolo siciliano "sul davanti della storia nazionale e internazionale". Terzo momento è quello dedicato all'Autonomia della Sicilia e al suo Statuto. A sessant'anni di distanza, conclude Renda, è innegabile che l'Autonomia abbia dato alla Sicilia un'identità che prima non aveva; è pure vero il fatto che alcune sue caratteristiche, come l'esclusività legislativa, sono all'origine di una condizione di separatezza della vita dell'isola dal resto del paese.
Liberare l'Italia dalle mafie
Francesco Renda
Libro
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2008
pagine: 136
L'ultimo libro sulla mafia dello storico siciliano Francesco Renda è stato pubblicato nel 1998, esattamente dieci anni fa. Oggi, alla luce delle tante e importanti novità che si stanno registrando nei riguardi del fenomeno criminale, e consideratane la gravissima espansione qualitativa e quantitativa nell'economia e nella società italiana ben oltre i territori e i settori tradizionalmente controllati, Francesco Renda aggiorna la sua analisi e, in un serrato e incisivo dialogo con Antonio Riolo, indaga le modalità necessarie per rendere concreta quella che potrebbe sembrare destinata a restare un'utopia: la liberazione dell'Italia dalle mafie.
La grande impresa. Domenico Caracciolo viceré e primo ministro tra palermo e Napoli
Francesco Renda
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2010
pagine: 165
Sullo sfondo della "difficile unione" tra la Sicilia e Napoli, lo storico siciliano punta la lente d'ingrandimento della ricerca su una figura dominante e multiforme dell'Illuminismo europeo e traccia il bilancio dell'azione di un personaggio tra i più controversi della travagliata storia del regno del sud. "Cosa fa degno di fama Domenico Caracciolo? A nostro giudizio - sintetizza Francesco Renda -la volontà di realizzare una grande impresa, da lui definita l'epopea della resurrezione siciliana, per creare le basi necessarie allo sviluppo delle arti, dell'agricoltura, della industria, del commercio e della cultura generale del Regno di Sicilia. Tutta la storia del viceregno di Caracciolo è concentrata nella realizzazione di quella impresa, formalizzata in proposta di catastazione generale del territorio isolano e di trasformazione della imposta personale in imposta sulla terra, che avrebbe fatto pagare solo chi ne aveva il possesso. Caracciolo aveva una cultura europea. Prese perciò a modello il catasto già realizzato in Lombardia, in modo che nella sua esecuzione si adottasse lo stesso metodo e si ottenessero i medesimi risultati della Lombardia. Ed era quel metodo, il Sud che agiva alla stessa maniera del Nord, la vera novità rivoluzionaria, cui i baroni siciliani opposero un accanito rifiuto. Fu chimera o utopia quello che Caracciolo avrebbe voluto attuare?".
Federico II e la Sicilia
Francesco Renda
Libro: Libro rilegato
editore: Rubbettino
anno edizione: 2011
pagine: 218
Senza la Sicilia, fu lo stesso Federico a dichiararlo, non avrebbe potuto fare lo statista. E senza la Sicilia, lo stupor mundi, l'uomo d'ingegno e di cultura che conosciamo, non sarebbe esistito. Federico, divenuto imperatore, volle perseguire l'obiettivo di incorporare la Sicilia nel Sacro Romano Impero innescando un conflitto epocale con la Chiesa che non poteva consentire questa unione. La supremazia religiosa del papa alla fine ebbe il sopravvento sulla potenza imperiale e Federico fu inesorabilmente sconfitto. Unito all'Impero nonostante il dissenso della Chiesa, il Regno di Sicilia fu il luogo ove Federico II realizzò le sue opere maggiori. La prima fu la fondazione dell'Università degli Studi di Napoli. Seguirono Foggia, creata capitale, Melfi ove si promulgarono le costituzioni del Regno delle Sicilie, la Corte imperiale, fatta centro di cultura, di filosofia e di scienza. Sempre nel Regno di Sicilia promosse infine la poesia in volgare, dalla quale ebbero origine la lingua siciliana e la lingua italiana.
Storie di lotte e di conquiste nella provincia di Enna. Testimonianze e protagonisti
Gaetano Vicari
Libro: Libro rilegato
editore: La Moderna
anno edizione: 2020
pagine: 224
"L’autore non è uno storico di professione, ma il libro merita comunque attenzione, non come libro di storia nel senso tradizionale del termine ma come libro che racconta, le storie delle lotte e delle conquiste dei lavoratori della provincia di Enna con le testimonianze di coloro che di quelle storie furono diretti protagonisti... Molti di quei protagonisti, sebbene uomini e donne semplici, furono veri eroi, protagonisti di un’epopea che ha segnato la storia della Sicilia e la storia d’Italia... Oggi fortunatamente non abbiamo bisogno d’eroi. Abbiamo però bisogno della loro memoria. Goethe, scrisse che i popoli senza memoria non sono popoli civili. Si potrebbe aggiungere che la memoria è come la bussola per il marinaio che naviga in mare aperto. Nella vita, chi perde la memoria perde la bussola della sua vita.Il libro pur con tutti i suoi limiti e i possibili errori, concorre a mantenere la memoria di un passato che forse alcuni, anche nella stessa Enna, sarebbero interessati a che si disperdesse come nebbia al vento." (Dalla prefazione di Francesco Renda)