Libri di Francesco Saverio Minervini
La bottega del falsario. Menzogna, simulazione e follia nel Seicento
Francesco Saverio Minervini
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2021
pagine: 156
Rileggendo momenti, idee e personaggi della storia della cultura secondo un’innovativa prospettiva, la tradizione letteraria italiana si segnala per la ricercata mistificazione della realtà, esercizio di libertà conseguito dagli intellettuali attraverso la creazione e la costante assunzione del principio della simulazione. Recuperando esperienze letterarie meno note, nel volume si ripercorrono le principali articolazioni della menzogna e della simulazione nella letteratura e i loro ‘folli’ esiti nella drammaturgia del Seicento. Dalla teoria morale della bugia in Agostino all’allegoria della Commedia di Dante, dall’ironia epico-cavalleresca di età rinascimentale ai risvolti politici della drammaturgia seicentesca, l’attenta disamina del valore pregnante della parola letteraria e dell’azione teatrale illustra una significativa incidenza nella riflessione intellettuale del dispositivo della simulazione: essa si traduce (non solo nella scrittura drammaturgica) in un incessante uso della maschera della follia e del tiranno, per eludere censure e tutelare la libertà di espressione.
Ontologia dell'eroe tragico. Prospettive civili e modelli etici nel teatro, fra età dei Lumi e primo Risorgimento
Francesco Saverio Minervini
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2010
pagine: 208
Uno studio sulla natura 'civile' del teatro di tre grandi autori della letteratura italiana, fautori della libertà risorgimentale e ispiratori dell'Unità nazionale; alle soglie del Risorgimento, le tragedie di Alfieri, Foscolo e Manzoni inaugurano il pantheon della nascente nazione italiana la quale, ancora priva di glorie politiche e militari, assume le autorità letterarie come modello ispiratore tanto di una prassi intellettuale civilmente impostata, quanto dell'azione compiutamente pratica. Nelle loro opere restituiscono dignità letteraria ad una 'poesia politica' austera, innovativa e, soprattutto, indipendente. Al centro la figura di un eroe in cui si rinviene il modello archetipico del patriota e del difensore della libertà civile della nuova Italia, l'eroe tragico, che investe le figure teatrali di Saul, di Tieste e di Adelchi; ma anche la precedente esperienza della drammaturgia gesuitica rivolta a rintracciare nel paradigma biblico un modello di eroe-martire, destinato ad un compiuto risvolto nella realtà pratica della storia pre-risorgimentale

