Libri di Francesco Selvi
Enrico e Giuliano
Francesco Selvi
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2024
pagine: 224
Su Enrico e Giuliano, una coppia di amici, aleggia la sensazione di essere completamente inadeguati alla vita. Se Enrico passa tutte le sue giornate su un divano che ha ormai le sue sembianze, guardando partite di tennis su cui scommettere e pressoché sempre perdere, Giuliano cambia un lavoro dopo l’altro, un’epopea tra fatiche e insostenibili tentativi inframmezzati dagli attacchi di panico, che arrivano sempre inaspettati e nei momenti meno opportuni, a ricordargli quanto sia inammissibile il suo stare al mondo. Piccoli avvenimenti e fatterelli ritmati da aperture di lattine di birra, sigarette, il palleggio sul campo da tennis, il ronzio delle mosche e lo smembramento di una scatoletta di tonno in offerta 3×2. Piccole tragedie personali che non riescono però a scalfire nei due la voglia di andare avanti e di sperare. Non si sa bene in che cosa, ma sperare. In un cambiamento qualsiasi, in un colpo di fortuna, in un accadimento che scombini le carte. E la fortuna per una volta arriva, bussa alla porta sotto forma di efferato delitto. I due ne intravedono una possibile via di fuga, che non si lasciano scappare. Aprono un hotel nel paesino appenninico dove Giuliano ha la casa avuta dei nonni, lo stesso paesino teatro dell’efferato delitto, di cui ormai si sa tutto per l’ampia copertura mediatica che ha avuto il caso. L’idea pare essere buona, i clienti arrivano, curiosi e macabri. Ma il killer non si trova. Quanto può durare l’interesse in una platea onnivora e curiosa? Non molto, tanto che i due pensano ci vorrebbe forse un altro morto. Un movimento vorticoso, che in definitiva non porta a nulla, fino alla resa dei conti finale.
Ultima fermata Italia. Incubi, sogni, deliri e illusioni dalla A alla Z
Mirco Cucchi, Francesco Selvi, Paolo Virgolini
Libro: Copertina morbida
editore: CartaCanta
anno edizione: 2020
pagine: 121
Napoleone Battista Mussolini si è rifiutato di scrivere l'introduzione di questo volume perché: "È evidente che il libro è stato scritto da soggetti sovversivi, comunisti, che non hanno rispetto della disciplina. Gente che il mio avo almeno aveva tolto di mezzo". Il Cardinale Popuzzo della Curia Romana si è chiesto perché mai dovrebbe curare lui l'introduzione di "un libro da cui è meglio tenersi lontani giacché non contribuisce a salvare l'anima di nessuno". Anche Giandomenico Fantoni del centro sociale emiliano Gambero Rosso ha declinato l'invito a introdurre il volume: "Non avete alcun diritto di avere qualcuno che legga Ultima Fermata Italia. Spero ne blocchino la pubblicazione. Raccontare la realtà con impudenza o ghignando non ci libererà dal populismo e dal fascismo. Peraltro non giovandosi di contributi pubblici non può essere - sottolinea - di interesse sociale". Malgrado codeste buone motivazioni il libro è stato pubblicato lo stesso. E se ora lo stai sfogliando o addirittura l'hai comprato allora non hai scampo! Anche tu patirai il pubblico ludibrio. Amen.