Libri di Frédéric Elsig
Jacquelin de Montluçon. A painter in Bourges and Chambéry in the Late Middle Ages. Ediz. inglese e francese
Libro: Libro rilegato
editore: Mandragora
anno edizione: 2024
pagine: 136
Il “Progetto Jacquelin de Montluçon” è stato concepito nel gennaio 2016, dalla Fondazione A. G. Leventis con l’intento di riportare in vita un capolavoro perduto: una pala d’altare francese della fine del XV secolo. Il percorso di studio è durato quattro anni e, sotto la guida del professor Frédéric Elsig dell’Università di Ginevra, ha coinvolto il Musée des Beaux-Arts di Chambéry, il Musée des Beaux-Arts di Lione e il Victoria and Albert Museum di Londra. Dopo l’interruzione causata dalla pandemia di Covid-19, il progetto è ripreso con nuova forza e l’intenzione di ampliare la comprensione dell’opera di Jacquelin de Montluçon, eccezionale artista e miniatore del XV secolo. Il progetto ha poi coinvolto anche il Centre de recherche et de restauration des musées de France [C2RMF] di Parigi, che ha effettuato la radiografia e la scansione digitale dei pannelli, nonché l’analisi dei colori e dei pigmenti utilizzati dall’artista, aggiungendo preziose informazioni sul processo creativo alla base dei pannelli. Il volume raccoglie i risultati di questi studi e ricostruisce la storia di un corpus unitario di dipinti disseminati in più enti museali, dimostrando che sono, tutti attribuibili non solo alla stessa mano, quella di Jacquelin de Montluçon, ma anche alla stessa pala d’altare, commissionata dai monaci Antonini di Chambéry. Il presente volume, in inglese e in francese, arricchito da un Atlante delle tavole dell’autore, testimonia la determinazione di tutte le parti in causa nel presentare al pubblico questo importante lavoro di ricerca. La riscoperta dei pittori, padre e figlio, Jean e Jacquelin de Montluçon, attivi a Bourges tra il XV secolo e i primi anni del XVI, si inserisce nel più ampio contesto degli studi sulla pittura prodotta nel Regno di Francia durante il Basso Medioevo.
Peindre à paris aux XVe-XVIe siècles
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2024
pagine: 424
Antoine de Lonhy
Frédéric Elsig
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2018
pagine: 144
La peinture dans le duché de Savoie à la fin du Moyen Age (1416-1536)
Frédéric Elsig
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2017
pagine: 180
Peintures italiennes et espagnoles XIVe-XVIIIe siècles
Frédéric Elsig, Mauro Natale
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2015
pagine: 276
Painting in France in the 15th century
Frédéric Elsig
Libro
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2004
pagine: 156
La pittura in Francia nel XV secolo
Frédéric Elsig
Libro: Copertina rigida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2004
pagine: 155
Lo studio della pittura francese del XV secolo negli ultimi decenni si è notevolmente arricchito permettendo di riportare alla luce molte personalità da tempo cadute nell'oblio e di ricostruire l'attività di numerosi centri artistici che costituiscono anelli essenziali della catena di scambi europei. Questo libro cerca di rintracciare tale complessa geografia artistica a partire dall'analisi dell'interazione delle corti francesi e dell'ambiente parigino ai tempi del gotico internazionale, per approfondire le modalità di diffusione dell'"ars nova" e la sua parziale assimilazione nel regno di Francia ai tempi di Carlo V e Luigi XI. Evidenzia infine la normalizzazione di un linguaggio propriamente francese, fondato sul modello di Jean Fouquet.
L'arte del Quattrocento a nord delle Alpi. Da Jan Van Eyck ad Albrecht Dürer
Frédéric Elsig
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 237
Le arti prodotte a Nord delle Alpi alla fine del Medioevo hanno suscitato fin dall'inizio del xix secolo l'interesse degli studiosi, che però, condizionati dalle proprie categorie spazio-temporali, le hanno per molto tempo associate al declino del "Tardo Gotico", considerandole alla luce della successiva formazione degli Stati moderni. Questo volume si propone di comprendere l'intera dinamica geografica, interpretata secondo le identità politiche del periodo, all'epoca in cui tali identità erano ancora in gestazione. L'autore individua due modelli culturali. Il primo, imposto dal duca di Borgogna, Filippo il Buono, è rappresentato soprattutto da Jan Van Eyck: il suo illusionismo pittorico, che soddisfaceva le aspettative delle persone colte, nutrite della lettura degli antichi, si diffuse rapidamente in tutta Europa. Il secondo, forgiato principalmente alla corte di Massimiliano d'Asburgo, si distingue per lo sviluppo delle arti grafiche (disegno, incisione) e trova il suo emblema in Jheronimus Bosch: le sue invenzioni dimostrano un gusto retorico per la novità e il virtuosismo, e promuovono un fenomeno importantissimo per l'arte occidentale, la rinascita dei generi pittorici.