Libri di Frederick Rolfe
Di santi, diavoli e… «The yellow book» 1895-1896
Frederick Rolfe
Libro: Libro in brossura
editore: Aragno
anno edizione: 2024
Nel 1894 Henry Harland, scrittore statunitense, autore di alcuni romanzetti di argomento ebraico di cui si è persa memoria, fonda la rivista «The Yellow Book» (1894-1897), destinata a diventare il periodico di riferimento del decadentismo inglese. Illustrata, fra gli altri, da Aubrey Beardsley, rappresentò una delle manifestazioni più tipiche dello spirito e del gusto del tempo. Il "giallo" del titolo lasciava presagire il carattere degli scritti che vi avrebbero trovato spazio, riferendosi all'usanza dei librai parigini di avvolgere in carta gialla i libri di argomento lascivo. Oltre a Oscar Wilde, numerosi scrittori di varia origine e tendenza, come Henry James, Max Beerbohm, George Moore, in talune poesie lo stesso Yeats, andato poi per altre e assai diverse vie, si mossero entro quest'atmosfera. All'elenco è da aggiungere Baron Corvo, pseudonimo di Frederick Rolfe, che contribuì alla rivista con una serie di racconti agiografici scherzosi appresi da un contadinello di nome Toto - da cui il titolo originale: Stories Toto told me - che qui presentiamo in prima edizione italiana
Lettere veneziane. Tre racconti su Venezia
Frederick Rolfe
Libro
editore: Filippi
anno edizione: 2012
Il desiderio e la ricerca del tutto
Frederick Rolfe
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 383
Nicholas Crabbe è uno scrittore inglese che soggiorna a Venezia. Insofferente e smanioso, decide di cambiare aria e intraprende un viaggio in barca verso sud. Tra le macerie di un villaggio calabrese devastato dal terremoto salva una ragazza sedicenne, Ermenegilda. Soave e asessuata, l'adolescente è una figura ambigua che Crabbe accoglie sotto la sua protezione. Tuttavia, tornato a Venezia con l'androgina compagna, lo scrittore è riassalito dalla paranoia che sempre gli fa "scambiare un volonteroso amico per un nemico in agguato". Autobiografia non dichiarata di un autore geniale quanto tormentato, "Il desiderio e la ricerca del tutto" è la disperata confessione di un uomo che non sapeva amare e non riusciva ad essere amato, una "rêverie" erotica in cui manie di persecuzione ed egocentrismo, afflati religiosi ed esoterici, si alternano sullo sfondo languido e pittoresco della laguna veneziana. Il titolo rimanda al tema platonico della metà perduta, dell'amore ideale che rende completo l'essere. Scritto verso il 1909, il romanzo è rimasto inedito fino alla morte di Rolfe a causa della malcelata allusione a una relazione omosessuale ed è stato pubblicato postumo solo nel 1934.
Cronache di casa Borgia
Frederick Rolfe
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 331
La natura umana non è sempre grave e maestosa; ha i suoi alti e bassi. Da questo assunto muove Frederick Rolfe, alias Baron Corvo, per comporre un'erudita e curiosissima apologia di una delle più controverse dinastie dell'Europa cristiana, i Borgia. Nessuna tardiva riabilitazione, però; perché secondo l'autore gli uomini sono per natura vili al di là di quel che le parole riescono a esprimere. Lo scopo di Baron Corvo è, piuttosto, mostrare i Borgia quali in realtà furono, come campioni, cioè, di splendore e decadenza in un'epoca passionale di vizio e virtù estreme. Alessandro VI, Lucrezia, il duca Cesare, appaiono così vivi, suggestivi e lontani da eroici quanto ipocriti cliché celebrativi. Eccentrico e magniloquente, "Cronache di Casa Borgia" ricostruisce la genealogia della famiglia, dalla metà del XV alla fine del XIX secolo, intrecciandola con molte altre storie: la guarigione del Grande Scisma, la Rinascita delle lettere e delle arti, l'invenzione della stampa, l'invasione musulmana dell'Europa, la storia della scoperta dell'Uomo. Prefazione di Mario Praz.
Adriano VII
Frederick Rolfe
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2013
pagine: 377
In un freddo giorno di marzo dei primi anni del Novecento, George Arthur Rose, prete mancato brutalmente espulso per oscure ragioni dal Saint Andrew, il Pontificio Collegio Scozzese, viene misteriosamente invitato da due alti dignitari della Chiesa ad accettare gli ordini sacri e a traferirsi a Roma. Lì, dopo un conclave paralizzato dall'intransigenza e dall'equivalenza delle fazioni, l'antico reietto, il sofisticato teologo oggetto di inverecondi calunnie, viene eletto papa col nome di Adriano VII. Sul soglio di Pietro, più inflessibile di Bonifacio VIII, Adriano VII salverà l'Europa dal caos e dall'anarchia e ridisegnerà i confini del mondo. Pubblicato per la prima volta nel 1904, e da allora oggetto di un vero e proprio culto, Adriano VII è un romanzo che, come tutte le grandi opere, si presta a infinite interpretazioni: può essere visto come una profetica anticipazione dei totalitarismi del XX secolo, come il libro di un impudente profanatore (secondo Giorgio Manganelli la Chiesa era, per Rolfe, il luogo da profanare, dato che solo Iddio poteva dargli l'indirizzo del Diavolo), come l'estremo, meraviglioso frutto di un'esistenza eccentrica. Ripubblicata nel centenario della morte dell'autore, l'opera svela tutta la sua sorprendente, sfrontata attualità.
Nostra signora dei sogni
Frederick Rolfe
Libro: Copertina morbida
editore: Il Labirinto
anno edizione: 2007
pagine: 32
"Stories Toto Told Me" fu il primo libro di Frederick Rolfe, o Frederick Baron Corvo, come firmò quello e parte dei libri successivi; fu anche il primo ed unico successo letterario, lui vivo. Apparse nello "Yellow Book" tra il 1895 e il 1896, e pubblicate in volume nel 1898, le "Storie raccontatemi da Toto" furono seguite, proprio per il favore incontrato, da una nuova serie di ventisei racconti, "A sua immagine", che uscì nel 1901. Si tratta, nell'insieme, di un bizzarro decamerone di storie sacre che si fingono narrate da Toto, un ragazzino abruzzese, al personaggio-autore, prete mancato e barone immaginario, con il quale divide i vagabondaggi per la campagna romana, in veste di servitore, oltre allo spazio narrativo. Dio, la Madonna, "Satanasso", e angeli e dèmoni loro emissari, e Santi vicari, ne sono i protagonisti d'eccezione, colti negli eterni antagonismi che li impegnano per cielo e per terra; Cielo e Terra risultando del resto mondi speculari, comunicanti, con essenze divine (o infernali) e sensi terreni che si toccano e si contagiano in un rimescolio fiabesco. Non è ancora il Rolfe maggiore: lo scrittore sapiente e vigoroso dell'"Adriano VII" - il suo capolavoro, o lo strenuo stilista e sperimentatore che anticipa Joyce, del "Don Tarquinio" e del "Don Renato"; ma i racconti hanno già un'impronta d'inconfondibile originalità - d'invenzione, di dettato -, e alcuni di essi, come questo "Nostra Signora dei Sogni", sono incantevoli e perfetti.