Libri di G. Liberati
Le scienziate e la divulgazione scientifica. Dal secondo Ottocento agli anni Quaranta del Novecento
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2018
pagine: 280
Molte sono le immagini inedite, i documenti che testimoniano l'attività e il lavoro scientifico di matematiche e fisiche, naturaliste e botaniche, soprattutto nei primi anni del Novecento che, attraverso lettere, carteggi, fotografie, testi, pubblicazioni, testimonianze di colleghi illustri, rinvenuti in archivi, biblioteche e istituti di ricerca meritavano di essere portate alla luce. Quando si è progettato questo lavoro si ipotizzava l'importanza di un nucleo centrale di figure femminili, attorno al quale si era costruita una rete di rapporti e di percorsi con altre figure ingiustamente considerate "minori", ma con il successivo lavoro di raccolta dei materiali si evidenziava una presenza femminile così numerosa nelle diverse discipline scientifiche da costringerci a occuparci non solo di coloro che già avevano avuto prestigiosi riconoscimenti ma a volgere la nostra attenzione a favore di altre meno conosciute ma altrettanto significative per la storia della Scienza.
Il gotico internazionale a Fermo e nel Fermano
Libro
editore: Sillabe
anno edizione: 1999
pagine: 192
Diritto privato e società industriale
Franz Wieacker
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1983
pagine: LXXVIII-142
Il teatro Alaleona di Montegiorgio
Libro
editore: Andrea Livi Editore
anno edizione: 2013
Il Teatro "Alaleona", uno dei più belli ed importanti delle Marche, ricco di arte e di storia, merita sicuramente questa edizione di elevato valore culturale, corredata da numerose immagini. Essa, infatti, oltre a compendiare una ricca documentazione storica, contribuisce a mantenere viva la tradizione che vede Montegiorgio quale centro di diffusione della cultura teatrale nel territorio. Questo nostro teatro assume maggiore valenza, ed è motivo di orgoglio per i Montegiorgesi, in quanto fu progettato e costruito dal concittadino architetto Giuseppe Sabbatini, coadiuvato da specializzate maestranze locali, tra cui ricordiamo i nostri rinomati intagliatori e indoratori: Salomone Salomoni e Niccola Alessandrini.