fbevnts
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di Gabriella Stanchina

Nell'immensa città mia, la notte

Nell'immensa città mia, la notte

Gabriella Stanchina

Libro: Libro in brossura

editore: Segmenti

anno edizione: 2019

pagine: 114

Questo romanzo autobiografico, che prende il titolo dal verso di una poesia di Marina Cvetaeva, poetessa geniale e sofferente che fino alla morte ha lottato contro la “belva acquattata nel folto”, è ambientato in una clinica circondata dalla campagna. In questo microcosmo asettico raccolto intorno a un giardino, la protagonista, ricoverata per una grave forma di depressione, racconta in prima persona il percorso che dall’inferno della malattia la conduce verso l’inaspettata salvezza, restituendole una comprensione nuova del mistero della vita. Il romanzo è scandito dalle diverse fasi dell’itinerario terapeutico, i farmaci, l’ipnosi, l’elettroshock e dagli intensi colloqui della protagonista con gli altri pazienti della clinica, un’umanità il cui travaglio e la cui ricchezza è spesso confinato nel silenzio.
10,00

Il libro della scala a spirale

Gabriella Stanchina

Libro: Copertina morbida

editore: Polistampa

anno edizione: 2014

pagine: 56

7,75 7,36

Nell'immensa città mia, la notte

Nell'immensa città mia, la notte

Gabriella Stanchina

Libro: Libro in brossura

editore: Psiconline

anno edizione: 2014

pagine: 126

Il romanzo è ambientato in una clinica circondata dalla campagna. In questo microcosmo raccolto intorno a un giardino, l'autrice, ricoverata per una grave forma di depressione, racconta il percorso che dall'inferno della malattia la conduce verso la salvezza, restituendole una comprensione nuova del mistero della vita. E anche nell'avveniristica città notturna, che le appare sempre in sogno, un giardino segreto inizia a germogliare. "Ci sono forze in noi più antiche dell'umano. Macchine per uccidere che devastano la nostra mente. Deserti che crescono e circondano la fragile cinta di mura che abbiamo eretto intorno al nostro giardino. Eppure, in un modo enigmatico e terribile, anche loro ci sono madri, anche da loro dobbiamo rinascere. E se qualcosa dell'umano è degno di resistere di fronte all'eterno, se c'è qualcosa che per un breve istante lo rende smisurato come le galassie, è questa capacità di chiamare madre ciò che lo distrugge e accettare di morire per rinascere ancora. Sarò sempre cittadina di due città, sempre sospesa sull'orlo del mondo, con le torri alle mie spalle e il deserto di fronte a me. A volte guardo le cose che mi circondano e so che non sono reali, che tutto sarà cancellato, come impronte di gabbiani sulla sabbia. So che la vita è un'illusione. Ma un'illusione bellissima, ed è tutto ciò che abbiamo."
10,00

Ufficio mondi smarriti

Ufficio mondi smarriti

Gabriella Stanchina

Libro

editore: Robin Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 168

11,00

Il limite generante. Analisi delle Fichte Studien di Novalis
26,00

La filosofia di Luce Irigaray. Pensare e abitare un corpo di donna
12,91

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.