Libri di Giancarlo Gatta
Il paese dei Mussolini. Luigi, Alessandro e Benito
Giancarlo Gatta, Franco Moschi
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2020
pagine: 104
Predappio. Il racconto di un progetto compiuto 1813-1943
Giancarlo Gatta
Libro
editore: Grafikamente
anno edizione: 2018
Il restauro della ex Casa del Fascio a Pievequinta di Forlì
Giancarlo Gatta
Libro
editore: Risguardi
anno edizione: 2015
pagine: 160
L'autore vuole cercare di analizzare l'architettura italiana tra le due guerre e parte dall'occasione, apparentemente fortuita, dell'incarico per il recupero edilizio di quel manufatto assai peculiare che fu un tempo la periferica Casa del Fascio di Pievequinta di Forlì. Occasione da cui si snoda il racconto, quasi un diario di cantiere, ma in sostanza vero libro del cuore, di un'avventura dalle profonde venature biografiche in cui l'autore-architetto ci disvela, punto per punto, passo per passo, la sua speciale iniziazione culturale. Quasi una parabola esistenziale diventa quindi questo percorso iniziatico, tecnico, professionale e poetico insieme, che ci porta a contatto con i mille problemi reali di un cantiere apparentemente semplice, ma allo stesso tempo pieno di segreti e di complessità.
Predappio al tempo del duce. Il fascismo nella collezione fotografica Franco Nanni
Franco D'Emilio, Giancarlo Gatta
Libro: Libro rilegato
editore: BraDypUS
anno edizione: 2017
pagine: 230
Questo volume fotografico raccoglie circa 250 foto degli anni venti e trenta, valorizzando per la prima volta la collezione sul fascismo del predappiese. Nelle pagine del catalogo si alternano immagini "strutturate" e celebrative a istantanee che ci restituiscono "un Mussolini non in posa, meno iconograficamente corretto verrebbe da dire, e quindi forse più facilmente permeabile alle domande che gli storici continuano a fargli". Ben documentate sono, altresì, le trasformazioni urbanistiche e le manifestazioni pubbliche. Il libro si apre con una prefazione della soprintendente Elisabetta Arioti, direttrice dell’Archivio di Stato di Bologna, e si completa con un saggio di Mario Proli, uno storico locale.