Libri di Gianni Biondi
X fragile... il filo di Arianna e i labirinti. Una ricerca-formazione-azione tra sinergie scientifiche e buone pratiche di neuroscienze, psicologia clinica...
Nicola Cuomo, Gianni Biondi, Giorgio Albertini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 210
In occasione della ricerca-formazione-azione "il filo di Arianna", esito di una Convenzione di tre anni tra l'Associazione Italiana x fragile e il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna, il prof. Giorgio Albertini (neurologo), il prof. Gianni Biondi (psicologo clinico), il prof. Nicola Cuomo (Pedagogia Speciale, Responsabile Scientifico della ricerca) hanno fornito il loro rigoroso contributo mettendo a disposizione le loro esperienze al fine di ricercare strategie e buone prassi per superare le difficoltà di apprendimento e di insegnamento di bambini e persone con x fragile e con bisogni speciali. Il "filo di Arianna" ha rivelato proposte educative e pratiche didattiche che implicando empaticamente, attraverso l'emozione di conoscere, trascinano la responsabilità di genitori, di insegnanti, di educatori, terapisti,... in una dimensione relazionale che non è la terapia, né il mero aiuto scolastico ma la condivisione di un appassionante percorso dove fare e scoprire insieme.
Insegnanti allo specchio. Il laboratorio come aggiornamento
Gianni Biondi
Libro
editore: Omega
anno edizione: 2010
pagine: 203
Disabilità dello sviluppo ed invecchiamento
Giorgio Albertini, Gianni Biondi
Libro
editore: Omega
anno edizione: 2001
pagine: 190
Lo sviluppo e l'educazione del bambino con sindrome di Down
G. Albertini, Gianni Biondi, Nicola Cuomo
Libro
editore: Omega
anno edizione: 2001
pagine: 135
Lo sviluppo del bambino in carcere
Gianni Biondi
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1995
pagine: 256
Il libro studia la situazione dei bambini che vengono cresciuti in carcere insieme alla madre: argomento che in Italia ha finora suscitato un'attenzione molto scarsa nonostante la sua rilevanza sociale. La detenzione del minore insieme alla madre pone infatti di per sé il minore in una situazione oggettiva di rischio, soprattutto per quel che riguarda lo sviluppo psico-affettivo e relazionale. Il fenomeno è inoltre assai più consistente di quanto si potrebbe supporre. L'autore ha affrontato la ricerca dello sviluppo del bambino in carcere attraverso un'indagine su un gruppo di madri con il figlio convivente confrontato con un gruppo di controllo di madri detenute con il figlio affidato a terzi.

