Libri di Nicola Cuomo
X fragile... il filo di Arianna e i labirinti. Una ricerca-formazione-azione tra sinergie scientifiche e buone pratiche di neuroscienze, psicologia clinica...
Nicola Cuomo, Gianni Biondi, Giorgio Albertini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 210
In occasione della ricerca-formazione-azione "il filo di Arianna", esito di una Convenzione di tre anni tra l'Associazione Italiana x fragile e il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna, il prof. Giorgio Albertini (neurologo), il prof. Gianni Biondi (psicologo clinico), il prof. Nicola Cuomo (Pedagogia Speciale, Responsabile Scientifico della ricerca) hanno fornito il loro rigoroso contributo mettendo a disposizione le loro esperienze al fine di ricercare strategie e buone prassi per superare le difficoltà di apprendimento e di insegnamento di bambini e persone con x fragile e con bisogni speciali. Il "filo di Arianna" ha rivelato proposte educative e pratiche didattiche che implicando empaticamente, attraverso l'emozione di conoscere, trascinano la responsabilità di genitori, di insegnanti, di educatori, terapisti,... in una dimensione relazionale che non è la terapia, né il mero aiuto scolastico ma la condivisione di un appassionante percorso dove fare e scoprire insieme.
I modi dell'isegnare. Tra il dire e il fare..., tra le buone prassi e le cattive abitudini
Nicola Cuomo, Elisabetta Bacciaglia
Libro: Copertina morbida
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2017
pagine: 328
Idee e fatti, teorie e prassi, progetti e sperimentazione, problematiche e tentativi di risoluzioni, successi e insuccessi sono ambiti che caratterizzano l'intervento educativo-didattico nel suo divenire storico. L'insegnamento nella quotidianità, con le sue problematiche, è una base su cui è possibile costruire i saperi e le conoscenze pedagogiche, è la base su cui l'insegnante può riflettere e meditare sulla sua esperienza, facendola crescere, sviluppandola e maturandola in ricerca. Con e su tali premesse gli autori hanno voluto riportare l'attività svolta intorno ad alcuni casi, alcune situazioni, percorsi didattici, buone prassi, strategie di intervento realizzate in situazione di inserimento di bambini con "necessità speciali" nella scuola di infanzia e primaria implicando ed utilizzando molteplici punti di vista e chiavi di lettura dell'area psicologica e della pedagogia speciale.
Pensami adulto. Esperienze e riflessioni pedagogiche per l'integrazione degli handicappati nella scuola media superiore
Nicola Cuomo
Libro
editore: UTET Università
anno edizione: 2012
pagine: 192
Verso una scuola dell'emozione di conoscere. Il futuro insegnante, insegnante del futuro
Nicola Cuomo
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2007
pagine: 136
Le ricerche sulle difficoltà di apprendimento hanno coniugato queste a quelle di insegnamento facendo emergere possibili nuovi ambiti teoretici, metodologici ed operativi, alternative pedagocico-didattiche con molteplicità di percorsi, contenuti e modalità formative. Dalle ricerche internazionali, multi ed interdisciplinari che da anni Nicola Cuomo sta mettendo in atto nell'ambito della Pedagogia Speciale e della Didattica dell'Integrazione, per rilevare costanti che hanno prodotto e stanno producendo successo scolastico ad alunni, studenti con "difficoltà di apprendimento", riflettendo con gli insegnanti, i genitori e gli esperti è emerso che i contesti, le situazioni, i modi, le strategie, le tattiche che hanno determinato situazioni di benessere, indipendentemente dalla definizione della difficoltà attribuita agli apprendimenti, hanno prodotto risultati positivi. Le esperienze che hanno lasciato un ricordo piacevole, sembra "trascinino" i contenuti indipendentemente dalle gerarchie che li dividono in facili, difficili, difficilissimi. La ricerca fa emergere come tendenza che le difficoltà non sono essenzialmente nei contenuti, ma nelle modalità, nelle situazioni, nei contesti che se non propongono l'emozione di conoscere, curiosità, se non stimolano l'immaginario, se non sono sostenuti dal desiderio provocato dagli insegnanti, non producono quella situazione di benessere che risulta quale costante facilitante gli apprendimenti.

