Libri di Gianni Oliva
Il pendio dei noci
Gianni Oliva
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 252
1918. Il sergente Julien Vertou osserva la neve che ancora ricopre il monte Grappa, in un aprile senza primavera. Lì dove si è spostata l'ultima linea di difesa italiana dopo Caporetto, gli alpini del battaglione Susa hanno allestito il loro campo. Ma Julien non è uno di loro, la cicatrice sulla mano destra racconta un'altra storia. Negli ultimi sedici anni, la Legione Straniera è stata il suo rifugio e la sua penitenza. Ciò che è stato prima non ha più importanza. Sono perduti i sogni, ed è perduto l'amore, che per una breve stagione gli ha fatto credere di poter inventare il futuro. La guerra che ha conosciuto sull'Atlante aveva una sola regola: uccidere per non farsi uccidere. Ma i ragazzi con cui ora condivide la trincea questa certezza non ce l'hanno, molti sanno a malapena imbracciare un fucile. Vengono da montagne in cui sperano di tornare presto, magari da una fidanzata che li aspetta. Come Gildo e Valdo, che insieme non fanno trentasei anni, o Domenico, che ne ha ventidue e da tre combatte e sopravvive. Tra i colpi di artiglieria, i loro sguardi impauriti iniziano a scalfire la corazza di Julien. Lui non ha nessuno che lo attende, nessun posto che può chiamare casa. Eppure, per quanto si ostini a rinnegarlo, il passato che si è lasciato alle spalle pian piano si riprende la scena. Una parlata familiare, il nome di un torrente, quello di un paese di montanari. E il volto di una donna che riaffiora tra i pensieri, riportandolo a un tempo in cui la felicità era ancora possibile. In questo esordio narrativo, Gianni Oliva innesta nel racconto degli ultimi, concitati mesi del primo conflitto mondiale una vicenda privata dolorosamente intensa. Un romanzo di amore e guerra, di montagne e neve, di uomini piccoli e grandi rimescolati dalla Storia.
Un regno che è stato grande. La storia negata dei Borboni di Napoli e Sicilia
Gianni Oliva
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2012
pagine: 277
L'inaugurazione della pionieristica Napoli-Portici, la prima linea ferroviaria italiana; la costruzione a Caserta della "Versailles italiana" e a Napoli del teatro San Carlo, tempio della musica di Rossini; l'istituzione della prima cattedra universitaria di economia e commercio; le opere di pensatori illuministi come Antonio Genovesi e Gaetano Filangieri; la meraviglia delle nuove scoperte negli scavi di Ercolano e Pompei. Sono solo alcuni aspetti del fervore economico e culturale che anima il Sud mentre al potere s'alternano cinque generazioni di Borboni, re di Napoli e di Sicilia. Sovrani cancellati dalla memoria insieme a un regno che è stato grande e subito dimenticato: una "storia negata" dal Risorgimento, la cui storiografia ufficiale ha descritto il Mezzogiorno prima dell'unità come il regno dell'ignoranza, della paralisi economica, del parassitismo. Ma è stato davvero così? O non si tratta invece di un'immagine mistificata, costruita per celebrare la nascente epopea unitaria? Attraverso una ricostruzione puntuale e a tratti sorprendente, Gianni Oliva risponde a queste domande ripercorrendo un'esperienza politica che inizia nel 1734, quando Carlo di Borbone diviene re di Napoli e di Sicilia, e prosegue sino al 1861, quando l'ultimo re Francesco II, ormai sconfitto da Garibaldi, è costretto ad abbandonare Gaeta sotto le bombe piemontesi.
La ragazza del professore. Storia di Caterina Bauchiero, vedova di Augusto Monti
Valeria Martano
Libro: Libro in brossura
editore: Gaidano & Matta
anno edizione: 1900
Per altre dimore. Forme di rappresentazione e sensibilità medievale in Dante
Gianni Oliva
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 1991
pagine: 164
L'operosa stagione. Verga, D'Annunzio e altri studi di letteratura postunitaria
Gianni Oliva
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 1997
pagine: 410
Storia fotografica della Brigata alpina taurinense. 60° 1952-2012
Gianni Oliva
Libro: Libro rilegato
editore: Susalibri
anno edizione: 2012
pagine: 192
Dalle Alpi alle vette dell'Afghanistan, la Brigata alpina "Taurinense" celebra sessant'anni di storia dalla costituzione ad oggi, raccontati in un ricco volume fotografico di 192 pagine a colori con testi di Gianni Oliva. Oltre cinquecento immagini degli archivi della "Taurinense" propongono un viaggio attraverso sei decenni al servizio del paese, passando per la vita in montagna, le esercitazioni NATO in Norvegia e le missioni in Mozambico, nei Balcani e in Afghanistan con le testimonianza dei protagonisti, tra i quali alcune celebrità come Giampiero Boniperti, Giorgetto Giugiaro e Luca Mercalli.
La capanna di bambusa. Codici culturali e livelli interpretativi per «Terra vergine»
Gianni Oliva
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2013
pagine: 248
Gli studi raccolti in questo volume sono una vivisezione di Terra vergine condotta novella per novella, nella convinzione che il procedimento di analisi al microscopio aiuterà a conoscere meglio il tessuto connettivo del libro della giovinezza dannunziana. I criteri metodologici adottati sono tra i più vari e vanno da quelli rigorosamente storico-filologici, all'interpretazione secondo codici culturali paralleli, alla dimensione strutturale e semiotica, al rilievo linguistico. I singoli metodi si presentano talvolta anche dosati e miscelati, ma sempre nell'opportuno rispetto della testualità e della concretezza d'indagine, come già nel volume D'Annunzio. Per una grammatica dei sensi (1992), apparso in questa collana e realizzato dallo stesso "laboratorio" di studi dell'Università di Chieti. Frutto di un connubio di esperienze seminariali e di ricerca, i rispettivi contributi sono unificati sotto un titolo apparentemente di fantasia, ma in realtà ricavato dalla dedica di Terra vergine a Giovanni Chiarini, esploratore teatino morto in Africa e lì sepolto, appunto, "sotto una capanna di bambusa".
L'Italia del silenzio. 8 settembre 1943: storia del paese che non ha fatto i conti con il proprio passato
Gianni Oliva
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2013
pagine: 191
8 settembre 1943: giorno della scelta e inizio del riscatto? Oppure fine di una stagione e "morte della patria"? Dopo la firma dell'armistizio di Cassibile - Mussolini è ancora prigioniero sul Gran Sasso - il re e Badoglio fuggono verso Pescara, l'Italia continua a essere in guerra ma non si sa bene contro chi. Il paese è allo sbando. I partiti, ridotti alla clandestinità durante il Ventennio, si riorganizzano attorno al Cln (Comitato di liberazione nazionale). E i partigiani danno vita ai primi nuclei della Resistenza. Si lotta per cacciare il tedesco occupante, per abbattere la monarchia di Vittorio Emanuele III e istituire la democrazia. Per decenni abbiamo guardato a quel periodo come al retroterra ideale, etico e storico della cultura antifascista della nazione. Ma una simile ricostruzione, mescolando celebrazione e rimozione, ha davvero raccontato i fatti per come si sono svolti? Oppure ha finito per alimentare una "vulgata" che ha resistito per anni sia alle crepe del tempo, sia alle domande scomode che gli studiosi hanno cominciato a porsi? Con un libro provocatorio sin dal titolo, Gianni Oliva racconta un altro 8 settembre: il giorno del silenzio, silenzio della morale, della ragione, della volontà. Ricostruendo gli eventi drammatici del 1943-45 che "sconvolsero" l'Italia, Oliva racconta di un'atmosfera antieroica, dove l'elemento dominante fu in larga misura quello dell'attesa, "eterna psicologia italiana che aspetta dagli stranieri la salvezza" scriverà Piero Calamandrei.
Alpini in copertina. La storia delle penne nere nella «Domenica del Corriere» dal 1899 al 1971 illustrate da Achille Beltrame e Walter Molino
Gianni Oliva
Libro
editore: Gaspari
anno edizione: 2014
pagine: 128
Storia di Torino
Gianni Oliva
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2014
pagine: VII-303
Per secoli città romana, periferica e modesta, chiusa nel quadrilatero di mura antiche; dal 1563 capitale sabauda, trasformata dagli architetti barocchi nel "più bel villaggio del mondo" (Montesquieu); a metà Ottocento, guida del Risorgimento, in un fervore di presenze nazionali, di dibattiti politici, di energie intellettuali; all'inizio del Novecento capitale dell'imprenditoria, la moda, l'automobile, il cinema, gli aeroplani. Nel secondo dopoguerra città della Fiat e della monocoltura industriale, simbolo del boom economico e delle sue contraddizioni; oggi città che riscopre un'identità propria, in un percorso innovativo e arduo tra le secche della crisi economica. Torino ha tante stagioni, che nel corso dei secoli si sono alternate in un ricorrere di resurrezioni e decadenze: e forse proprio in questo si ritrova il suo carattere distintivo, nella capacità di "reinventarsi" ogniqualvolta le vicende storiche le hanno sottratto un ruolo e l'hanno messa di fronte alla necessità di ridefinirsi.