Libri di Gilberto Sacerdoti
Rifacimenti
Gilberto Sacerdoti
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2024
pagine: 128
Una personale e arbitraria serie di traduzioni, o meglio, rifacimenti di testi inglesi che vanno da Shakespeare a Philip Larkin. Alcuni sono celebri pezzi da antologia, troppo noti per richiedere un commento, ma che ben possono tollerare un ulteriore ri-rifacimento. Come La tigre di William Blake («Tigre Tigre che fiammeggi / dentro i boschi della notte … Il creatore dell’Agnello / è il creatore anche di te?»). O All’amante ritrosa, dove Andrew Marvell sollecita l’amata a concedersi prima della conversione degli Ebrei, o «saranno i vermi, allora, a disserrare / la vostra tanto a lungo preservata / verginità». O Il tordo nelle tenebre di Thomas Hardy che, nella gelida notte dell’ultimo giorno del secolo XIX, sceglie «di scagliare l’anima /contro la tenebra che si infittiva… in un canto vespertino / pieno di una gioia illimitata». Per tacere della Venere shakespeariana che, nel tentativo di sedurre un Adone ancora più ritroso dell’amante di Marvell, così lo invita: «Io sarò il parco e tu sarai il mio cervo; / bruca ove vuoi, in valle o in collina, / mordimi i labbri, e fosse il colle secco, / scendi ove stanno le soavi fonti».
Peltro e argento
Gilberto Sacerdoti
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2023
pagine: 116
Nella poesia di Sacerdoti l’io non è tematizzato direttamente, ma è sempre osservatore o ascoltatore degli elementi naturali o degli oggetti artistici. Quando però compare in primo piano è denigrato in forme grottesche. La lingua è alta, seppur commista e moderna, ma queste mescolanze linguistiche, lessicali e di registro provengono anche dalla frequentazione anglofona dell’autore, traduttore dello Shakespeare dei poemetti, studioso del Rinascimento italiano e inglese. Non meraviglia dunque che quando si pone di fronte alla tradizione religiosa occidentale Sacerdoti sfoderi una verve polemica complessa, dove si prega indifferentemente San Giorgio o Santa Tramontana e si argomenta con l’Altissimo in toni decisamente esasperati che sembrerebbero indicare un double bind psicologico, vale a dire una accettazione forzata che fa presagire future rivolte.
Gl'irati flutti
Wystan Hugh Auden
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 150
In questo saggio W. H. Auden si confronta con le mitologie romantiche del mare e del naufragio. Come per Eliot e Pound, la riflessione critica è un gesto di vitale importanza, che appare sottoposto alle medesime regole che governano l’ispirazione poetica. The Enchafed Flood, pubblicato nel 1950, è un libro ricco di sapienza e gusto. «Il mare è la situazione reale e il viaggio è la vera condizione dell’uomo. Il mare è il luogo in cui avvengono gli eventi decisivi, i momenti di eterna scelta, la tentazione, la caduta e la redenzione».
Poemetti. Testo inglese a fronte
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 288
Tra le pagine meno note del grande drammaturgo inglese, i Poemetti ebbero enorme successo in vita dell'autore. Composti tra il 1592 e il 1594, mentre i teatri erano chiusi a causa della peste, i due epilli di argomento mitologico-erotico Venere e Adone e Lucrezia incarnano il gusto dell'epoca, debitore del modello letterario ovidiano e petrarchesco: dialettica amorosa, allusioni argute, giochi di parole astrusi e raffinati, humour che va dal brioso all'apertamente farsesco. Concepiti come una specie di dittico, narrano il primo il desiderio insoddisfatto contrapposto alla riluttanza (la passione non corrisposta della matura dea dell'amore per il casto e giovane cacciatore Adone), il secondo il desiderio soddisfatto con la forza (lo stupro di Lucrezia a opera di Tarquinio e il suicidio della vittima). La fenice e la tortora , comparso nel 1601, episodica incursione nel genere cortese, costituisce invece un felice e misterioso unicum nella produzione di Shakespeare: un'allegoria della fedeltà amorosa, esaltata nella mutua fiamma in cui i due uccelli, estinguendosi, diventano una sola essenza. Introduzione di Nemi D'Agostino.
Saggi libertini
Gilberto Sacerdoti
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 240
«Se agli uomini viene proibito di esprimere seriamente le loro opinioni su certi soggetti, lo faranno ironicamente. Se viene loro proibito di parlare del tutto di questi soggetti, o se troveranno troppo pericoloso farlo, allora raddoppieranno il mascheramento, si avvilupperanno di misteriosità, e parleranno in modo di non essere quasi capiti, o per lo meno facilmente interpretati da coloro che sono disposti a far loro dei danni». Shaftesbury, Sensus Communis, an Essay on the Freedom of Wit and Humour.
Sacrificio e sovranità. Teologia e politica nell'Europa di Shakespeare e Bruno
Gilberto Sacerdoti
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2016
pagine: 359
In "Pene d'amor perdute" di William Shakespeare c'è una scena celebre per la sua oscurità che, se messa in rapporto con quanto Giordano Bruno aveva scritto nell'Inghilterra di Elisabetta I, consente la messa a fuoco del maggiore problema politico dell'Occidente cristiano sconvolto dalle guerra di religione: la fondazione della sovranità autonoma dello Stato secolare - un problema che per tutto il secolo XVII continuerà a essere al centro del pensiero di Hobbes e Spinoza, e che comportava l'ineluttabile scontro dell'autorità secolare con quella religiosa, cattolica o riformata che fosse. Partendo dai concreti tentativi di soluzione di quel problema in Inghilterra, Francia e a Venezia, Gilberto Sacerdoti ne porta alla luce le radici intellettuali: da un lato il conflitto fra Papato e Impero, dall'altro il ruolo giocato non soltanto dall'"averroismo latino", ma anche dalle originarie fonti di quel pensiero islamico-ebraico medievale in cui la filosofia aveva per la prima volta rifiutato di essere ancella della teologia. Dietro Bruno, Bodin e Sarpi emergono poco a poco le figure di Averroè, Maimonide e Al-Farabi.
Gli irati flutti
Wystan Hugh Auden
Libro: Libro in brossura
editore: Arsenale
anno edizione: 2011
pagine: 136
Nuovo cielo, nuova terra. La rivelazione copernicana di «Antonio e Cleopatra» di Shakespeare
Gilberto Sacerdoti
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2008
pagine: 414
La critica letteraria è stata generalmente concorde nel ritenere che Shakespeare abbia eluso nelle sue opere ogni confronto diretto con la rivoluzione scientifica determinata dalla concezione cosmologica copernicana, e dalle successive scoperte di Galileo. Attraverso la lettura attenta di Antonio e Cleopatra, Gilberto Sacerdoti riesce a dimostrare come i personaggi di questo dramma, proclamando l'assoluta necessità di scoprire "un nuovo mondo e una nuova terra", facciano riferimento - seppure con linguaggio simbolico e metaforico - al tramonto della cosmologia aristotelica e alla costituzione di un universo in cui sono confluite le nuove acquisizioni cosmologiche. La "rilevazione di alcuni minuti dettagli tanto curiosi e a volte grotteschi" disseminati all'interno dell'opera, e l'analisi delle numerose implicazioni simboliche presenti, hanno permesso inoltre all'autore di rilevare come Shakespeare si riferisca in particolare alla divulgazione della lezione copernicana messa in atto da Bruno in Inghilterra due decenni prima, una versione del copernicanesimo in cui la scoperta del nuovo universo portava con se implicazioni etiche, politiche e religiose.
Fabbrica minima e minore
Gilberto Sacerdoti
Libro: libro varia
editore: Pratiche
anno edizione: 1979
pagine: 90
Poemetti. Testo inglese a fronte
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2008
pagine: LIX-222
Tra le pagine meno note del grande drammaturgo inglese, i "Poemetti" shakespeariani ebbero enorme successo in vita dell'autore. Composti tra il 1592 e il 1594, mentre i teatri erano chiusi a causa della peste, i due epilli di argomento mitologico-erotico "Venere e Adone" e "Lucrezia" incarnano il gusto dell'epoca, fedele al modello letterario ovidiano e petrarchesco: dialettica amorosa, parodia della casistica classica e neoplatonica, giochi di parole astrusi e raffinati, concetti quanto più possibile ingegnosi, arguzia erotica, humour che va dal brioso all'apertamente farsesco. "La Fenice e la tortora", comparso nel 1601, costituisce invece un felice unicum nella produzione di Shakespeare, la sola adesione al genere cortese, pur reinterpretato con giocosa salacità.
Vendo vento
Gilberto Sacerdoti
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2001
pagine: 71
Forme chiuse e sapienti strategie metriche, ma sottintese a una versificazione ariosa e differenziata, che predilige il lato ironico e positivo delle cose, per questa raccolta di versi di Gilberto Sacerdoti. Scorci cittadini, aperture di cieli e di mare, umori metereologici e stagionali, presenze animali e l'interiore presenza dei maestri, sono i pretesti da cui prende avvio un fluido ragionare poetico sulla vita. Discreti affiorano, di tanto in tanto, accenni a problematiche religiose.