Libri di Gino Civitelli
Il paese più rosso d'Italia
Gino Civitelli
Libro: Libro in brossura
editore: Betti Editrice
anno edizione: 2021
pagine: 116
L’ultima fatica letteraria di Gino Civitelli, appassionato studioso della storia locale di Buonconvento e della Val d’Arbia, affronta uno degli aspetti più singolari della nostra storia recente: il fenomeno del grandissimo consenso “bulgaro” ottenuto dal Partito Comunista in una frazione di Buonconvento, a partire dall'immediato dopoguerra, dove il 95 per cento della popolazione attiva era iscritto al PCI. L'autore porterà una testimonianza diretta del partito avendone vissute in prima persona vicende e vicissitudini: lo sguardo spazia da quella che fu la genesi del Partito Comunista Italiano a partire da quel drammatico Congresso di Livorno del 1921, ai difficili anni del dopo-guerra, dall’attentato a Togliatti al compromesso storico.
Visti da dentro. Frammenti di vita in manicomio
Gino Civitelli
Libro: Copertina morbida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2018
pagine: 120
"La mattina del 16 Novembre 1961 Franco Basaglia assumeva la direzione dell'Ospedale Psichiatrico di Gorizia. Gli venne incontro l'ispettore capo Michele Pecorari che si curvò a salutarlo e gli porse il libro delle contenzioni effettuate il giorno precedente per la firma di autorizzazione. Basaglia lo guardò con aria perplessa e interrogativa e dopo un indugio che ai presenti dovette sembrare un'eternità disse semplicemente: 'e mi no firmo'. Quel giorno iniziò la rivoluzione." (dai ricordi di Antonio Slavich pubblicati postumi con il titolo: All'ombra dei ciliegi giapponesi Edizioni alpha beta)
Buonconvento nel Novecento
Gino Civitelli, Sergio Picchi
Libro: Libro in brossura
editore: Betti Editrice
anno edizione: 2016
pagine: 248
Un numero ristretto di famiglie, per lo più proprietari terrieri, che detengono il potere amministrando paternalisticamente il paese e un popolo ancora politicamente irrilevante che però, specie dopo la carneficina della Grande Guerra, inizia a coltivare sogni di riscatto. In luogo del "sol dell'avvenire" da molti agognato, caleranno invece le tenebre del ventennio fascista. Anche le speranze di cambiamento del secondo dopoguerra verranno ben presto frustrate e qualche timido fermento rivoluzionario sarà presto sopito. "Noi farem come la Russia" rimarrà solo una canzone subito dimenticata. Un secolo intenso, un paese vivace, diviso come ovunque da ideali e interessi contrapposti, ma dove regnerà sempre il rispetto reciproco ed un forte senso di appartenenza alla comunità.
Le nostre radici. Il lavoro e la vita in Val D'Arbia nel secolo scorso
Gino Civitelli
Libro: Libro in brossura
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 144
In un'epoca di memorie confuse e sbiadite, la fotografia mantiene intatto il suo valore narrativo lasciando a chi guarda, non solo il godimento estetico dell'immagine ma soprattutto possibilità di rielaborare, all'interno di un vissuto personale o familiare in cui affondano le nostre radici. "Noi siamo quello che ricordiamo" scriveva Mario Luzi, e ricordando ciò che eravamo, non significa lasciarsi andare alla nostalgia di un tempo passato, ma neppure rifiutare quel tempo a favore di un "progresso" basato sul consumismo e sull'apparire. Riguardando queste foto l'autore ha ripercorso la sua infanzia, la terra che lo ha vaccinato, i gesti ormai scomparsi, una "cultura" che è stata spazzata via nonostante siano passati solo sessant'anni. Ma il tempo invecchia in fretta e per questo è importante ricordare, perché se noi siamo l'albero queste sono le nostre "radici".