Libri di Giorgio Peghin
Scritti sulla casa collettiva
Giorgio Peghin
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 226
Questa raccolta di scritti sulla casa collettiva descrive l'esperienza dell'architettura attraverso progetti che contengono un sapere fondato su forme riconoscibili e stabili, che evolvono lentamente, che emergono in un continuo determinarsi di rapporti tra ciò che appartiene alla storia e ciò che anticipa il futuro, in una compresenza di vecchio e nuovo, di inedito e ripetuto, di tradizionale e originale. Questo intreccio, che ha portato ad un'analisi comparata dei progetti scelti, è integrato con un esteso apparato di citazioni e riferimenti – quasi un'antologia ragionata – per collocare correttamente le esperienze studiate nei contesti culturali e storici di riferimento, in alcuni casi facendo parlare direttamente gli autori. Gli scritti sono accompagnati da un “Atlante delle case”, una raccolta di disegni dei progetti descritti che consentono un accostamento diretto e una comparazione tipologica, senza alcun filtro interpretativo o critico, che favoriscono una riflessione sulle forme della casa e sulla continuità dell'architettura.
La città di Snozzi
Giorgio Peghin
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 128
«Quando progetti una casa, un quartiere, un sentiero, pensa sempre alla città», scriveva, e più volte ripeteva, Luigi Snozzi. La sua intera opera dimostra come solo l’architettura può dare risposte risolutive al progetto della città, può coglierne misura e carattere, può portare a sintesi la complessità urbana con soluzioni chiare, immediate. Per Snozzi, l’architettura è l’unico strumento in grado di opporsi alla perdita della forma della città. I suoi progetti assumono una posizione limpida di resistenza. Resistenza agli orientamenti predeterminati, all’omologazione dei comportamenti e delle idee.
Tanti Paesi. Aree interne e insediamenti rurali
Libro: Libro rilegato
editore: Libria
anno edizione: 2024
pagine: 376
Il libro intende raccogliere una serie di contributi centrati sulle aree interne e gli insediamenti rurali osservati da più punti di vista (architettura, urbanistica, antropologia, geografia, letteratura, ecc.). Uno degli obiettivi più espliciti - e che chiarisce il posizionamento in cui si colloca l’iniziativa - è quello che intende spostare l’attenzione dai borghi ai paesi, che delle aree interne costituiscono la struttura portante e che nelle recenti politiche appaiono invece relegati in secondo piano, quando non addirittura esclusi. Il libro è suddiviso in tre parti. La prima, “Paesaggi di paesi”, ospita una serie di riflessioni: sul significato del concetto “aree interne” e sulla sua diffusione; sulla critica alla semplificazione; sull’aggiornamento delle tematiche città/campagna. La seconda, “Studi, progetti e ricerche”, ospita lavori che esemplificano tematiche e strumenti operativi applicati alle aree interne e ai paesaggi rurali. La terza, “Materiali per un lessico”, è una raccolta di termini e concetti, accompagnati da un progetto fotografico, che possano contribuire alla formazione di un comune ambito di riflessione.
Re-Mine. Architettura e modificazione nei territori minerari deindustrializzati
Giorgio Peghin
Libro: Copertina rigida
editore: Libria
anno edizione: 2019
pagine: 184
Questo libro documenta gli effetti del processo di sviluppo industriale minerario sul paesaggio della Sardegna, in un contesto in cui la difficile dialettica tra tradizione e modernità ha lasciato un sistema di vuoti della dismissione, di territori abbandonati, di archeologie minerarie. Il paesaggio industriale della Sardegna si è connotato per lungo tempo, infatti, come un paesaggio di miniere, un sistema antico che si consolida con un ruolo egemone nell'Ottocento e nel primo Novecento, secoli di grandi investimenti privati e di enormi cantieri territoriali. Ciò che rimane di questa storia è, soprattutto, un territorio complesso nella sua stratificazione di infrastrutture, insediamenti, residui industriali, inserito in un sistema ecologico precario e difficilmente riconvertibile. È la conclusione di un modello di sviluppo che lascia frammenti di utopie e il paradosso di una modernità inconclusa.
Barbagia, arcipelago Italia
Francesco Cocco, Nicolò Fenu, Matteo Lecis Cocco-Ortu
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2019
pagine: 160
Il progetto presentato in questo libro è frutto di un lavoro realizzato da un "collettivo" di architetti, progettisti, ricercatori e docenti universitari della Sardegna ed esposto nel 2018 nel Padiglione Italia della XVI Biennale Internazionale di Architettura di Venezia, nell'ambito della mostra-ricerca dal titolo Arcipelago Italia. Il risultato raggiunto dal "collettivo" è stato capace di far nascere una densa tessitura di relazioni tra sguardi disciplinari e figure professionali eterogenee, delineando una maniera di "fare" architettura che non si è limitata alla sola configurazione formale ma ha racchiuso riflessioni articolate su diversi livelli del progetto, da quello territoriale e paesaggistico a quello strategico e orientato alla comprensione delle dinamiche e dei processi, tutti confluiti nella proposta di un edificio, la Casa dei Cittadini, un luogo per la "cura" della Barbagia.
Paesaggi Minerari. Un progetto per la miniera di Monteponi
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2018
pagine: 128
Negli ultimi vent'anni si sono stratificate numerose ipotesi per la riqualificazione di Monteponi e molte iniziative hanno consentito di mantenere attivi alcune parti di questo enorme e unico sistema minerario: la sede dell'archivio della miniera, l'AUSI e l'università del Sulcis-Iglesiente, la sede del CESA, il Centro di eccellenza per la sostenibilità ambientale, sono tasselli che devono essere ricomposti in un più ampio sistema progettato. Progettare Monteponi significa confrontarsi con la storia della miniera e i tanti tentativi di una sua rigenerazione e riqualificazione. La sua straordinaria architettura è un complesso sistema di edifici, spazi, luoghi, suoli e sottosuoli, infrastrutture, che solo nella sua unità esprime il vero significato, anche estetico. È un luogo in cui non si può pensare solo all'oggetto singolo, al suo restauro o rifunzionalizzazione, ma si devono comprendere le profonde e critiche relazioni tra gli edifici, le dinamiche ambientali, i residui tossici, la fragilità del sistema e insieme la sua forte resilienza. Questo libro documenta il progetto sviluppato nell'ambito del Laboratorio internazionale di architettura e paesaggio svoltosi a Monteponi (Iglesias) nel 2017. Il tema progettuale aveva l'obiettivo di disegnare un luogo della formazione, della ricerca, dell'università, come spazio internazionale nel quale convogliare risorse, pensieri, persone, studiosi e studenti. La formazione di un "Campus" è possibile con poche e chiare azioni di riordino delle funzioni: la residenza, gli spazi per la didattica, la biblioteca e gli spazi studio, il sistema degli spazi aperti e dei parchi con matrice ambientale, la valorizzazione della vocazione museale. Un grande centro di ricerca e formazione non necessariamente "originale" ma funzionale al raggiungimento di una equilibrata prospettiva di riqualificazione paesaggistica di Monteponi e dell'intero sistema minerario sardo.
La colonia penale di Porto Conte. Il sistema carcerario e il restauro dell'architettura moderna in Sardegna
Giorgio Peghin
Libro
editore: Carlo Delfino Editore
anno edizione: 2015
La colonia penale di Tramariglio
Giorgio Peghin
Libro: Libro in brossura
editore: Carlo Delfino Editore
anno edizione: 2011
Quartieri e città del Novecento. Da Pessac a Carbonia. La tutela del patrimonio urbano moderno
Giorgio Peghin
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2010
pagine: 224
Questo libro indaga le trasformazioni della città del novecento, dall'esperienza dei nuovi quartieri residenziali alle città di fondazione, dalle città-giardino alle company-town, dai villaggi agricoli ai sistemi territoriali programmati delle bonifiche e delle riforme agrarie. Un argomento studiato attraverso un selezionato numero di casi che consentono di evidenziare alcune problematiche di fondo del complesso intervento sul patrimonio diffuso moderno: da Pessac a Carbonia, ogni esperienza documenta differenti modalità progettuali, procedure e sistemi normativi, con l'obiettivo di fornire un quadro conoscitivo articolato delle pratiche in atto e delle questioni teoriche e metodologiche ancora aperte.
Paesaggi minerari. Tecniche, politiche e progetti per la riqualificazione del Sulcis-Iglesiente
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2016
pagine: 144
Questo libro affronta, attraverso una serie di contributi critici e progettuali, il problema delle trasformazioni del paesaggio minerario indotte dalle attuali condizioni ambientali e dal bisogno di prefigurare un nuovo orizzonte culturale e di sviluppo. È una questione che richiede una visione progettuale capace di mettere in stretta relazione l’architettura, l’ingegneria, le infrastrutture, le tecniche, il contesto locale e i modelli socio-economici, per esplorare soluzioni che facciano emergere scenari in cui interpretare le profonde trasformazioni di questo paesaggio. La riqualificazione, la rigenerazione e il risanamento ambientale dei siti minerari e industriali dismessi rappresentano, in questo senso, una sfida importante e urgente, occasione per definire una più ampia prospettiva di sviluppo basata anche sull’impulso alla ricerca scientifica nell’ambito delle tecniche di recupero ambientale e di architettura del paesaggio che possa generare sul territorio competenze e strutture che operino a livello mediterraneo ed europeo.
Dialogo sull'insegnamento dell'architettura
Pierre-Alain Croset, Giorgio Peghin, Luigi Snozzi
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2016
pagine: 72
Un dialogo tra Pierre Alain Croset, Giorgio Peghin e Luigi Snozzi sulla formazione, l'architettura e la didattica, che esprime una condizione del progetto contemporaneo e il senso dell'insegnamento dell'architettura, cioè il difficile compito di trasmettere non tanto gli strumenti tecnici della disciplina ma il segreto del saper progettare, la capacità di sviluppare l'idea e di interpretare, con la cultura, le modificazioni del nostro ambiente. Gli argomenti spaziano tra ambiti disciplinari differenti, nella consapevolezza che la pratica del progetto si confronta oggi con una progressiva complessità del sapere e con la sua frammentazione in tanti specialismi. Alcuni temi riflettono sulla possibilità di condividere una base teorica e pratica; altri si interrogano sui conflitti tra pensiero pratico e pensiero teorico, tra specializzazione e universalismo; altri ancora affermano la necessità di un'educazione all'arte e all'architettura che non sia "terra di nessuno" dove tutto è permesso. Questioni che il testo affronta in maniera non sistematica o dottrinale ma attraverso una personale pedagogia per l'educazione all'architettura.
Carbonia. Città del Novecento. Guida all'architettura moderna della città
Giorgio Peghin, Antonella Sanna
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2009
pagine: 256
Carbonia, città di fondazione sorta in Sardegna nella prima metà del Novecento, nasce come centro industriale, residenziale e amministrativo in prossimità della miniera di Serbariu, il più grande bacino carbonifero italiano. Pianificata e costruita per volere del regime fascista dall'Azienda Carboni Italiana (A.Ca.I.), la nuova città viene progettata e realizzata in meno di un anno e inaugurata nel 1938, anche se l'attività edilizia proseguirà ininterrottamente sino al 1942. Carbonia è una company-town, una comunità pianificata dallo Stato che attraverso la definizione di uno schema urbanistico preordinato fissa i rapporti tra impianti produttivi, residenze e infrastrutture. La vicinanza e l'interdipendenza tra il luogo della produzione e la residenza sono, in questo senso, la chiave di lettura dell'intera vicenda progettuale e il riferimento spaziale e funzionale di questa città-fabbrica. Questa Guida nasce all'interno di un denso percorso di ricerca attraverso il quale gli autori hanno ricostruito la storia, il valore e il significato della città di fondazione. Si tratta di uno strumento che ha l'obiettivo di documentare e spiegare Carbonia, ma anche, e forse soprattutto, di collocarla in un vasto quadro di relazioni per stabilire confronti, analogie e differenze con le "città del Novecento", con le loro culture insediative, urbane e architettoniche.