Libri di Giovanni Capecchi
Marcello Venturi fuori d'Italia. Amicizie, traduzioni, viaggi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 236
Dall'uscita di "Dalla Sirte a casa mia" (Premio Viareggio per l'Opera prima nel 1952) a "Gli anni e gli inganni" (1965), passando da "L'ultimo veliero" (1962) e da "Bandiera bianca a Cefalonia" (1963), in Italia i romanzi e i racconti di Marcello Venturi hanno incontrato un'attenzione significativa soprattutto tra gli anni Cinquanta e Sessanta, ma hanno avuto anche una diffusione internazionale. A partire dal 1950, infatti, molti suoi testi sono stati tradotti in vari paesi dell'Europa dell'Est, specie in Unione Sovietica, in Polonia e in Ungheria, dove il racconto Vacanza tedesca è divenuto anche un film. Ma Bandiera bianca a Cefalonia ha raggiunto un successo più ampio approdando in Bulgaria, Stati Uniti, Regno Unito, Grecia, Lituania, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Ucraina. Altri suoi libri sono stati poi tradotti: L'ultimo veliero nella Svizzera tedesca, Terra di nessuno in Estonia, Vacanza tedesca in Argentina e in Armenia. Singoli racconti dell'autore di origine toscana sono infine apparsi – in periodici, in antologie o attraverso letture radiofoniche – in Albania, Lettonia, Spagna, Romania, ex Jugoslavia. Grazie al lavoro di un gruppo di ricerca internazionale, il volume, che esce in occasione del centenario della nascita di Venturi, ripercorre per la prima volta gli itinerari seguiti dai suoi scritti fino all'incontro con lingue diverse da quella italiana. Racconta inoltre i viaggi europei compiuti dallo scrittore (a Belgrado nel 1948, per esempio, o a Cefalonia nel 1962), le relazioni intellettuali e le amicizie (come quelle con le traduttrici Barbara Sieroszewska e Julia Dobrovolskaja), non senza fare luce sui contesti – storici, politici e culturali – nei quali le sue pagine, partite dall'Italia, sono arrivate.
Il racconto più lungo. Storia della mia vita. Conversazione con Giovanni Capecchi
Manlio Cancogni, Giovanni Capecchi
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2014
pagine: 176
Giornalista, viaggiatore, uomo di lettere, Manlio Cancogni è una delle voci fondamentali della storia dell'Italia repubblicana: la sua lunghissima vita si intreccia indissolubilmente con quella del nostro Paese. In questo libro egli la racconta a Giovanni Capecchi dalla poltrona di casa sua in Versilia ("io solo qui non desidero essere altrove"), dai primi anni romani durante il fascismo fino al ritorno nell'amata Toscana, passando per le principali capitali europee e volando tra le vicende politiche e culturali dell'Italia e del mondo.
Andrea Camilleri
Giovanni Capecchi
Libro
editore: Cadmo
anno edizione: 2001
pagine: 110
Arricchito da una bibliografia che raccoglie tutti gli interventi su e di Camilleri, il testo passa in rassegna le opere dello scrittore, dopo avercelo presentato con un esauriente profilo critico-bibliografico. Un'intervista originale rilasciata per l'occasione da Camilleri stesso conclude il volume con la voce del diretto interessato.
Palazzeschi e la leggerezza
Giovanni Capecchi
Libro: Copertina morbida
editore: Le Càriti Editore
anno edizione: 2003
pagine: 100
Lo scrittore come cartografo. Saggio su Marcello Venturi
Giovanni Capecchi
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2007
pagine: 252
Una monografia dedicata a Marcello Venturi, il volume ripercorre la vita e le opere dello scrittore toscano, dagli esordi sul "Politecnico" di Elio Vittorini, attraverso l'ampia produzione di racconti sull'esperienza partigiana, fino a "Bandiera bianca a Cefalonia" (1963), ai romanzi sul tramonto della civiltà agricola a Monferrato e alle più recenti prove narrative, dominate dal tema della memoria, storica e autobiografica. Responsabile della pagina culturale dell'"Unità" milanese tra il 1952 e il 1958, legato a Vittorini e Calvino, collaboratore di Giangiacomo Feltrinelli, in contatto con intellettuali che gravitano intorno alla redazione dell'"Unità" (da Anna Maria Ortese a Gianni Rodari, da Salvatore Quasimodo a Davide Lajolo), Venturi ha alle spalle una vicenda umana e letteraria che rappresenta un itinerario attraverso la storia culturale e politica italiana, dalla Seconda guerra mondiale ai nostri giorni.
Guida letteraria della montagna pistoiese
Giovanni Capecchi
Libro
editore: Gli Ori
anno edizione: 2008
pagine: 216
Giovanni Pascoli
Giovanni Capecchi
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2011
pagine: VIII-280
Questa antologia si propone di dar conto dell'importanza e della complessità dell'opera pascoliana, prestando la dovuta attenzione alle raccolte poetiche 'principali' (da Myricae ai Primi poemetti, dai Canti di Castelvecchio ai Poemi conviviali), senza tuttavia trascurare le poesie giovanili - analizzate mettendo in evidenza elementi di continuità con la produzione successiva e aspetti originali e unicamente legati ad una stagione vitale e a tratti goliardica - e il lungo tramonto da poeta bifronte, 'vate ufficiale' che canta il Risorgimento nazionale ma anche uomo che sperimenta la solitudine di fronte alla morte che incombe e la vanità di tutte le cose. Attraverso i versi più significativi scritti nel corso di una intera esistenza, e utilizzando anche alcune prose (di carattere poetico, critico e autobiografico), l'antologia racconta la storia di una esperienza letteraria che inaugura la contemporaneità, rinnovando il linguaggio e la struttura della poesia, superando il realismo ottocentesco e collocandosi nell'ambito del simbolismo europeo, dando voce alle voragini interiori, alle ferite della propria esistenza, alle incertezze di chi si muove in una realtà divenuta indecifrabile, alle inquietudini del pellegrino sulle strade del mondo.
Lo straniero nemico e fratello. Letteratura italiana e Grande Guerra
Giovanni Capecchi
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2013
pagine: 300
La Prima guerra mondiale, passaggio d'epoca che ha diviso in profondità il mondo di prima dal mondo di dopo, ha segnato in maniera indelebile anche la letteratura, riuscendo ad essere il porto sepolto per i tanti che non fecero ritorno e un autentico spartiacque per chi, uscito incolume dall'inferno delle trincee, non poté riadattarsi ad una esistenza inevitabilmente mediocre. I poeti hanno partecipato alla guerra e la guerra è penetrata nelle loro pagine. Le forme della scrittura (dai taccuini alle memorie, dalle poesie ai racconti e ai romanzi, dalle commedie agli interventi giornalistici e alle lettere private), la distanza dal fronte dei letterati e delle loro opere (scritte in trincea, ma anche nelle retrovie o nelle città dove gli echi del conflitto giungevano attutiti), i tempi di elaborazione dei singoli testi (dalla scrittura "in diretta", tra 1915 e 1918, alla riemersione del tema bellico, in più riposata memoria, nella letteratura del Novecento), il tema del rapporto tra i soldati italiani e il "nemico": sono questi i nodi storico-critici che il volume affronta, proponendo - per la prima volta - un panorama completo sull'argomento, ideale introduzione allo studio della letteratura della Grande Guerra.
Le ombre della patria. Capitoli ottocenteschi tra Foscolo e Carducci
Giovanni Capecchi
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2015
pagine: 244
Le speranze dell'attesa e le delusioni che seguono il 1861, i sogni della lunga vigilia e la rabbia di fronte all'Italia unificata: il tema della Patria ha accompagnato tutta la letteratura dell'Ottocento, prima dell'unificazione nazionale e negli anni che seguono la proclamazione del Regno, unendo la letteratura nell'Italia divisa e poi dividendola in un Paese politicamente unito. È questo il tema che collega i nove capitoli del volume, che si apre agli albori del secolo (con l'esilio di Foscolo) e si chiude con il 1899, anno in cui Carducci pubblica la sua ultima raccolta di poesie. Nove capitoli che guardano più alle ombre che alle luci della Patria. L'Italia raccontata in questo libro è il Paese dove regna l'invidia e la maldicenza e del quale Foscolo, in fuga dal presente, in un esilio sempre più di carattere esistenziale, non vuole più sentir parlare, il Nord che ha tradito le speranze del meridione raccontato da Verga, De Roberto e Pirandello, ma anche, dopo di loro, sulla linea di una secessione meridionale nel romanzo, da Sciascia e da Tomasi di Lampedusa, la novella e corrotta Bisanzio di cui parla Carducci, il regno dei voltagabbana messi alla berlina da Giusti, la Nazione troppo diversa dal progetto coltivato per anni da Atto Vannucci, la terra incapace di sfamare i suoi abitanti costretti a intraprendere la strada del mare e dell'emigrazione oltre Oceano raccontata, sul finire del secolo, da De Amicis e da Pascoli.
Lessico critico pascoliano
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 440
Oggi il Lessico è il migliore strumento di critica, il più agile e funzionale, debitamente e selettivamente invasivo nelle profondità di un autore e di un'opera, specie se questi ultimi, come nel caso di Pascoli, hanno alle spalle un'epoca intera di letture, interpretazioni, commenti, mistificazioni, se hanno segnato due secoli, Otto e Novecento, e se hanno forgiato una mentalità e un costume. La complessa storicità, espressasi in saggi, commenti, libri di letteratura e di storia, si posiziona nel Lessico come esito finale. Le trentadue voci del Lessico critico pascoliano, affidate ai più accreditati studiosi sull'argomento, sono ognuna un raggio che penetra la materia sensibile, la morte, la natura, la lingua e le lingue, Leopardi, Dante, il dantismo e i misteri dell'esegesi, rianimando nei lemmi prescelti figure, personaggi, suoni, intere aree presemantiche, semantiche e concettuali, origini biografiche e archetipiche. Ciò lo rende uno strumento scientificamente curato, testato ogni volta su una problematica critica che faccia il punto su un comparto autoriale di ingente vastità bibliografica. Queste le caratteristiche e gli obiettivi del volume, rivolto agli studenti e ai docenti interessati a un rinnovato incontro con un poeta grandissimo, le cui contraddizioni e proverbiali complicazioni di mente e di cuore sembrano contenere in sé, avviluppata e in parte ancora prigioniera, tutta la nostra modernità.
Avvicinatevi alla bellezza. Pistoia capitale italiana della cultura 2017 raccontata da Naturart. Ediz. italiana e inglese
Giovanni Capecchi
Libro: Libro in brossura
editore: Giorgio Tesi
anno edizione: 2016
pagine: 154
Una raccolta di articoli della rivista Naturart suddivisi in capitoli, con testi introduttivi, per raccontare la città di Pistoia in occasione della nomina a capitale italiana della cultura per l'anno 2017.

