Libri di Giovanni Minoli
A modo mio. Trent'anni dopo
Raul Gardini
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2023
pagine: 224
A distanza di trent’anni torna in libreria, in un’edizione rivista e accresciuta da un corpus di carte e fotografie inedite, il libro in cui Raul Gardini, sollecitato dalle domande di Cesare Peruzzi, ripercorre le tappe fondamentali della sua formazione e della sua carriera. Dall’infanzia a Ravenna al matrimonio con Idina Ferruzzi, figlia di Serafino, fondatore dell’omonimo gruppo in cui Gardini cresce in ruolo, competenza e visione; dalla scalata alla Montedison alla vicenda Enimont, passando attraverso gli avvenimenti italiani e internazionali che hanno plasmato la vita economica e industriale tra gli anni Settanta e Novanta e i cui echi riverberano nitidamente nel presente. Ma ciò che più permea queste pagine non è la cronistoria dell’ambiziosa carriera di una delle più raffinate menti imprenditoriali del nostro Paese, bensì la lungimiranza con cui Raul Gardini – irridente, audace, sognatore – ha sempre guardato al futuro, scorgendone fin dal principio gli esiti e immaginandone ulteriori versioni possibili, migliori. È da questo acume che nascono le sue riflessioni sulla «vocazione energetica» delle piante, sull’impiego delle biomasse per la produzione di energia pulita, sulla tutela della salute collettiva e sulle declinazioni più virtuose dell’industria chimica, riflessioni che furono accolte allora con scetticismo e che suonano oggi perfettamente attuali, coraggiose, vive. Con una prefazione inedita di Giovanni Minoli..
Il cancro ha già perso. La rivoluzione da Nobel dell'immunoterapia dei tumori
Michele Maio, Giovanni Minoli
Libro: Copertina morbida
editore: Piemme
anno edizione: 2019
pagine: 112
"Il cancro ha già perso" è una dichiarazione che tutti vorremmo sentire e ogni medico vorrebbe poter dare. Ma è anche un'affermazione vera, perché il cancro ha già perso più di una battaglia, e dunque verosimilmente perderà la guerra. Grazie all'immunoterapia oncologica, alcuni tumori, come il melanoma e certe forme di cancro del polmone, hanno davvero perso, perché la terapia ha dato e continua a dare buoni risultati. E su molti altri tumori, su cui sono in corso sperimentazioni, c'è ottimismo. L'immunoterapia - celebrata ora anche dal premio Nobel per la medicina - è la rivoluzione copernicana della lotta ai tumori: il nostro sistema immunitario viene stimolato con i farmaci a fare quello che fa ogni giorno per difenderci, distruggere i corpi estranei, in questo caso le cellule tumorali. La chemio e la radioterapia tradizionali, invece, vanno a colpire tutte le cellule, non solo quelle malate. Quella che, all'inizio, era un ramo della ricerca per sparuti visionari pionieri è diventata in pochi anni la nuova vera frontiera della cura ai tumori. Incalzato da Giovanni Minoli, l'oncologo Michele Maio, da quasi quindici anni direttore dell'unico reparto in Italia dedicato all'immunoterapia oncologica, a Siena, spiega in parole chiare ma precise ed esaustive cos'è l'immunoterapia, come funziona, per quali tumori ha dato risultati già consolidati, quali sono le prospettive future e la sostenibilità economica delle cure. Fa anche un punto dello stato della ricerca a oggi, e apre un ventaglio di prospettive future o imminenti.
Moby Prince. Un caso ancora aperto
Enrico Fedrighini
Libro: Libro in brossura
editore: Paoline Editoriale Libri
anno edizione: 2005
pagine: 368
La sera del 10 aprile 1991, il traghetto Moby Prince salpa da Livorno diretto a Olbia. Dopo pochi minuti di navigazione entra in collisione con una petroliera ancorata in rada, l’Agip Abruzzo, infilando la prua dentro una tanica della nave cisterna contenente greggio altamente infiammabile. È una strage: centoquaranta persone muoiono tra le fiamme a bordo della nave passeggeri, la più grande tragedia della marineria civile italiana. Un solo sopravvissuto. A distanza di tanti anni nessuno è stato ancora in grado di spiegare le ragioni di questa tragedia. Per la prima volta, questo libro di E. Fedrighini ricostruisce questa pagina di storia e quanto è avvenuto attraverso i documenti e gli atti d’inchieste amministrative, indagini e udienze processuali. Dalla lettura delle carte emergono altre verità: la rotta di navigazione seguita dal traghetto era prudente; nessun apparecchio televisivo era presente in plancia comandi. E la nebbia, smentita da diverse attendibili testimonianze e da bollettini meteomarini, forse serviva – e serve – a occultare altro. Qualcosa di più orrendo. È una storia brutta, una storia che fa paura, soprattutto per quello che è avvenuto dopo: manomissioni e sabotaggi sul relitto del traghetto, testimonianze dimenticate, documenti scomparsi. Questo libro, la cui presentazione è di Giovanni Minoli, tenta di studiare in modo preciso e minuzioso, sebbene particolarmente scorrevole, alcuni errori delle indagini passate e cerca di ricostruire la realtà di questa vicenda abbozzando ipotesi con l’unico strumento di far parlare le “carte”.
Il cancro ha già perso. La rivoluzione da Nobel dell'immunoterapia dei tumori
Michele Maio, Giovanni Minoli
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2018
pagine: 106
"Il cancro ha già perso" è una dichiarazione che tutti vorremmo sentire e ogni medico vorrebbe poter dare. Ma è anche un'affermazione vera, perché il cancro ha già perso più di una battaglia, e dunque verosimilmente perderà la guerra. Grazie all'immunoterapia oncologica, alcuni tumori, come il melanoma e certe forme di cancro del polmone, hanno davvero perso, perché la terapia ha dato e continua a dare buoni risultati. E su molti altri tumori, su cui sono in corso sperimentazioni, c'è ottimismo. L'immunoterapia - celebrata ora anche dal premio Nobel per la medicina - è la rivoluzione copernicana della lotta ai tumori: il nostro sistema immunitario viene stimolato con i farmaci a fare quello che fa ogni giorno per difenderci, distruggere i corpi estranei, in questo caso le cellule tumorali. La chemio e la radioterapia tradizionali, invece, vanno a colpire tutte le cellule, non solo quelle malate. Quella che, all'inizio, era un ramo della ricerca per sparuti visionari pionieri è diventata in pochi anni la nuova vera frontiera della cura ai tumori. Incalzato da Giovanni Minoli, l'oncologo Michele Maio, da quasi quindici anni direttore dell'unico reparto in Italia dedicato all'immunoterapia oncologica, a Siena, spiega in parole chiare ma precise ed esaustive cos'è l'immunoterapia, come funziona, per quali tumori ha dato risultati già consolidati, quali sono le prospettive future e la sostenibilità economica delle cure. Fa anche un punto dello stato della ricerca a oggi, e apre un ventaglio di prospettive future o imminenti.
La storia sono loro. Faccia a faccia con trent'anni d'attualità
Giovanni Minoli, Piero A. Corsini
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2010
pagine: 534
Caspar Weinberger, ex segretario alla Difesa degli Stati Uniti, incalzato da Minoli in un acceso faccia a faccia, alla domanda "Ma c'è una cosa che non rifarebbe?", rispose "Sì, un'intervista con lei. Troppo difficile". Dovevano essere in molti a pensarla così, se Enrico Berlinguer, terminata l'intervista (forse l'unica mai concessa al di fuori degli spazi elettorali), confessò: "Ho detto più cose in questa mezz'ora di quante ne abbia dette in anni e anni di Tribuna politica". Di sicuro c'è che, con un programma come Mixer, Giovanni Minoli ha creato una formula innovativa e originale che ha costretto i grandi del nostro Paese a mettersi a nudo. Questa raccolta di interviste ripercorre gli ultimi trent'anni di storia italiana attraverso le parole (e talvolta i silenzi) di coloro che di quegli eventi sono stati protagonisti: dalle riflessioni di Craxi sul sequestro Moro e sui suoi quattro anni al governo alle esternazioni di Cossiga dopo le sue dimissioni dal Quirinale; dalla stagione di Tangentopoli alla discesa in campo di Berlusconi, che alle telecamere di Mixer annuncia l'avvento di "un grande e nuovo miracolo italiano". Come in un duello all'ultimo respiro, le parole dei testimoni di un'epoca raccontano trent'anni di progetti, sogni, illusioni, bugie, analisi e slanci. Una prospettiva inedita su quello che l'Italia è stata ed è diventata.
Opus Dei. Un'inchiesta
Giovanni Minoli, Stefano Rizzelli
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2008
pagine: 115
Una leggenda nera circonda l'Opus Dei, la prelatura personale della Chiesa cattolica fondata nel 1928 dal sacerdote spagnolo Josemaria Escrivà de Balaguer. È la leggenda che ha ispirato il "Codice Da Vinci" di Dan Brown, ma che si ritrova, con implicazioni molto più serie, nelle voci ricorrenti sulla potenza economica e politica dell'organizzazione, sui suoi metodi di reclutamento, sulla sua influenza occulta. Il libro e il dvd che compongono la nuova inchiesta di Giovanni Minoli vogliono fare luce sulla realtà attuale dell'Opera e sulla figura del fondatore, proclamato santo (anche qui, non senza corollario di polemiche) da Giovanni Paolo II. Al centro dell'inchiesta, una serrata intervista al cardinale Julian Herranz, già segretario e amico intimo di Escrivà; ma non mancano altre testimonianze, che aiutano a scoprire la direzione impressa all'Opera dall'attuale prelato, Javier Echevarrìa.
Quella maledetta estate. Ustica 1980: una strage italiana
Giovanni Minoli, Piero A. Corsini
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2007
pagine: 144
Eroi come noi
Giovanni Minoli
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2006
pagine: 278
Due giudici che a Roma indagavano sui movimenti eversivi di destra, Vittorio Occorsio e Mario Amato. Un altro che a Milano era impegnato nella lotta contro il terrorismo di sinistra, Emilio Alessandrini. Un operaio, Guido Rossa, che a Genova aveva denunciato un collega che distribuiva volantini delle Br. Un giornalista, Walter Tobagi, che raccontava senza peli sulla lingua la galassia di simpatie e connivenze in cui si muovevano i terroristi. Tutti assassinati tra il 1976 e il 1980, al culmine degli anni di piombo. Giovanni Minoli ha voluto guardare insieme al recente passato e al presente, per comprendere come nasce una stagione di violenza e cosa si può fare per evitare che ritorni.

