Libri di Giovanni Pontano
De bello Neapolitano
Giovanni Pontano
Libro: Libro in brossura
editore: Sismel
anno edizione: 2020
pagine: 662
Il De bello Neapolitano di Giovanni Gioviano Pontano restò incompiuto alla sua morte, nel settembre del 1503. Incentrata sulla guerra di successione sostenuta da Ferrante contro Giovanni d’Angiò ed i baroni ribelli del Regno, l’opera s’inserisce nella produzione storiografica che fiorì alla corte della Napoli aragonese e che è stata di recente restituita al suo statuto ideologico e letterario. Oggetto di grande interesse per il suo valore documentario e storico-politico, oltre che per quello stilistico e letterario, essa è stata al centro di numerosi studi di varia matrice.
Le lodi divine. Testo latino a fronte
Giovanni Pontano
Libro: Copertina morbida
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2020
pagine: 144
«Grazie a lui l'impetuosa brama si spense e colui che sempre inganna e seduce i nostri liberi cuori, finalmente vinto, fuggì. Senza dubbio, egli sconfisse gli errori e i peccati, allontanò dal suo animo l'ignobile sacrilegio e, assecondando la volontà di Dio con innumerevoli virtù, sostenne l'onore e le celebri insegne dell'Ordine, riportando nella fede e nella religiosità la schiera vacillante di Cristo e allontanando i demoni malvagi con la spada... Lode al tuo animo, o Francesco: tu, per primo, hai assalito il potente nemico e, vincitore, hai patito le sofferenze di Cristo...». Giovanni Pontano è unanimamente considerato tra i più grandi, se non il più grande, poeti latini del Rinascimento, non solo italiano ma europeo. E tuttavia c'è un'opera del Pontano che non ha ricevuto l'approvazione che avrebbe meritata, il "De laudibus divinis". Solo il grande Zabughin rilevò che, senza quest'opera, «non avremmo, assai probabilmente, né le "Partenice" del Mantovano, né il "De partu Virginis" del Sannazaro». A parere dello studioso russo, «l'inno quinto della raccolta è non solamente il germe del magnifico poema del Sannazaro, ma una delle gemme più fulgide del Rinascimento cristiano», così come l'inno a san Francesco d'Assisi - Pontano era nativo dell'Umbria, è bene ricordare - «può sostenere degnamente il paragone con i più bei ritratti del Poverello, quanti ne pennelleggiò il Rinascimento». Il giudizio estetico di Zabughin può anche non essere pienamente condiviso, ma è indubbio che il "De laudibus divinis" occupa un posto d'onore nella letteratura sacra del nostro Rinascimento, e che i poeti e i letterati del tempo l'abbiano avuto per le mani; forse ha avuto persino l'onore di ispirare alcuni versi ad Alessandro Manzoni, se è vero, come fece notare per primo il Carducci, che alcuni versi degl'Inni sacri trovano delle strane rassomiglianze nel latino del Pontano. Condotta sull'unico esemplare autografo approvato in vita dal Pontano, e accompagnata da un'essenziale commento.
I dialoghi, la fortuna, la conversazione. Testo latino a fronte
Giovanni Pontano
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2019
pagine: 1760
In questo volume si raccolgono i testi più rappresentativi della produzione letteraria e scientifica di Giovanni Pontano, uno dei più grandi scrittori in latino del Quattrocento. Al di là della sua produzione poetica, infatti, i "Dialoghi, La fortuna e La conversazione" si offrono come matura testimonianza dei suoi ampi interessi: i cinque dialoghi (sospesi tra l'apologo morale, la conversazione faceta, la satira e la critica letteraria) polemizzano con il malcostume sociale e la pedanteria scolastica; il trattato della Fortuna (centrato sui complessi problemi della volontà e del destino) interpreta in maniera originale la crisi e gli slanci di fine secolo; mentre La conversazione (dedicata soprattutto all'analisi del linguaggio ludico) apre la fortunata stagione rinascimentale delle riflessioni sulla “civile conversazione”, sull'uso della facezia, sull'arte del comunicare. Le introduzioni, i commenti e gli apparati bibliografici – a cura di Francesco Tateo, internazionalmente riconosciuto come uno dei più importanti studiosi di Pontano e dell'Umanesimo – si presentano come una guida indispensabile per cogliere la ricchezza del percorso intellettuale pontaniano. In appendice, a cura di Anna Gioia Cantore, figura l'intero corpus dell'epistolario privato che, pur distinto da quello ufficiale, si rivela necessario per cogliere, assieme alla produzione latina, rari ed efficaci esempi di scrittura in volgare.
De bello neapolitano. Traduzione completa dal latino al volgare. Volume Vol. 3
Giovanni Pontano
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2018
pagine: 144
La conquista aragonese di Alfonso d'Aragona descritta dal poeta, storico e saggista coevo, Giovanni Joviano Pontano, tradotta per interno e per la prima volta in tre parti a cura del preside Virgilio Iandiorio vede per la prima volta la luce per i tipi di ABE. Questa è la terza parte, cioè il terzo volume, in cui si descrivono le imprese nei paesi del regno di Napoli strappati uno dopo l'altro agli Angioni.
Actius. De numeris poeticis, de lege historia
Giovanni Pontano
Libro: Copertina morbida
editore: Roma nel Rinascimento
anno edizione: 2018
pagine: 318
De bello neapolitano. Traduzione completa dal latino al volgare. Volume 1
Giovanni Pontano
Libro
editore: ABE
anno edizione: 2017
pagine: 148
Dopo 500 anni vede la luce la traduzione completa dal latino all'italiano della conquista di Napoli raccontata dalla viva voce di un cronista e letterato dell'epoca quale fu Giovanni Gioviano Pontano. Un volume in più parti con i toponimi originali trascritto da Virgilio Iandiorio che vi farà scoprire la storia della conquista aragonese, paese per paese.
Il dialogo di Caronte. Testo latino a fronte
Giovanni Pontano
Libro: Copertina morbida
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2017
pagine: 184
Nell'atmosfera suggestiva dell'Ade, dove vanno a finire le miserie umane, l'intramontabile personaggio del nocchiero infernale irride alle ifalse aspettative degli uomini, alle stupidaggini dei grammatici e dei falsi filosofi, e smaschera la corruzione e l'ipocrisia dei religiosi, esibendo il buon senso popolare e, nello stesso tempo, una vera sapienza. In questo apologo surreale, che emula il movimento scenico, Pontano si rivela incline alla del deformazione satirica e al divertimento degli eccessi ridanciani e burleschi.
De Bello Neapolitano. Traduzione completa dal latino al volgare. Volume Vol. 2
Giovanni Pontano
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2017
pagine: 112
Dopo 500 anni vede la luce la traduzione completa dal latino all'italiano della conquista di Napoli raccontata dalla viva voce di un cronista e letterato dell'epoca quale fu Giovanni Gioviano Pontano. Un volume in più parti con i toponimi originali trascritto da Virgilio Iandiorio che vi farà scoprire la storia della conquista aragonese, paese per paese.
Il dialogo di Antonio e il canto di Sertorio. Testo latino a fronte
Giovanni Pontano
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2016
pagine: 298
In questo dialogo, che imita la forma teatrale, è raccontata da Giovanni Pontano la rifondazione dell'Accademia sorta nella Napoli aragonese per merito di Antonio Panormita. L'autore, politico, poeta e prosatore illustre del Quattrocento, vi celebra la conversazione gioviale, l'ironia socratica, l'attenzione verso la varietà dei problemi, la resistenza e il rinnovamento dei valori letterari, che ne fecero uno dei centri più rinomati della civiltà umanistica. L'originale struttura del dialogo include il carme epico dedicato alla guerra di Sertorius, unica prova pontaniana del genere e raffinata imitazione di Virgilio al limite dello scherzo, qui presentato in una nuova traduzione in versi eroici italiani, che cercano di interpretarne la motivazione austera e giocosa.
Dialoghi. Testo latino a fronte
Giovanni Pontano
Libro: Copertina morbida
editore: RIZZOLI
anno edizione: 2014
pagine: 607
Tra i molti capolavori misconosciuti del Rinascimento, un posto particolare occupano i dialoghi latini di Giovanni Pontano. Uomo politico di primo piano, fine diplomatico ai vertici del regno angioino per quasi mezzo secolo, raffinato poeta e instancabile animatore della vita intellettuale di Napoli, Pontano fu uno dei principali esponenti della letteratura italiana ed europea del Quattrocento. I tre dialoghi qui presentati ne rispecchiano la poliedrica personalità, mettendo in scena una satira contro la superstizione (Caronte), un'esaltazione della bellezza della poesia di Virgilio (Antonio) e un sapido quanto spietato autoritratto di un uomo ormai anziano ma non per questo più saggio o virtuoso (Asino). L'edizione, curata da Lorenzo Geri, è corredata da un profilo di Pontano e dei suoi tempi e offre una traduzione scorrevole e un ricco apparato di note.