Libri di Giuseppe Armani
L'occhio inciso. Inciso (poesie 2012-2023)
Giuseppe Armani
Libro: Libro in brossura
editore: Leonida
anno edizione: 2025
pagine: 152
All’interno della raccolta, il saggio "Soglie, incisione, poesia" ... Se fosse poi Laggiù dove l’occhio punta, Laggiù / da dove guardi da sempre senza quasi mai vedere… // se fosse proprio Lassù, di fronte a te, il Luogo / dove la tua parola atterra quando la Voce in un / rifiuto si rinserra e ti si rivolta contro… quella / stessa Voce che ti si rovescia dentro affinché / possa attecchire finalmente della “maggiore pianta” l’unica… / l’ultima radice / che resiste? ...
Introduzione al diritto. Per gli Ist. Tecnici commerciali. Volume Vol. 3
Giuseppe Armani, Aurelio Nanni
Libro
editore: Marietti Scuola
anno edizione: 1997
pagine: 312
Introduzione al diritto. Per gli Ist. Tecnici commerciali. Volume Vol. 4
Giuseppe Armani, Aurelio Nanni
Libro
editore: Marietti Scuola
anno edizione: 1997
pagine: 408
Introduzione al diritto. Per gli Ist. Tecnici commerciali. Volume Vol. 1
Giuseppe Armani, Aurelio Nanni
Libro
editore: Marietti Scuola
anno edizione: 1997
pagine: 368
Introduzione al diritto. Per gli Ist. Tecnici commerciali. Volume Vol. 2
Giuseppe Armani, Aurelio Nanni
Libro
editore: Marietti Scuola
anno edizione: 1997
pagine: 210
Memorie-Libretti mozartiani
Lorenzo Da Ponte
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2003
pagine: 720
«Canaglia di mediocre spirito con grandi talenti per essere letterato, e fisiche attrattive per essere amato». Così un contemporaneo definiva Lorenzo Da Ponte, figura emblematica e controversa del Settecento. Avventuriero e libertino, fu amico dei più illustri protagonisti del suo tempo, da Casanova a Salieri, da Gozzi a Mozart, per il quale scrisse i felicissimi libretti delle maggiori opere (Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte). Uomo di spirito e di buone lettere, estroso e spregiudicato, inquieto e cosmopolita, peregrinò per tutta l'Europa in cerca di fortuna e fu poeta di corte a Vienna. Emigrò poi negli Stati Uniti, dove esercitò i più disparati mestieri prima di diventare professore di lingua e letteratura italiana. Le sue Memorie, ricche di vivaci descrizioni e di originali giudizi su personaggi e ambienti dell'epoca, sono un brillante distillato della sua vita rocambolesca, sempre in bilico fra massima fortuna e vertiginose cadute. Introduzione di Giuseppe Armani.
Un'idea di progresso. Da Beccaria a Galante Garrone
Giuseppe Armani
Libro: Libro in brossura
editore: Diabasis
anno edizione: 2005
pagine: 275
Giuseppe Armani individua nella storia italiana un costante impegno per il suo progresso culturale e civile. E lo individua nella grande corrente della democrazia repubblicana risorgimentale e post-risorgimentale e in quella liberal-democratica del Novecento, che ha saputo dare un forte impulso alla nostra modernizzazione. Dai maggiori esponenti dell'illuminismo italiano (Beccaria e Paradisi, Compagnoni, il padre del Tricolore) passando per i protagonisti del Risorgimento (Mazzini, Garibaldi e Cattaneo) e della lotta antifascista (Rosselli, Parri e Rossi), fino ad Alessandro Galante Garrone, maestro di libertà da poco scomparso, il libro raccoglie il filo dei grandi oppositori del malgoverno, del malaffare, del compromesso senza ideali.
Dall'inter-vallo. Intorni della parola poetica
Giuseppe Armani
Libro: Copertina morbida
editore: Leonida
anno edizione: 2011
pagine: 192
"L'autore nell'opera ci porta con sé in un viaggio fantastico e fantasmagorico attraverso la parola. [...] Un'analisi profonda della parola poetica nel suo ritmico modularsi in pieni e vuoti, nel quale il vuoto è fondamentale strumento di espressione di significati e sentimenti. L'intervallo non è solo pausa che separa, ma elemento che unisce. Il silenzio tra le parole, come ci dice l'autore è "gravido di significati", non è semplicemente "un improduttivo stadio di riposo nell'esecuzione linguistica" ma, creando il giusto spazio perché il pensiero possa modularsi prima di esprimersi, permette alle parole di acquisire musicalità e contenuto nell'articolarsi fluido del nostro pensiero. [...] Lo stile ricco ma fluido e gradevole, dotto ma mai pedante fa di quest'opera una piacevole lettura alla scoperta di un modo diverso di analizzare la realtà, fatto di riflessione sui significati, sulle pause che danno senso alla vita allontanandoci, almeno per il tempo della lettura, dal frastuono arrogante e irriverente, dalla superficiale banalità del pieno a tutti i costi." (dalla prefazione di Annunziata Rositani)
Thlenai
Giuseppe Armani
Libro: Copertina morbida
editore: Leonida
anno edizione: 2011
pagine: 96
"Thlenai" non è una silloge di poesie, è un dipinto. Il lettore comprenderà il senso delle mie parole non appena leggerà i primi componimenti; di primo acchito il modo di presentarsi di queste poesie può destabilizzare, la mancanza di versificazione non riconduce la nostra mente alla lirica, e questo si contrappone proprio a ciò che il lettore è in procinto di scoprire. Questa raccolta richiede uno sforzo, quello di immergersi immediatamente nella lettura, senza badare all'apparenza, abbandonando con l'intelletto i canoni tradizionali del genere poetico e concentrandosi sulla sostanza.[...]" (Dalla Prefazione di Domenica Moscato).
Flatus vocis. Poesie in prosa
Giuseppe Armani
Libro: Libro in brossura
editore: Leonida
anno edizione: 2012
pagine: 100
«Il titolo della silloge riprende il sintagma "Flatus vocis" che per Roscellino di Compiègne (1050?-1120?), che diede origine alla disputa sugli universali negandone una qualche realtà, è la fisicità della parola, il suono cui si riducono generi e specie. In opposizione alla tradizione platonica e neoplatonica, per Roscellino generi e specie (gli universali) non esistono se non in forma di parole (Voces) o emissioni verbali (Flatus vocis appunto) mentre la realtà o sostanza risiede solo nel particolare. Pietro Abelardo (1079-1142), come il suo maestro Roscellino, ritiene che gli universali (generi e specie) siano parole ma distingue "l'emissione della voce" (Vox), che è una cosa, dalla parola propriamente detta o parola significante (sermo). Per Pietro Abelardo la parola significante è ciò che rimane una volta che la voce (Curcus vocis) è tolta: la parola allora è significante (Tenor aeris) e in quanto "sermo" introduce alla significazione che viene colta come un fascio di relazioni (Status) tra cose (soggetti e predicati nella proposizione) e non cose singole significate. Un modo di essere e non un'essenza.» (Giuseppe Armani)
Ordine revocato. Poesie 2009
Giuseppe Armani
Libro: Copertina morbida
editore: Leonida
anno edizione: 2013
pagine: 112
"In quello stesso istante incandescente in cui la poesia si consegna e al contempo si sottrae, come pretendere di avvicinare, anche solo di poco 'il nucleo indistruttibile di notte' che André Breton colloca al cuore stesso del mistero poetico? E tuttavia questa è la sfida che Giuseppe Armani lancia al lettore con 'Ordine revocato', una raccolta fiammeggiante la cui lettura, rinnovando la nostra fame di poesia, è un invito a vivere le folgoranti condensazioni che rendono il poeta maestro di uno spazio e di un tempo inediti, per non rimanere più ostaggi di ciò che non siamo riusciti a dire'. Con un'ardente impazienza, Giuseppe Armani si erge contro le 'frasi circostanziate, bene rifinite', quell'irrisorio 'flatus vocis intersoggettivo' che riduce all'insignificanza il discorso ordinario. Per provare il volo di una parola nuova e creatrice, occorre pagare il prezzo di riuscire a strapparla a ciò che Mallarmé definisce 'l'universale reportage'." (Dalla Prefazione 'Oggi la luce è nuova' a cura di Jean-Louis Vidal)
Locus. Loqui. Poesie 2009-2014
Giuseppe Armani
Libro: Libro in brossura
editore: Leonida
anno edizione: 2024
pagine: 192
La silloge poetica "Locus. Loqui" prende il nome dai titoli delle due sezioni che lo compongono. I due termini, o modalità, erano adoperati dalla lingua latina per definire il “luogo” e il “dire” (l’atto di parlare, l’enunciare). "Locus" e "loqui" sono due vocaboli apparentemente distanti che tra loro corrispondono intensamente tramite profonde e sotterranee radici comuni, di questo tratta il breve saggio "Luogo e Parola. Il Luogo della Parola" che Giuseppe Armani pone a completamento dell’opera.