Libri di Giuseppe Vadalà
L'illusione necessaria. Sulla costruzione del significato in analisi
Giuseppe Vadalà
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
Che cosa costituisce il centro dell’essere umano? C’è qualcosa, ciò che i filosofi hanno chiamato l’essere necessario, che lo sorregge, gli dà un fondamento? Il libro ridisegna una psicoanalisi non ignara di queste riflessioni, proponendo al lettore un percorso ai bordi del vuoto, in compagnia di autori quali Jung, Bion, Spence, Mitchell, Fonagy, e in sottofondo Lacan. E non dimentica il filo nascosto della riflessione buddhista sul vuoto. Per secoli le religioni e il pensiero filosofico si sono cimentati su queste domande, che sono state riformulate dalla psicoanalisi: che cosa c’è nel cuore nascosto della psiche? Il suo significato su che cosa si fonda? Sul passato personale, su una storia individuale da ricostruire? E se accettassimo che l’essere umano galleggia sul vuoto e sul nulla, l’individuo potrebbe ancora trovare un significato in analisi? Delineare il vuoto al centro del soggetto non significa votarsi a un patetico sentimentalismo. È piuttosto un invito a evidenziare tutte le reti soggettive e intersoggettive (da quelle familiari a quelle sociali) in cui il soggetto è collocato dalla nascita e che lo modellano per l’intera vita. E che danno vita a un Sé che è specifico per ogni soggetto. Un frammento clinico illumina opportunamente queste tesi. Il libro ridisegna la teoria psicoanalitica, proponendo un percorso ai bordi del vuoto in compagnia di autori quali Jung (la rete di complessi e il Libro Rosso), Bion (l’immagine di O), Spence (la destrutturazione dell’interpretazione analitica), Mitchell (la costruzione del senso sulla relazione analitica), Fonagy (la soggettività nascente nella mente della madre), e in sottofondo Lacan (la desoggettivazione). Né dimentica il filo nascosto della riflessione buddhista sul vuoto, nelle sue forme più teoreticamente sviluppate del Therava - da, del Madhyamaka e del Chán (Zen). La sfida della psicoanalisi consiste nel mantenersi sul crinale: come terapia deve fornire al paziente la certezza di un Sé permanente, deve fornirgli una base sicura da/su cui partire per esplorare/(ri)costruirsi un mondo tollerabilmente vivibile – ma come analisi ha l’unico compito della metodica revisione delle identificazioni e delle identità del soggetto. Riconoscere che l’essere umano è “vuoto” significa sottolineare che il soggetto non è autofondato, ma anche riconoscergli la libertà di costruire il proprio significato. Il significato non è dato, non può essere trovato ma può essere costruito. È questa l’illusione necessaria per poter vivere, è l’illusione necessaria che sostiene ogni terapia e ogni processo trasformativo.
MIP 2008. Maggio di informazione psicologica. Gli psicologi al servizio della persona
Giuseppe Vadalà, Patrizia Belleri
Libro: Copertina morbida
editore: Boopen
anno edizione: 2009
pagine: 156
Nessuno ascolterà Ulisse? Funzioni terapeutiche nell'incontro analitico
Giuseppe Vadalà
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2007
pagine: 144
Un uomo, avvinto dalle decisioni di potenze a lui incognite, dalle tempeste della vita, e dalle sue scelte avventate, viene sbattuto in un luogo isolato e programmaticamente chiuso al mondo esterno. Lì, alcune figure, a metà fra il reale e l'immaginario, simbolicamente gli si fanno incontro e si prendono cura di lui. E il suo iniziale, e sensato, timore e affidamento cieco, si tramuta prima in rispetto, poi in racconto di parola, tessuto di lacrime, della propria vita, reale e immaginaria. Quelle figure, quel luogo isolato, gli hanno consentito di riprendere il coraggio di sé: di assumersi la responsabilità del proprio passato, e, quindi, del proprio futuro. Solo ora, infatti, potrà abbandonare l'isola (apparentemente) felice e tornare ad essere padre, cittadino, marito, figlio. Questa storia è quella del primo testo europeo che canta un uomo, l'uomo, solo, davanti a sé, al mondo, all'ignoto: l'Odissea. Ma è anche in simbolo la storia di tanti diversi percorsi di individuazione, lungo i quali si sono incamminati gli esseri umani per darsi il senso della sopportazione della vita. Uno fra questi, è quello della psicologia analitica.
Oltre l'uomo
Giorgio Tricarico, Giuseppe Vadalà
Libro: Copertina morbida
editore: Golem Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 144
Un distillato di «Mysterium coniunctionis» di C. G. Jung
Giuseppe Vadalà
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2013
pagine: 162
Che cos'è il "Mysterium coniunctionis"; e perché Giuseppe Vadala si propone di offrircene un "distillato"? Il Mysterium coniunctionis è l'impresa che impegnò gli ultimi anni della vita di Carl Gustav Jung, la summa delle sue riflessioni sull'alchimia. Un'opera difficile, ponderosa, sovraccarica - come l'alchimia stessa d'altronde, che si presenta come un fiume di simboli, concetti, immagini, da cui si rischia di rimanere sommersi. Eppure qui si cela la base storica della psicologia moderna, da qui sono stati tratti i modelli su cui si fonda la pratica analitica. Giuseppe Vadala, partendo dall'esperienza didattica nell'ambito della formazione degli psicoterapeuti, si prefigge di offrire un "viatico" per chi voglia attraversare l'opera di Jung, seguendone passo passo il percorso in assoluta aderenza al filo del testo originario, ma attenendosi allo stretto indispensabile nelle citazioni dei testi alchemici, e sfrondando tutte le ponderose amplificazioni magiche, ermetiche, gnostiche, esoteriche... È questa l'opera difficile e delicata di "distillazione", che corrisponde alla domanda: qual è il "succo" che Jung intendeva trarre dalle teorie alchemiche? La risposta non è nulla di semplicistico. E non esaurisce certo il "mistero" a cui allude il titolo: la trasformazione dell'individuo che avviene attraverso la congiunzione degli opposti, il suo essere originata da un fattore esterno all'Io, e l'unione dell'uomo e della donna.