Libri di Giustina Manica
Riflessioni in biblioteca. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2025
pagine: 360
Aureliano Benedetti, Presentazione. Gino Tellini, Nota del curatore. Luigi Dei, Letteratura e scienza. Anna Nozzoli, Aspetti della poesia femminile contemporanea. Gino Tellini, Letteratura dell’espatrio: toscani migranti. Gino Ruozzi, Riflessioni sull’intelligenza artificiale. Laura Desideri, Letteratura e mercato del libro: dalla prima edizione al tascabile. Riccardo Lestini, Forme attuali del romanzo.
Firenze e la nascita del «partito degli intellettuali» alla vigilia della grande guerra
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2020
pagine: 256
Atti del Convegno (Firenze, 11-12 ottobre 2018) Nota della Curatrice Aureliano Benedetti, Saluto Sandro Rogari, Firenze laboratorio del Novecento. Fra politica e cultura. Prima sessione Francesco Perfetti, Firenze crogiolo de “La Grande Italia” Gabriele Paolini, L'avventura dei “vagellanti”. I Giovani Liberali fiorentini tra Borelli e Campodonico Maurizio Degl'innocenti, L'intellettualità socialista Paolo Nello, Il «Regno» e le origini del movimento nazionalistaPier Luigi Ballini, Austrofili/austrofobi, francofili/francofobi, germanofili/germanofobi nella stampa quotidiana fiorentina (1914-1915. Seconda sessione Marino Biondi, Raddrizzare i torti. Missione vociana Gino Tellini, Il futurismo a Firenze Simone Magherini, I poeti dell'autocoscienza: Rebora e «La Voce»Gino Ruozzi, Le scritture aforistiche tra «La Voce» e «Lacerba»Giustina Manica, «L'Unità» di Salvemini. Terza sessione Adele Dei, Dalla parte dei pedanti. La sezione di Filosofia e Filologia dell'Istituto di Studi Superiori Franco Contorbia, L'editoria d'avanguardiaAnna Nozzoli, Firenze dannunzianaLuca Menconi, La Firenze borgese de il «Marzocco».
Mafia e politica tra fascismo e postfascismo. Realtà siciliana e collegamenti internazionali (1924-1948)
Giustina Manica
Libro: Libro in brossura
editore: Lacaita
anno edizione: 2010
pagine: 288
Mafia e politica dall'Unità d'Italia ad oggi 150 anni di storia
Sandro Rogari, Giustina Manica
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2011
pagine: 272
Il volume ricostruisce, nei 150 anni di storia unitaria, le articolate vicende dell'intreccio fra mafia e politica partendo dal periodo post unitario, quando Diomede Pantaleoni, inviato in Sicilia dal presidente del Consiglio Ricasoli, dava le prime descrizioni di quel fenomeno che di lì a poco verrà conosciuto come mafia, fino ai giorni nostri quando questo intreccio si consolida e dilaga. Il volume si articola in un saggio introduttivo, in una parte documentaria storicamente inquadrata con sintetici riferimenti bibliografici di approfondimento e in un'appendice che raccoglie un'intervista inedita a Virginio Rognoni, promotore assieme a Pio La Torre della legge che prende il suo nome e che ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico il reato di associazione mafiosa. È uno strumento di studio e di approfondimento che, con rigore filologico e documentario, intende fornire allo studioso, al lettore interessato e allo studente strumenti di conoscenza di un fenomeno drammatico e corrosivo della tenuta civile e democratica del paese, al di fuori di ogni retorica e senza nulla concedere a ricostruzioni fantasiose o strumentali.
Dalla questione meridionale alla questione nazionale. Leopoldo Franchetti, Sidney Sonnino e Jessie White Mario nei carteggi di Pasquale Villari (1875-1917)
Giustina Manica
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2014
pagine: 208
Dal 1848, quando il giovane Pasquale Villari prese la via dell'esilio e scelse Firenze come città d'adozione, la sua influenza sull'ambiente politico e intellettuale della Toscana granducale e post granducale ebbe un crescendo, soprattutto sugli ambienti della Destra toscana e nell'ambito degli studi e delle ricerche sulla realtà sociale e politica di quelle che diverranno col plebiscito del 1860 le ex province borboniche. Egli divenne, per sua volontà e per l'influenza esercitata dalla sua statura intellettuale, il massimo interprete dell'assunzione della questione meridionale a grande questione nazionale. Questa nuova consapevolezza meridionalistica veniva fatta propria in primis da Ricasoli e Peruzzi e la legislazione dell'ottobre 1861 ne fu la conseguenza, come lo fu l'abolizione della Luogotenenza. Nel primo decennio unitario proseguì e fu approfondito il dibattito politico-parlamentare, ma furono anche coltivati indirizzi di ricerca sul tema, soprattutto in Toscana o muovendo dalla Toscana. Qui nacquero, infatti una serie di studi e di inchieste su tematiche meridionalistiche che ebbero un grande impatto anche sugli equilibri politici del paese.
Adele Alfieri Di Sostegno e Pasquale Villari nelle Carte Villari (1888-1917). Con documenti inediti
Giustina Manica
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2016
pagine: 176
Il volume è dedicato alla figura di Adele Alfieri di Sostegno (1857-1936), finora del tutto trascurata dalla storiografia. Figlia di Carlo Alfieri e Giuseppina di Cavour, Adele intrattenne una fitta corrispondenza con Pasquale Villari dal 1888 al 1917, anno in cui quest'ultimo morì. Il carteggio, riportato e analizzato nel volume, evidenzia un rapporto molto confidenziale e profondo fra la famiglia Alfieri, l'Istituto "Cesare Alfieri" e Villari, figura centrale degli indirizzi scientifici e didattici assunti dalla Scuola dopo la scomparsa di Carlo. Ma soprattutto dalle lettere emerge preponderante l'immagine di una donna autonoma, coraggiosa, capace e caritatevole che viaggiò per l'Italia e l'Europa, senza risparmiarsi per promuovere attività di solidarietà sociale verso gli emigranti e i più deboli in particolare nella Calabria sconvolta dal terremoto.
Il «Cesare Alfieri» dopo Carlo Alfieri: la soprintendenza di Emilio Visconti Venosta (1898-1914) (Con documenti inediti)
Giustina Manica
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2018
pagine: 328
Il volume raccoglie i carteggi di Emilio Visconti Venosta (1829-1914) nel periodo in cui fu soprintendente dell’Istituto «Cesare Alfieri». L’epistolario, che si pone in continuità con quello tra Adele Alfieri di Sostegno e Pasquale Villari – pubblicato nel 2016 – racconta uno spaccato finora inesplorato dalla storiografia di quello che si profilava a diventare un grande istituto di Istruzione superiore. “Al centro delle lettere”, scrive Sandro Rogari nella prefazione, “e della riflessione di Giustina Manica, c’è di nuovo il «Cesare Alfieri », del quale si riescono a cogliere aspetti inediti della vita interna grazie alle lettere dei maggiori protagonisti della vita dell’Istituto, dal momento della scomparsa del fondatore, Carlo Alfieri, alla vigilia della Grande Guerra”.
Roberto Ridolfi, un umanista del XX secolo. Convegno di Studi (24 novembre 2017)
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2019
pagine: 198
La Fondazione Biblioteche Cassa di Risparmio di Firenze riunisce in questo volume curato da Giustina Manica le relazioni tenute nel convegno di studi del novembre 2017, dedicato all'eredità storiografica di Roberto Ridolfi. L'insigne fiorentino di "ceppaia vecchia", come amava definirsi, aristocratico e uomo dai poliedrici interessi viene qui ricordato come scrittore, elzevirista, bibliofilo, archivista, fondatore della "Rivista storica degli archivi Toscani", esperto in paleotipi, direttore della "Bibliofilia" studioso e storico del Umanesimo e del Rinascimento fiorentino. Si tratta quindi di una personalità di storico e di scrittore noto nel mondo soprattutto per le magistrali biografie dedicate a Machiavelli, Guicciardini e Savonarola. A questo profilo di studioso della Firenze dell'età Umanesimo e del Rinascimento si aggiunge il profilo di uno scrittore raffinatissimo, vero principe degli elzeviristi. Egli resta nella memoria per il suo amore sviscerato per il libro come egli stesso ebbe a dire. "Forse sola fra le cose create dall'uomo, il libro ha un corpo e un'anima; né potrei giurare che ad innamorarmi prima nei volumi dei poeti fosse veramente la loro anima, e non piuttosto, [...], la seduzione corporea, l'amore direi quasi carnale per il loro aspetto esteriore" (Memorie di uno studioso, 1956).
Il paradigma dell'Accademia. Cultura universitaria e cultura accademica a Firenze dall'Unità alla Grande Guerra. Atti del Convegno di studi (Firenze, 30-31 gennaio 2020)
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2020
pagine: 200
In questo volume sono raccolti gli atti del convegno di studi intitolato Il paradigma dell'Accademia. Cultura universitaria e cultura accademica a Firenze dall'unità alla grande guerra, svoltosi a Firenze il 30-31 gennaio 2020. Il convegno di studi ha inteso analizzare l'influenza che il paradigma accademico, come modello di cultura e di ricerca scientifica libere ha avuto nella creazione e nella configurazione dell'Università di Firenze che nasce ufficialmente solo nel 1924 a seguito della riforma Gentile dell'ordinamento universitario.
Firenze e il primo fascismo fiorentino
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2024
pagine: 144
La centralità di Firenze nell’espansione del fascismo è da attribuirsi al fatto d’essere sede direzionale della grande industria presente in Toscana, oltre che della proprietà fondiaria. Tuttavia, la reazione del capitale industriale e agrario non è sufficiente a spiegare il seguito che ottenne il movimento fascista a Firenze. Come evidenziato nei contributi raccolti nel volume, i fasci di combattimento rappresentarono per la piccola borghesia frustrata e per il ceto medio rurale, umiliati nel dopoguerra, la camera di compensazione per uscire dallo stato d’impotenza in cui si trovavano. Divennero così un movimento dirompente di coagulo, perché la chiara matrice antisocialista permise la saldatura dell’avversione sociale ed economica con quella politica e istituzionale.
I terremoti del 1905 e del 1908 in Calabria e l'inchiesta del «Cesare Alfieri» con la ristampa anastatica dell'inchiesta. La questione agraria e l'emigrazione in Calabria di Dino Taruffi e Cesare Lori
Giustina Manica
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 920
I due devastanti terremoti che colpirono la Calabria, il primo nel 1905 e il secondo nel 1908, posero ingenti problemi d'interventi di emergenza e di ricostruzione al governo italiano. I due terremoti devastarono il territorio in una fase nella quale la politica meridionalistica si avvaleva dello strumento della legislazione speciale, con competenza territoriale, per affrontare i temi cronici dell'arretratezza meridionale. Tuttavia, il paese si trovò senza strumenti adeguati ad affrontare una emergenza nazionale che aveva una formidabile portata civile. In questa ottica viene letta e ricostruita la politica governativa che ispira la legge per la Calabria del 1906 e l'Inchiesta che l'Istituto di Scienze sociali "Cesare Alfieri" promosse nel 1907 per accertare lo stato di degrado della Calabria dopo il terremoto. Di seguito, la terribile scossa che investì la Calabria meridionale e la parte nord orientale della Sicilia nel 1908, devastando Reggio Calabria e Messina con conseguenze in termini di annientamento di vite umane e di devastazione economica e sociale senza precedenti, impose al governo italiano di dotarsi di strumenti adeguati di intervento quale il Comitato centrale di soccorso per i danneggiamenti del terremoto della Calabria e della Sicilia. Anche l'Inchiesta coordinata dall'onorevole Faina sui contadini meridionali, in particolare quella guidata da Nitti sulla Calabria, fu ispirata e condizionata da queste tragedie collettive. Nel 1910 la nascita dell'Animi fu anch'essa riflesso di questi eventi